Prima giornata di test a piena potenza per i SUV di Extreme E
Al Motorland Aragon si è svolta la prima vera giornata di test collettivi della Extreme, in quello che è stato uno shakedown di gruppo per i partecipanti alla serie elettrica con il SUV ODYSSEY 21.
Foto di: Extreme E
In precedenza si era svolta una prova simile a Chateau de Lastours, nel sud della Francia, ma stavolta tutti i nove team che hanno scelto di partecipare alla prima stagione del campionato hanno potuto spingere al massimo dei 400kW (550CV) con le vetture costruite da Spark Racing Technology in due giorni di lavoro su vari layout della pista spagnola.
"Abbiamo lavorato alacremente due anni per arrivare a questa giornata - ha affermato il fondatore della XE, Alejandro Agag - Il sogno è divenuto realtà e sono veramente orgoglioso di essere qui con questi piloti. Questo campionato mostra uno degli schieramenti di piloti più forte del mondo".
Reduce dalla presentazione in Ferrari, anche Carlos Sainz Jr si è presentato sotto forma di investitore del team Acciona, che vdrà al via suo papà Carlos Sainz Sr e Laia Sanz.
"Mi aspettavo che mio padre volesse partecipare alla Extreme E e ho visto che gli interessava molto - ha detto lo spagnolo di F1 - Siamo stati molto impegnati negli ultimi tre o quattro mesi con il progetto. È una sfida completamente nuova e vedo che stanno lavorando molto duramente per rendere il team il più competitivo possibile".
"Il messaggio climatico che sta alla base della Extreme E è davvero importante, perché dobbiamo rendere le persone più consapevoli di quello che sta succedendo nel mondo, pur producendo uno spettacolo e una buona competizione".
Carlos Sainz Jr.
Photo by: Extreme E
Le vetture XE ora torneranno nelle mani dei team per la preparazione in vista della partenza per l'Arabia Saudita, dove con la nave Sant'Elena sbarcheranno per il primo evento del 20-21 marzo.
Scot Elkins, direttore di gara della XE, ha aggiunto: "Abbiamo sofferto un po' il meteo perché avevamo condizioni strane con la nebbia, ma nel complesso è stato davvero un test molto buono".
"Abbiamo usato due percorsi durante la prova, il primo era molto più lungo e molto più aperto, in realtà è più adatto a quello che vedremo sugli eventi reali in termini di fondo tracciato da solchi e linee, mentre l'altro era più un tratto chiuso, di un fondo unico e meno sporco rispetto all'altro, che somiglia più a quello di gara dove cambieranno tante cose".
"Il test ha dato a tutti una buona occasione per vedere i diversi ambienti in cui correremo l'anno prossimo".
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