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Albon furioso con Hamilton: "Potevo vincere!"

Il pilota della Red Bull ha affermato di aver lasciato tutto lo spazio ad Hamilton per evitare il contatto e di aver perso l'occasione di lottare per una vittoria che sembrava alla sua portata.

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Charles Coates / Motorsport Images

Brasile 2019 ed Austria 2020. Sono queste le due gare nelle quali Alexander Albon avrebbe potuto conquistare il primo podio in carriera in Formula 1 ed invece è stato costretto a veder svanire il proprio sogno a causa di Lewis Hamilton.

Anche nel Gran Premio odierno, infatti, il pilota della Red Bull e quello della Mercedes sono entrati in contatto nelle fasi finali e ad avere la peggio, ancora una volta, è stato il portacolori della Red Bull.

Albon si è reso protagonista di una gara solida. Nonostante il suo passo non fosse allo stesso livello di quello dei due piloti Mercedes, l’anglo-tailandese è riuscito ad insidiare le due frecce d’argento nelle battute conclusive grazie ad una scelta strategica perfetta da parte del muretto che ha deciso in occasione dell’ultima safety car di far entrare Alex ai box per montare le Pirelli soft.

Il vantaggio di due mescole rispetto alle Mercedes ha trasformato la Red Bull numero 23 che, una volta tornata in pista, ha subito messo nel mirino la vettura di Hamilton.

Albon ha affiancato all’esterno di curva 4 al giro 61 e stava per chiudere una manovra capolavoro quando l’anteriore sinistra di Lewis è entrata in contatto con la posteriore destra di Alex.

Il pilota della Red Bull è finito in ghiaia ed i commissari hanno giudicato colpevole dell’accaduto Hamilton punendolo con 5 secondi di penalità.

A fine gara Albon si è concesso ai microfoni di Sky Uk e non ha nascosto la delusione per una vittoria sfumata a pochi giri dal termine.

“Sono ancora pieno di adrenalina dopo la gara quindi devo essere cauto nelle mie dichiarazioni. Purtroppo è andata così, ma avevamo la possibilità di vincere la gara”.

Albon si è detto consapevole della superiorità delle Mercedes, ma ha voluto lodare l’ottima scelta strategica del suo muretto.

“Certamente il passo delle Mercedes era superiore al nostro, ma il team ha svolto un ottimo lavoro con la strategia anche se quando sono tornato in pista dopo aver montato le rosse non sapevo in che posizione mi sarei trovato e cosa stava accadendo”.

“Subito, però, mi sono reso conto che ero davvero competitivo ed avevo un vantaggio di gomme dato che le Mercedes avevano ancora la mescola più dura. Mi sentivo davvero a mio agio con la vettura nelle fasi finali di gara”.

Il pilota della Red Bull ha poi voluto additare l’intera responsabilità per l’incidente sulle spalle del sei volte campione del mondo. Albon, infatti, ha affermato di aver lasciato tutto lo spazio possibile ad Hamilton, ma l’inglese è rimasto impassibile nella sua traiettoria finendo col colpire la vettura di Alex.

“Ormai è andata così. Forse brucia di più rispetto a quando sono stato buttato fuori in Brasile. In quel caso la colpa era da suddividere in egual misura tra noi, mentre in questo caso io ero già passato ed ero già concentrato su Bottas”.

“In ogni sorpasso all’esterno c’è un margine di rischio, ma gli ho dato tutto lo spazio possibile. Ero proprio sul filo del rasoio e sapevo che concedendogli tutto lo spazio a mia disposizione sarebbe dipeso da lui evitare o meno il contatto”.

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Scintille dalla Red Bull Racing RB16, di Alex Albon,

Scintille dalla Red Bull Racing RB16, di Alex Albon,

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16 pit stop

Alex Albon, Red Bull Racing RB16 pit stop

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Alex Albon, Red Bull Racing RB16

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16, precede Lando Norris, McLaren MCL35, e Alex Albon, Red Bull Racing RB16, al giro d'apertura

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16, precede Lando Norris, McLaren MCL35, e Alex Albon, Red Bull Racing RB16, al giro d'apertura

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

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