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Alfa Romeo: la sorpresa dei test per un 2021 di rinascita

L'Alfa Romeo Sauber C41 è stata la sorpresa dei test in Bahrain. Kimi Raikkonen ed Antonio Giovinazzi hanno ottenuto sensazioni positive dalla monoposto e puntano a riscattare un 2020 pieno di delusioni.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C41

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

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Chiuso il 2020 con un modesto ottavo posto in classifica Costruttori, con appena 8 punti raccolti, l’Alfa Romeo Sauber sembra aver iniziato il 2021 con un passo decisamente diverso. In occasione della tre giorni di test pre-stagionali andati in scena in Bahrain, la C41 affidata a Kimi Raikkonen ed Antonio Giovinazzi è parsa subito una lontana parente della deludente C39, regalando sensazioni positive ai due piloti titolari.

Sono stati ben 422 i giri totali percorsi dal finlandese e dall’italiano nel weekend di Sakhir, senza che particolari problemi rallentassero il programma di lavoro prestabilito.

Al venerdì, giornata caratterizzata dal forte vento e dalla grande quantità di sabbia presente in pista, Giovinazzi ha chiuso con il sesto tempo assoluto in 1’31’’945 con gomma C3 ed un totale di 68 giri percorsi, per poi cedere il volante a Kimi Raikkonen che ha effettuato 63 tornate ottenendo il miglior crono personale in 1’33’’320 sempre con la stessa mescola.

Al sabato Antonio è stato impegnato per l’intera giornata sulla C41. Al termine di un lungo programma di lavoro che l’ha visto impegnato in pista per ben 125 giri, il pilota di Martina Franca, complice anche una pista in netto miglioramento, è riuscito ad abbassare ulteriormente il suo crono assoluto sino a chiudere con il quinto riferimento in 1’30’’760, sfruttando però la mescola soft C5.

La giornata della domenica ha invece visto Kimi Raikkonen rimpiazzare l’italiano per concludere la tre giorni di test ed il finlandese è riuscito a far progredire ulteriormente in classifica la C41 firmando il quarto tempo in 1’29’’766 (ottenuto con mescola C5) e percorrendo la bellezza di 166 tornate.

Nel totale l’Alfa Romeo Sauber ha percorso 2.284 Km e 422 giri, ponendosi al vertice della classifica insieme all’AlfaTauri che può vantare un identico chilometraggio. Kimi Raikkonen è stato il secondo pilota più attivo in pista con 229 giri e 1.239 Km percorsi, mentre Antonio Giovinazzi si è piazzato all’ottavo posto di questa particolare classifica con 193 giri effettuati e 1.044 Km complessivi.

Analizzando i freddi dati salta subito all’occhio l’incredibile affidabilità mostrata dalla C41, ma oltre i numeri sono state le sensazioni emerse da tecnici e piloti a far capire come quest’anno la storia potrebbe essere diversa per l’Alfa Romeo Sauber.

La nuova power unit Ferrari

Il merito di questo netto salto di qualità è da attribuire alla power unit Ferrari? Non si può nascondere che il deficit di potenza che ha caratterizzato il motore del Cavallino la passata stagione ha impattato negativamente non solo nelle prestazioni della Scuderia, ma anche in quelle dei team clienti.

Scontato il lungo periodo di purgatorio, quest’anno la power unit made in Maranello sembra essere tornata ai vertici in quanto a prestazioni ed a confermarlo è stato lo stesso Kimi Raikkonen nel corso dei test.

"Sono sicuro che sono stati fatti progressi. Il motore è migliorato, ma ovviamente anche gli altri costruttori sono migliorati. Tuttavia, confrontandolo con quello dello scorso anno, posso dire che ci troviamo in una posizione migliore”.

"Per avere un riscontro certo dovremo aspettare l’inizio della stagione, ma al momento questo motore nuovo si sta rivelando utile per noi".  

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C41

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C41

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

Ovviamente nel corso dei test nessuno conosce il tipo di mappatura che viene adottata dai rivali, ma alle parole di elogio spese da Raikkonen sulla nuova power unit hanno fatto eco quelle di Mattia Binotto, il team principal della Ferrari.

“Quando abbiamo corso su questa pista lo scorso anno siamo stati molto lenti in rettilineo, con il risultato che non siamo entrati in Q3 confermandoci molto lontani dal tempo della pole position".

"Se valutiamo i primi dati che abbiamo raccolto in queste prove, in termini di velocità sul dritto direi che va meglio, non sembra esserci uno svantaggio come l'anno scorso”.

A sottolineare il salto di qualità compiuto dall’Alfa Romeo Sauber, poi, è intervenuto anche Antonio Giovinazzi. Il pilota di Martina Franca, solitamente poco propenso a slanci di entusiasmo, non ha nascosto la propria soddisfazione al termine del giorno e mezzo di test a disposizione.

“Sono davvero contento del lavoro che abbiamo fatto. Abbiamo effettuato sia dei long run che delle simulazioni di qualifica e siamo riusciti a svolgere il programma che ci eravamo prefissati. Mi sento fiducioso per la stagione”.

“È difficile dire dove ci aspettiamo di stare, penso che abbiamo una buona base di partenza ma non lo sapremo con certezza fino alle prime qualifiche dell'anno”.

Stando alle indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, la power unit Ferrari 065/6 dovrebbe aver guadagnato una trentina di cavalli. Il gruppo di lavoro capitanato da Enrico Gualtieri è intervenuto nella camera di combustione e sull’ERS trovando una maggiore efficienza del sistema ibrido (circa 4-5 kW) grazie all’introduzione di un turbo leggermente più piccolo, utile ad aumentare il riempimento.

Il passo in avanti compiuto dall’Alfa Romeo Sauber è figlio solo del motore?

Una monoposto sincera

Attribuire tutti i meriti dei progressi della squadra svizzera esclusivamente alla nuova power unit del Cavallino sarebbe ingeneroso nei confronti dei tecnici che hanno lavorato al progetto C41, sebbene si tratti di una evoluzione della vettura che ha affrontato con scarso successo la stagione 2020.

Al momento della presentazione, l’arma affidata quest’anno a Raikkonen e Giovinazzi ha colpito per il nuovo disegno del muso che ha richiesto l’utilizzo di due gettoni di sviluppo concessi dalle restrittive regole della FIA.

Il naso è adesso leggermente più stretto ma molto più schiacciato rispetto a quello presente sulla monoposto 2020, i piloni di sostegno sono molto distanti tra loro (elemento in controtendenza rispetto a quanto visto sulla maggior parte delle vetture 2021), mentre il cape presenta nuovo disegno che va a pescare l’aria più avanti rispetto alla soluzione della C39 e mostra una superficie più grande che permette di canalizzare i flussi verso i turning vanes e i barge board.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Nel corso dei test si è poi potuto ammirare anche un primo piccolo intervento aerodinamico sull’ala anteriore con un soffiaggio nella parte centrale del marciapiede utile ad indirizzare il flusso d’aria sotto al pavimento.

Dall’esterno non sembrano essere stati degli interventi tecnici tali da rivoluzionare il progetto della C39, ma dalle dichiarazioni rilasciate da Antonio Giovinazzi in occasione dell’ultima giornata di test sembra che la C41 sia una vettura decisamente più semplice da portare al limite, più genuina nelle reazioni, ed anche la correlazione con i dati della galleria del vento e del simulatore inizia a combaciare.

La soddisfazione per una tre giorni priva di problemi tecnici e dai risultati cronometrici positivi è stata espressa anche da Jan Monchaux, direttore tecnico del team svizzero.

“I risultati sono incoraggianti ma non ci vogliamo far prendere la mano: sappiamo che c'è ancora molto lavoro da fare. Questi test sono stati soltanto il primo passo sulla lunga strada che è la stagione 2021”.

“Ci sentiamo pronti per iniziare il campionato e ci sentiamo più preparati rispetto all'anno scorso. La macchina è stata affidabile per tutta la settimana e abbiamo migliorato i punti deboli che avevamo nel 2020. Ora abbiamo dieci giorni per studiare tutti i dati che abbiamo raccolto e trovare un po' più di prestazioni sia sul giro singolo che sulla distanza di gara”.

E’ presto per dire se l’Alfa Romeo Sauber potrà tornare a recitare un ruolo da protagonista in quel gruppo di metà classifica che quest’anno promette di essere ancora più combattuto. McLaren, Aston Martin, Ferrari, Alpine e AlphaTauri sembrano essere ancora un gradino più in alto rispetto all’Alfa Romeo, ma il team svizzero sembra essersi finalmente affrancato da quelle posizioni di fondo classifica che hanno macchiato la stagione 2020.

Raikkonen e Giovinazzi dovranno essere lesti nell’approfittare, soprattutto nelle prime gare, degli eventuali passi falsi dei rivali per portare a casa quanti più punti possibile, ma l’ottimismo mostrato dai due piloti al termine della tre giorni di test sembra essere una buona base di parte per affrontare un 2021 di rinascita.

 

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