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Wolff: "F1 deve capire come evitare gare noiose come a Baku"

Dopo un Gran Premio di Azerbaijan che non ha regalato particolari emozioni, secondo il Team Principal della Mercedes, la Formula 1 dovrebbe concentrarsi sul come migliorare lo spettacolo in pista piuttosto che continuare a concentrare la propria attenzione sul cambio di format.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, Sergio Perez, Red Bull Racing RB19, Carlos Sainz, Ferrari SF-23

In Azerbaijan è andato in scena il primo weekend con il format rivisto della sprint race, il quale ha aggiunto una seconda sessione di qualifica al posto della seconda sessione di prove libere al sabato mattina. Al netto di qualche sorpasso favorito dal DRS e da uno delta di gomma piuttosto marcato, il weekend non ha fornito lo spettacolo che si attendevano i promotori.

In passato questo tracciato ha dimostrato che, quando non si creano situazioni confusionarie, in realtà non offre particolare azione in pista, soprattutto perché il tempo guadagnato sul rettilineo non è sufficiente per compensare quello perso nel settore più guidato, dove l’aria sporca influisce in maniera importante. Un elemento ben visibile anche nella gara di ieri, dove si sono visti pochissimi sorpassi.

A parlare di questo aspetto è stato anche il Team Principal della Mercedes, Toto Wolff, secondo cui la F1 dovrebbe distogliere l’attenzione dalle modifiche al format per concentrarsi su come rendere le gare meno noiose per gli spettatori. Wolff ritiene che la mancanza il weekend di Baku debba essere un campanello di allarme per indurre la F1 e i team a valutare quali elementi non funzionano con le regole attuali.

"Oggi non è stato un thriller. Non c'è stato nessun sorpasso, anche con una grande differenza di ritmo. Non è stato un grande spettacolo”, ha detto Wolff dopo la gara di Baku.

"Dobbiamo analizzare il fine settimana con il format della sprint, dove ci sono degli aspetti positivi che possiamo trarre, ma alla fine tutto si riduce alle gare. Servono battaglie dure e credo che ieri [in volata] il momento più importante sia stato quello in cui George [Russell] e Max [Verstappen] sono stati in grado di darsi battaglia. Oggi non c'è stato nulla di tutto ciò”. 

"Anche se si è a meno di due decimi, è molto difficile sorpassare, quasi impossibile, a meno che l'altro pilota non commetta un errore. Dobbiamo analizzare bene la situazione e capire come evitare una gara noiosa". 

Oscar Piastri, McLaren MCL60, Alex Albon, Williams FW45, Nico Hulkenberg, Haas VF-23

Oscar Piastri, McLaren MCL60, Alex Albon, Williams FW45, Nico Hulkenberg, Haas VF-23

Photo by: Andrew Ferraro / Motorsport Images

Mentre Wolff ha suggerito che la decisione della FIA di accorciare la zona DRS di cento metri non ha influito in maniera decisiva sul fatto che non si siano visti molti sorpassi, c'è un crescente consenso tra i piloti sul fatto che le vetture 2023 sono più difficili da seguire rispetto a quelle dello scorso anno.

Il vincitore della gara del GP dell'Azerbaijan, Sergio Perez, ha dichiarato: "Sento che queste vetture generano un po' più di carico e, generando un po' più di carico, l'auto dietro fatica un po' di più a seguirci. Secondo me, non è stato giusto accorciare il DRS, perché già di per sé diventa più difficile sorpassare rispetto all'anno scorso, quindi è una cosa che dovremmo rivedere", ha spiegato il messicano, lasciando intendere che fa anche parte del semplicemente processo evolutivo delle vetture, che nel corso degli anni diventano più sensibili all’auto che precede.

Una prospettiva condivisa anche dalla FIA e dalla F1, secondo cui è normale che, nel corso degli anni, con i normali sviluppi quei valori riscontrati nel 2022 possano via via diminuire, anche se sono lontani dai numeri in aria sporca che si registrava fino al 2021.

Carlos Sainz, Ferrari SF-23, Lando Norris, McLaren MCL60, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, George Russell, Mercedes F1 W14,

Carlos Sainz, Ferrari SF-23, Lando Norris, McLaren MCL60, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14, George Russell, Mercedes F1 W14,

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

"Si tratta di capire perché non è stato così divertente. Avevamo due macchine che navigavano verso il tramonto per merito e poi c'era un distacco di 20 secondi. Oggi non saprei dire tra Aston Martin, Ferrari e noi chi è più veloce. Quando si è bloccati lì si rimane e questo è quanto”. 

"Per noi si tratta di trovare altre serie di dati nelle prossime gare, vedere come si svilupperà la situazione e poi forse dovremo adattarci".

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