Alfa Romeo: al pit stop si è sacrificato Giovinazzi per aiutare Raikkonen
La squadra di Hinwil ha scelto di far rientrare al cambio gomme anticipato Kimi anche se a chiedere il pit stop per primo era stato Antonio che si trovava davanti al finlandese dopo una qualifica positiva e così l'italiano è finito nel traffico restando fuori dai punti.
Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38
Jerry Andre / Motorsport Images
Non si può negare che la strada percorsa da Antonio Giovinazzi in questa prima fase di stagione sia stata decisamente in salita.
Due settimane fa, a Shanghai, era stato costretto ai box sia nella sessione FP2 che in qualifica, mentre alla vigilia del weekend di Baku ha ricevuto la poco gradita notizia che avrebbe scontato dieci posizioni sulla griglia di partenza.
Antonio non si è scoraggiato, e su una pista amica ha confermato un’ottima performance, come ha dimostrato l’ottavo tempo ottenuto in qualifica.
Per colpe non sue Giovinazzi ha però preso il via dalla coda dello schieramento, riuscendo a risalire nei primi giri al quattordicesimo posto. L’Alfa Romeo ha però subito accusato un deciso calo di performance con le gomme soft, problema atteso (la squadra ha lavorato per una gara con le medie) e confermato anche da Raikkonen, scattato dalla pit-lane dopo la penalità arrivata dopo le qualifiche per un'irregolarità dell'ala anteriore.
Sia Giovinazzi che Kimi hanno chiesto al muretto-box di passare al più presto alle gomme medie, ma a sorpresa il team (al settimo giro) ha dato la precedenza a Raikkonen, che si trovava tre posizioni dietro il compagno di squadra.
Antonio ha dovuto così percorrere un ulteriore giro in crisi di gomme, perdendo quattro secondi, e dopo aver completato la sua sosta è tornato in pista a cinque secondi da Kimi e soprattutto con tre monoposto tra sé e l’altra Alfa Romeo.
Una circostanza che ha deciso la sua corsa, visto che sul traguardo Giovinazzi è arrivato a cinque secondi da Raikkonen ma due posizioni indietro, un gap costato ad Antonio la soddisfazione del primo punto in Formula 1.
“Ho perso molto tempo restando in pista troppo nel primo stint – ha commentato l'italiano a fine gara - e sono rimasto bloccato nel traffico. È un peccato perché ho avuto un buon ritmo, speravo nell’aiuto di una safety-car che sfortunatamente non c’è stato, ma un posto nella top-10 era alla mia portata”.
Il ritmo di gara lo conferma, così come il suo giro più veloce, mezzo secondo più rapido di quello di Raikkonen.
Il weekend di Giovinazzi è stato indubbiamente positivo, ma prendendo in mano la classifica resta l’amarezza di vedere una sola Alfa Romeo in zona punti, e non certo per colpa di Antonio.
Sono passaggi importanti in una stagione, perché il tempo scorre veloce e a fine anno uno zero in classifica resta tale, senza giustificazioni.
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