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F1, Abiteboul: "Prossimo campo di battaglia? Motori 2026"

Il team principal della Renault, Cyril Abiteboul, è convinto che il regolamento 2026 sarà il prossimo "campo di battaglia", visto che nei prossimi due anni si discuteranno delle proposte alternative.

Renault F1 Team R.S. 19 nel garage

Renault F1 Team R.S. 19 nel garage

Simon Galloway / Motorsport Images

L'attuale regolamento prevede i motori V6 ibridi fino al 2025, ma l'idea è che la prossima generazione di propulsori dovrà essere più accessibile e sostenibile.

Ross Brawn ha spiegato la scorsa settimana che sul tavolo ci sono diverse opzioni per il 2026, ammettendo che difficilmente potremo vedere un nuovo costruttore in Formula 1 prima di quella data.

Abiteboul ritiene che le attuali regole sulle power unit abbiano rappresentato un buon passo avanti nell'ottica della riduzione dei costi, ma ha sottolineato che il regolamento 2026 dovrebbe andare oltre.

"Probabilmente c'è ancora molto lavoro da fare per quanto riguarda le power unit" ha detto a Motorsport.com.

"Abbiamo un po' contenuto la corsa agli armamenti, limitando il numero delle nuove omologazioni in una stagione e limitando ulteriormente il numero delle ore di lavoro al banco".

"E' buono, ma è ancora dannatamente costoso far funzionare questi motori".

"Il passo successivo è quello di dare un'occhiata a ciò che si può fare per assicurarci che la prossima generazione di power unit sia più economica".

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Abiteboul poi ha spiegato che la Renault sta già studiando dei possibili format per il nuovo regolamento dei motori.

"Stiamo iniziando a pensare a ciò che ci piacerebbe almeno in termini di obiettivi per la F1. Ne ho menzionato uno come più importante, ovvero la sostenibilità economica delle prossime power unit, perché chiaramente è uno dei problemi di quelle attuali".

"La cosa successiva a cui dobbiamo pensare è la tecnologia".

"Vediamo che l'elettrico si sta facendo strada in ogni parte del mondo e quindi dobbiamo pensare bene a cosa può significare anche per la Formula 1 e nel contesto delle corse, per capire se bisogna pensare a qualche coesistenza parallela con la Formula E".

"Dobbiamo pensare a questo, perché è il prossimo campo di battagia secondo me".

"Penso che ci piacerebbe raggiungere un accordo nel 2021 o nel 2022, in maniera tale che lo sviluppo possa iniziare nel 2023. Questo è il tipo di macro pianificazione che abbiamo in mente".

Abiteboul ha cercato di allontanare poi il suggerimento che la rimozione della MGU-H dagli attuali V6 ibridi sarebbe la soluzione più semplice.

"Abbiamo la MGU-H per risparmiare carburante. Siamo pronti a perdere qualcosa come il 20-30% di efficienza dal punto di vista del carburante?".

"Non credo che la strada sia quella di caricare più carburante, perché sappiamo già che le vetture saranno più pesanti nel 2022".

"Stiamo parlando di altri 50 kg di carburante se dovessimo decidere di eliminare la MGU-H".

"E' un'equazione molto difficile. Con la prospettiva che le vetture non siano più leggere, penso che sarà difficile rimuovere la MGU-H se vogliamo mantenere un certo livello di sostenibilità".

"Si può avere una grande potenza, questo è sicuro, ma se si vuole avere una potenza sostenibile, è difficile fare a meno di quella componente".

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