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Allarme velocità: la Williams dichiara che Bottas è arrivato a 378 km/h

La telemetria della Williams rivela che Bottas sarebbe stato pescato a 378 km/h di velocità massima, ben oltre il record di Montoya che resiste dal 2004 a 372,4 km/h. Massa teme la differenza di velocità di chi starà in scia e la prima staccata...

Valtteri Bottas, Williams FW38

Foto di: Williams F1

Valtteri Bottas, Williams F1 Team
Valtteri Bottas, Williams FW38
Valtteri Bottas, Williams F1 Team
Felipe Massa, Williams
Felipe Massa, Williams F1 Team, entra nel box

La Williams ha rilanciato un tweet che farà sicuramente discutere: Valtteri Bottas ieri in qualifica avrebbe raggiunto una velocità massima di 378 km/h stando in scia alla Red Bull RB12 di Max Verstappen, mentre il dato precedentemente comunicato era di 361,1 km/h.

Stiamo parlando di velocità spaventose che sarebbero superiori a quella record conseguita nel 2004 da Juan Pablo Montoya con 372,6 km/h a Monza con la Williams-BMW, visto che sono state ottenute su un tracciato cittadino senza le adeguate via di fuga di un impianto permanente.

La Formula 1, forse, sta scherzando con il fuoco: in gara, infatti, avremo monoposto che saranno anche 15/20 km/h più lente di quelle che le seguiranno in scia (con meno carico aerodinamico). I tecnici di Hermann Tilke probabilmente hanno sottostimato quale poteva essere il picco di velocità da raggiungere in fondo al rettilineo d'arrivo.

Felipe Massa, pilota di grande esperienza della Williams, non nasconde il suo timore:
"Spero che ognuno si comporti bene al via, visto che non è accaduto alla partenza della GP2. Potrebbe accadere anche al via del GP".

"Il rettilineo è davvero lungo e, quindi, la scia creerà una differenza di prestazioni enorme e la prima curva non sarò facile: sarà possibile fare un errore specie se si tirerà la staccata. C'è il rischio di andare a sbattere contro altre macchine".

"Inoltre, se ci dovesse essere una ripartenza, le gomme saranno molto fredde e sarà difficile gestirle in staccata. Il problema di questa pista è che il livello di grip è molto basso e il muro è lì, per cui sarà  facile bloccare le ruote, proseguendo dritto...".

La sensazione è che nel paddock si stia facendo largo un po' di paura, anche se nessuno ha il coraggio di ammetterlo...

Intervista di Jonathan Noble

 

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