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Alfa Romeo Sauber: la nota stonata è l'assenza di Giovinazzi

Il pugliese resta terzo pilota di Ferrari, Sauber e Haas, ma è costretto ad un secondo anno in... panchina, mentre è stato subito promosso Charles Leclerc che, oltre al talento puro, aveva una clausola di uscita dal contratto con il Cavallino.

Antonio Giovinazzi

Antonio Giovinazzi

Alfa Romeo Sauber, presentazione della livrea
Atonio Giovinazzi allo stand Alfa Romeo
Antonio Giovinazzi, Ferrari F60
Antonio Giovinazzi saluta il pubblico
Antonio Giovinazzi, Ferrari F60, pit stop
Antonio Giovinazzi, Ferrari F60, pit stop
Alfa Romeo Sauber, presentazione della livrea
Alfa Romeo Sauber, presentazione della livrea

Nell’operazione Alfa Romeo Sauber l’unica nota stonata per i colori italiani è stata l’assenza di Antonio Giovinazzi. Fino alla fase conclusiva delle trattative tra Torino, Hinwil e Maranello, il pilota pugliese ha avuto delle chance concrete di essere al via del prossimo Mondiale al fianco di Charles Leclerc, poi le decisioni finali hanno preso un’altra direzione.

Per Giovinazzi si prospetta così un’altra stagione di "passione", perché per quanto un pilota possa sentirsi utile alla causa, vedere i colleghi correre mentre si è bloccati nelle hospitality è una sofferenza non da poco. Ma un ultimo tentativo di restare aggrappato al treno Formula 1 può essere strategico.

Giovinazzi sarà di fatto la riserva di… sei piloti, ovvero di Ferrari, Haas e della stessa Sauber, e nessuno dei tre team ha situazioni cementate nel lungo periodo.

Il 2018 sarà l’ultima stagione a Maranello di Kimi Raikkonen, in casa Haas entrambi i piloti giungeranno al termine del contratto, e anche la Sauber non è legata da un cordone ombelicale a Marcus Ericsson. Ci sono situazioni che possono sulla carta sfociare in qualcosa di concreto, e Giovinazzi è il primo nome sulla lista qualora fosse necessario un pilota.

Ovviamente non sono mancati i commenti sui motivi che hanno portato Leclerc a scavalcare Giovinazzi nelle gerarchie del vivaio Ferrari.

Il pilota monegasco ha disputato una stagione importante in Formula 2, ma non è solo questo. Nel paddock la voce più accreditata è quella di una clausola contrattuale che avrebbe permesso a Leclerc di svincolarsi dalla Ferrari qualora quest’ultima non gli avesse garantito un volante da titolare nel 2018, e da qui la scelta obbligata da parte di Maranello per non perdere un talento come Charles dopo averlo supportato nelle categorie minori.

Il tutto, ovviamente, rafforzato anche dei riscontri avuti nel test che Leclerc ha disputato a Budapest lo scorso mese di luglio con la SF70H.

Anche il confronto con Ericsson non è stato esclusivamente valutato sul fronte sportivo. Dopo l’acquisto della Sauber da parte della società di investimenti Longbow Finance (collegata al gruppo Tetra Laval che possiede il marchio TetraPack, sponsor di Ericsson) sono state garantite alle casse del team capitali freschi che hanno salvato la squadra dal rischio chiusura.

Chiedere ora alla Longbow di rinunciare al pilota che supportano da diversi anni sarebbe stato troppo, anche davanti ad un’operazione come quella positivamente conclusa con l’Alfa Romeo.

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