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Abiteboul: "La F1 può indirizzare lo sviluppo energetico"

Cyril Abiteboul è convinto che la Formula 1 diventerà un campo di battaglia "energetico", che la manterrà all'avanguardia della tecnologia.

Cartello "Fuel Out" sulla monoposto di Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team RS17

Cartello "Fuel Out" sulla monoposto di Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team RS17

Sutton Motorsport Images

Con l'inizio delle discussioni sulla definizione delle nuove regole per i motori ibridi a partire al più tardi dal 2026, si è posta una maggiore attenzione su come Formula 1 possa rimanere attraente per gli appassionati ed i costruttori.

Il nuovo regolamento offrirà alla Formula 1 l'opportunità di mappare le potenziali nuove tecnologie per quanto riguarda lo sviluppo dei motori, dei carburanti e delle batterie.

Una delle direzioni chiave che la F1 vuole prendere è quella di essere all'avanguardi nello sviluppo dei carburanti sostenibili, che i capi della F1 ritengono possano portare enormi benefici all'ambiente, visto che la maggior parte delle vettura stradali continuano ad utilizzare motori a combustione interna.

"Penso che ci sia un'area molto interessante che si sta aprendo per lo sviluppo energetico", ha spiegato Abiteboul. "Penso che la Formula 1 diventerà uno sport incentrato sull'energia, sul tipo di carburante vogliamo o sulla tipologia di batteria che vogliamo utilizzare".

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"Queste cose saranno molto importanti in termini di svolta per l'industria automobilistica e, a mio parere, la Formula 1 ha un grande ruolo da svolgere per essere all'avanguardia in questo senso".

"Chiaramente queste cose avranno un impatto, non solo sulla Formula 1 e non sono sul mercato dell'automobile, ma su larga scala".

La F1 ha già sviluppato un biocarburante di seconda generazione, che è già stato inviato agli attuali costruttori per verificare se possa essere adatto ai motori del futuro.

Il presidente della FIA, Jean Todt, ritiene essenziale che l'organo di governo faccia tutto il possibile per garantire che la F1 rimanga sostenibile in un contesto di crescente consapevolezza sulle preoccupazioni ambientali.

"Prendete tutti gli stati membri, stanno parlando di cambiamenti climatici, di ambiente, e noi, in qualità di regolatore e legislatore del mondo del motorsport, e anche come la più grande organizzazione legata all'automobilismo in tutto il momento, è assolutamente essenziale che parliamo di sostenibilità, di ambiente e di inquinamento", ha detto.

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