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Abiteboul: "L'addio di Red Bull? Renault si concentrerà meglio. Loro avevano richieste eccentriche"

L'amministratore delegato di Renault Sport F1 punge la Red Bull, che dal prossimo anno non correrà più con le power unit francesi, bensì con quelle Honda. "Con loro abbiamo lavorato bene, ma avevano richieste strane. Ora non dovremo più preoccuparci".

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14

Foto di: Manuel Goria / Motorsport Images

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14, effettua un pit stop
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14 precede Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14

A partire dalla prossima stagione Renault non sarà più la Casa fornitrice di motori della Red Bull, ponendo così fine a una partnership fruttuosa che durava da anni e che tra il 2010 e il 2013 ha fruttato al team di Milton Keynes 4 titoli Piloti di F1 e altrettanti Costruttori.

A rompere il sodalizio è stata proprio la Red Bull, che dal prossimo anno sarà motorizzata Honda dopo aver visto alcuni passi avanti fatti dalla Casa giapponese sui motori che quest'anno stanno equipaggiando le Toro Rosso STR13 di Pierre Gasly e Brendon Hartley.

Renault si troverà così con un team in meno da fornire. Dal 2019 saranno solo 2 quelli che correranno con le power unit francesi: il team ufficiale Renault e la McLaren, passata ai V6 Renault da quest'anno dopo la disastrosa parentesi in collaborazione con Honda.

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Sebbene Renault perderà un team, l'amministratore delegato di Renault Sport F1, Cyril Abiteboul, non è apparso affatto disperato. Anzi, a Motorsport.com ha fatto capire che fra qualche mese sarà molto più facile gestire la fornitura dei motori, lanciando inoltre una frecciata al team diretto da Christian Horner.

"Quando abbiamo dovuto trovare compromessi tra McLaren, il team ufficiale Renault e Red Bull, qualche volta abbiamo perso tanto tempo e siamo stati confusi", ha dichiarato Cyril Abiteboul a Motorsport.com.

"Sapevamo come lavorare assieme alla Red Bull e lo abbiamo fatto estremamente bene. Tutti i processi erano ben fissati, così come i canali di comunicazione tra noi e loro. Dall'altra parte, però, Red Bull era un team piuttosto grande e certamente esigente. Con alte aspettative".

"Qualche volta abbiamo avuto bisogno del supporto di personale extra per cercare di trovare compromessi tra le loro richieste e le priorità che naturalmente venivano date da Enstone, specialmente per ciò che riguardava l'integrazione tra motore e telaio".

"Spesso abbiamo speso tempo ed energia per cercare di gestire le richieste, che a volte, potevano essere un po' eccentriche. La perdita di Red Bull come team cliente ci permetterà di concentrarci. Questo è essenzialmente ciò che cambierà nella prossima stagione".

"Le richieste della Red Bull erano eccentriche stando al nostro punto di vista, ossia quello di fornitore di motori. Ora non ci dovremo più preoccupare".

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