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Analisi

100 GP nell'era ibrida: è un dominio Mercedes, agli altri solo le briciole

I numeri dei cinque anni della F1 nell'era della power unit sono impietosi con l'assoluta supremazia delle frecce d'argento che hanno saccheggiato i mondiali. Solo tre team vincenti e quattro in grado di siglare una pole. Crescono le differenze dei top-3 dagli altri team.

Chase Carey, Chief Executive Officer ed Executive Chairman del Formula One Group, Toto Wolff, Direttore Esecutivo (Business), Mercedes AMG, Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1, Jean Todt, Presidente FIA

Foto di: FIA

Quando fu varato il nuovo regolamento tecnico che ha dato vita alla generazione di motori ibridi, gli obiettivi della FIA erano principalmente due: strizzare l’occhio al mercato di serie, offrendo una tecnologia più vicina alle tendenze della produzione di massa, e cercare di convincere nuovi Costruttori a sposare la Formula 1 come banco tecnologico e strumento di marketing per promuovere i propri prodotti.

Dopo cinque anni, e 100 Gran Premi ‘ibridi’ in archivio, questi obiettivi non possono dirsi del tutto centrati, visto che l’unico valore aggiunto in termini di nuovi ingressi è stato il ritorno della Honda, poiché Mercedes, Ferrari e Renault erano già presenti con i V8 aspirati.

L’ultimo Gran Premio del 2018 è stato il centesimo disputato nell’epoca power unit, un numero tondo che si presta a bilanci dopo cinque stagioni di attività.

Il dato che emerge in modo decisamente chiaro è che il passaggio all’ibrido ha offerto la chance alla Mercedes di aprire un ciclo che non ha precedenti nella storia della Formula 1, un’opportunità che la Casa tedesca ha colto nel migliore dei modi. Se chi (a suo tempo) ha ideato il regolamento con le power unit pensava di poter ridare vitalità ad una Formula 1 che proveniva da un dominio come quello Red Bull (dal 2010 al 2013), ha decisamente fallito.

L’imprevedibilità dei risultati è scesa ulteriormente, con stagioni marchiate a fuoco anche più di quanto era stato in grado di fare il tandem Red Bull-Sebastian Vettel.

Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09

Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09

Photo by: Jerry Andre / Sutton Images

Mercedes: sono 74 le vittorie ibride

I budget altissimi stanziati da chi ha dovuto varare un nuovo progetto di power unit, hanno avuto come ricambio uno show la cui imprevedibilità ha raggiunto livelli record (in negativo). Solo tre squadre sono riuscite a vincere un Gran Premio negli ultimi cinque anni, e tre quarti di queste gare sono state appannaggio di un solo team: la Mercedes.

Ben 74 i successi del team penta-campione, contri i 14 della Ferrari ed i 12 della Red Bull. L’apice (negativo per chi non ha una divisa Mercedes) è stato nel 2016, con Hamilton e Rosberg capaci di far loro ben 19 dei 21 Gran Premi in calendario, lasciando solo due successi alla Red Bull e a quota zero il resto del gruppo.

Vittorie

GP

Mercedes

Ferrari

Red Bull

2014

19

16

0

3

2015

19

16

3

0

2016

21

19

0

2

2017

20

12

5

3

2018

21

11

6

4

 

100

74

14

12

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Photo by: Jean Petin / Sutton Images

In qualifica solo quattro team con almeno una pole

Quella radiografata dalle cifre è una Formula 1 a tre velocità, con la Mercedes padrona assoluta del campo, due team capaci di qualche successo saltuario e il resto del gruppo ben distante.

Un quadro confermato ulteriormente dalle cifre relative alle qualifiche, contesto in cui la Mercedes emerge in modo ancora più prorompete grazie ad anni di superiorità della sua mappatura da qualifica.

Sul giro veloce solo la Ferrari ha opposto una minima difesa, per il resto parliamo praticamente di episodi, come le tre pole Red Bull e l’exploit di Felipe Massa nel Gran Premio d’Austria 2014.

Pole Position

GP

Mercedes

Ferrari

Red Bull

Williams

2014

19

18

0

0           

1

2015

19

18

1

0

0

2016

21

20

0

1

0

2017

20

15

5

0

0

2018

21

13

6

2

0

 

100

84

12

3

1

Max Verstappen, Red Bull Racing RB14

Max Verstappen, Red Bull Racing RB14

Photo by: Jean Petin / Sutton Images

Podi: si apre la forbice dei top-3 dagli altri team

La finestra si allarga un po' nelle statistiche riguardanti i piazzamenti suo podio. La Mercedes ha ottenuto quasi il 75% dei possibili risultati nella top-3, in una graduatoria che vede la Ferrari staccare con più decisione la Red Bull nel ruolo di seconda forza.

Dietro i top-3 il solito vuoto, con la Williams che può solo ricordare i ben tempi del 2014. In questa particolare statistica la tendenza ha visto un progressivo allontanamento dei top-3 rispetto al resto del gruppo, come confermano i risultati del 2018, stagione in cui solo uno dei 63 podi non è stato conquistato da Mercedes, Ferrari e Red Bull.

L’intruso è stato Sergio Perez, emerso con la Force India fino al terzo posto nel caotico Gran Premio di Azerbaijan, corsa che dodici mesi prima premio l’exploit di Lance Stroll sulla Williams, rimasto anch’esso l’unico podio alternativo dell’anno.

Podi

GP

Mercedes

Ferrari

Red Bull

Williams

F. India

McLaren

Lotus

2014

19

31

2

12

9

1

2

0

2015

19

32

16

3

4

1

0

1

2016

21

33

11

16

1

2

0

-

2017

20

26

20

13

1

0

0

-

2018

21

25

24

13

0

1

0

-

 

100

147

73

57

15

5

2

1

 

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