Extreme E: ecco l'Hyperboost per chi effettua il salto più lungo
La Extreme E darà in premio un 'hyperboost' a chi effettuerà il salto più lungo ad inizio gara.

Il format della serie per fuori strada elettrici prevede alcune prove ad eliminazione, con i finalisti che affronteranno PS da 10km.
Per ora sono otto le squadre che dovrebbero correre, delle quali cinque hanno già annunciato il proprio impegno con due piloti, che come prevede il regolamento saranno un maschio e una femmina.
Alejandro Agag, ideatore del progetto, ha rivelato anche la novità del salto, posto in prossimità della linea di partenza.
"Abbiamo molte cose in programma per divertire i fan - ha spiegato l'AD della Extreme E ad una intervista su YouTube rilasciata a Nico Rosberg - Sono tutte molto belle. Ad esempio, ce n'è una chiamata 'hyperboost', che è un premio che daremo a chi all'inizio sarà autore del salto più lungo. In gara vedremo quattro auto assieme e quella che nel salto andrà più lontano, avrà anche una spinta in più come potenza".
Come rivelato da Motorsport.com, già nel 2018 Agag aveva in mente l'hyperboost per la Formula E, poi ribattezzato attack mode (ossia la zona che ti consente di attivare più potenza un paio di volte nell'Eprix).
Agag ha anche affermato che la XE vuole utilizzare la realtà durante la trasmissione delle gare, in modo da migliorare la visione per i fan e minimizzando l'impatto ambientale.
"Quello su cui stiamo lavorando è cercare di rendere tutto come un videogioco, come se guardassi il film Tron. In questo modo avremo la realtà virtuale e quella aumentata nelle trasmissioni. Guardando le vetture sullo schermo, possono apparirti anche numeri, traiettorie e frecce. Anche le pubblicità sarebbero virtuali, non vogliamo piazzare delle insegne nel mezzo delle foreste. Sarà tutto integrato tra dune, mari e ghiacci".
Per la prima volta, Agag ha anche ammesso che la prima gara prevista in Senegal (23-24 gennaio) potrebbe essere rinvitata di 4-6 settimane.
"In questo modo daremmo più tempo in termini logistici ai partecipanti".
Questo anche perché la produzione dei mezzi, denominati ODYSSEY 21, hanno subito un rallentamento per via della pandemia di Coronavirus e della relativa chiusura. Le squadre dovrebbero ricevere i propri bolidi da 550CV con un mese di ritardo.
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