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Adami: "Power unit molto sollecitate a Spa. Quasi 2 chilometri in pieno!"

Riccardo Adami, ingegnere di pista di Sebastian Vettel, spiega le caratteristiche del tracciato di Spa-Francorchamps, in cui saranno fondamentali bilanciamento e potenza della power unit.

Sebastian Vettel, Ferrari con Riccardo Adami, Ingegnere di Pista Ferrari sulla griglia

Foto di: XPB Images

Sebastian Vettel, Ferrari con Riccardo Adami, Ingegnere di Pista Ferrari sulla griglia
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

Il meteo è da sempre una delle variabili più importanti da tenere in considerazione per il Gran Premio del Belgio, che anche quest'anno si correrà sulla pista di Spa-Francorchamps.

La lunghezza del tracciato - oltre 7 chilometri - spesso ha presentato condizioni miste dell'asfalto, con la pioggia a bagnare una parte della pista con il resto ancora asciutta.

Riccardo Adami, ingegnere di pista di Sebastian Vettel in Ferrari, sottolinea l'importanza della prontezza che i team dovranno avere per reagire nel migliore dei modi a queste situazioni. "Qui è capitato di trovare sole da una parte della pista e pioggia dall’altra. E’ importantissimo tenersi pronti a questa variabilità".

Mentre dal punto di vista tecnico spiega: "La pista mette a dura prova la vettura dal punto di vista aerodinamico. Qui occorre trovare il giusto compromesso tra il secondo settore, che è il più guidato, e i lunghi rettilinei della prima parte e di quella finale della pista".

"La Power Unit è molto sollecitata perché si ha un tratto in full throttle molto lungo, poco meno di 2 km e l’ultima parte di Blanchimont si percorre tutta in pieno. L’impianto frenante non è molto sollecitato. Dovremo però trovare anche qui il giusto bilanciamento perché quando si arriva soprattutto in qualifica all’ultima chicane, per il pilota è sempre importante trovare la determinazione e la concentrazione per non sbagliare".

"La curva dell’Eau Rouge rimane una sfida importante per il pilota, che qui affronta una compressione di 4 giri di accelerazione longitudinale per poi salire e andare sul lungo rettilineo successivo", ha concluso Adami.

 

 

 

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