Allarme GP d'Italia: per Sticchi Damiani il passivo attuale non è più sostenibile!
In una intervista alla Gazzetta dello Sport il presidente dell'ACI ammette che le prevendite della gara italiana sono in calo rispetto allo scorso anno e che il rinnovo del contratto che scadrà fra un anno dovrà avere costi minori.
Foto di: Malcolm Griffiths / Motorsport Images
Angelo Sticchi Damiani è preoccupato. Il presidente dell’ACI teme per il futuro del GP d’Italia: la prevendita dei biglietti per la gara di Monza è inferiore alle aspettative rispetto allo scorso anno, sebbene la Ferrari sia in lotta per il mondiale con la Mercedes.
In un’intervista alla Gazzetta dello Sport il numero uno dell’ACI spiega che… “un anno fa Vettel era andato in vacanza da leader iridato, ora si trova nel ruolo di inseguitore. Il mio augurio che avvenga l’esatto opposto di quello che accadde un anno fa, quando da Monza in poi la Mercedes prese il largo”.
Il contratto per il GP d’Italia scadrà fra un anno: avete già aperto le trattative per il rinnovo?
“Con Chase Carey ci siamo già incontrati, ma non posso ancora dire quando si potrà formalizzare il rinnovo”.
Cremonesi della Gazzetta ha evidenziato a Sticchi Damiani che Silverstone e Hockenheim sono in difficoltà a tenere i rispettivi GP e magari potrebbero fare quadrato con Monza per ridiscutere gli accordi con Liberty Media…
“Purtroppo non c’è mai stata l’occasione e la volontà da parte degli organizzatori di fare cartello per trattare con la F1, soprattutto da quelli europei. Noi abbiamo chiuso l’edizione dell’anno scorso con un forte passivo e pure il bilancio 2018 non sarà differente. È chiaro che una situazione di questo tipo non è sostenibile a lungo termine. L’ACI è pronto a fare la sua parte ma non a qualsiasi condizione”.
“Carey mi ha sempre detto che non è pensabile una F1 senza Monza che tra quattro anni festeggerà il centenario. Insomma a parole siamo d’accordo, ma dovremo esserlo anche nei fatti”.
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