25 anni fa: il debutto in F.1 di Schumacher a Spa con la Jordan
E' già trascorso un quarto di secolo da quando Eddie Jordan sostituì Bertrand Gachot, arrestato per un diverbio con un taxista, con il debuttante Michael Schumacher che si presentò con il settimo tempo in qualifica...
Foto di: Sutton Motorsport Images
Venticinque anni fa la vigilia del Gran Premio di Spa viveva tutto sulla possibilità che la Williams di Nigel Mansell potesse in qualche modo accorciare il divario dal leader della classifica mondiale, Ayrton Senna. Speranza vana, visto che la McLaren ottenne una doppietta con Senna-Berger, mentre Mansell fu costretto al ritiro da un problema elettrico.
Ma nei giorni che precedettero la gara belga tenne banco anche la notizia dell’arresto di Bertrand Gachot, pilota belga del team Jordan. La squadra che stava disputando la sua prima stagione in Formula 1 si era presentata alla grande, con un Andrea De Cesaris che trascinò il team al quinto posto finale nella classifica Costruttori.
Alla vigilia di quel weekend ci si domandava chi avrebbe sostituito Gachot, finito in prigione per aver utilizzato una bomboletta spray contenente un gas urticante contro un taxista con cui aveva avuto un diverbio.
In extremis Eddie Jordan si fece convincere da un manager che conosceva da tempo sulle bontà di un ragazzo di ventidue anni: Michael Schumacher. Jordan non lo conosceva molto bene, e Willy Weber (il manager del tedesco) per caldeggiare la candidatura del suo ragazzo gli mise sul tavolo una grande stagione 1990 in Formula 3, conclusa con il titolo tedesco e il successo nel Gran Premio di Macao. Ed arrivò il si, anche se Jordan chiese, ed ottenne, una cifra di 450.000 dollari per l’accordo.
Jordan concesse a Schumacher un veloce shake-down a Silverstone, poi chiese a Weber se il ragazzo conoscesse il circuito di Spa, e il manager iniziò con una bella bugia, come rivelò anni dopo ad Auto motor und sport:
“Dissi a Eddie che Michael conosceva Spa come le sue tasche, abitando a pochi chilometri dalla pista. Ma non era vero. Più tardi la bugia fu smascherata, ma a quel punto poco importava, visto che Michael aveva ottenuto il settimo tempo in qualifica”.
Poi arrivò la sfortunata partenza, con un problema alla frizione che lasciò Michael al palo del suo primo Gran Premio di Formula 1. E pensare che il tedesco al termine del warm-up aveva segnalato proprio un problema di slittamento, ma Jordan fu rigido nella sua risposta in merito ad una possibile sostituzione del componente: “Costa troppo, ti tieni quella!”.
Ma intanto il segno Schumacher lo aveva lasciato, e dopo quel weekend Flavio Briatore non esitò a mettere a piedi Roberto Moreno per averlo in macchina già nella successiva tappa di Monza, dove Michael disputò il suo primo Gran Premio al voltante della Benetton.
E’ trascorso un quarto di secolo da quel weekend, e capita spesso di ricordare come l’esordio nel Circus del pilota più vittorioso nella storia di Formula 1 sia stato dovuto ad un… arresto. E’ vero che a volte anche le circostanze giocano a favore dei campionissimi. ma quel settimo tempo in prova da semi-sconosciuto, fu un segnale che il paddock colse immediatamente, ed aprì a Michael la strada verso un futuro stabile (e soprattutto vincente) in Formula 1. E questo è quel marchio di fabbrica che identifica solo i grandi predestinati...
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