La Extreme E sarà di scena in Sardegna ad ottobre
Sull'isola dei Quattro Mori si correrà il weekend del 23-24 ottobre, mentre Agag sta cercando una seconda tappa per rimpiazzare le lacune lasciate da Brasile e Argentina.
Laia Sanz, Carlos Sainz, Sainz XE Team Catie Munnings, Timmy Hansen, Andretti United Extreme E and Sara Price, Kyle Leduc, Chip Ganassi Racing
Colin McMaster / Motorsport Images
La Extreme E sarà di scena in Sardegna ad ottobre, dopo aver rivisto il suo calendario 2021.
Causa pandemia di Coronavirus, le gare previste in Argentina e Brasile sono state cancellate, dunque è stata scelta l'isola italiana come tappa sostitutiva, venendo preferita ad altri paesi quali Islanda, Finlandia, Marocco, Andorra, Kenya, Russia, Sri Lanka, Egitto e Scozia.
Per il momento è confermato il round il 23-24 ottobre, ma gli uomini del fondatore della serie per SUV elettrici, Alejandro Agag, puntano a trovare anche un secondo posto da piazzare nella lista delle gare e mantenere il numero inizialmente previsto.
"Sono lieto di confermare che la Extreme E sta ultimando i piani per organizzare un Island X-Prix in Sardegna con il sostegno del Presidente locale Christian Solinas e dell'Automobile Club d'Italia in quello che sarà il primo evento europeo", ha detto Agag.
"La Extreme E è stata costruita intorno all'etica di gareggiare con veicoli elettrici in ambienti remoti nel tentativo di aumentare la consapevolezza per i problemi del cambiamento climatico e mostrare le prestazioni e i benefici dei mezzi a basse emissioni di carbonio".
"Tuttavia, questa crisi non è un problema che colpisce solo quei posti e sta diventando sempre più evidente anche nei pressi delle nostre abitazioni, come il Nord America e in Europa, tramite l'aumento delle temperature, le ondate di calore e gli incendi, che attualmente imperversano nella stessa Sardegna; sono alcuni degli ultimi esempi devastanti".
"Insieme ai nostri sostenitori, comitato scientifico e partner useremo il potere dello sport per educare sulle cause di questi problemi climatici che si stanno verificando proprio qui di fronte a noi, con l'obiettivo di aprire gli occhi ancora di più sulla necessità per tutti noi di intraprendere un'azione collettiva, ora, prima che sia troppo tardi".
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