Marino Sato si laurea matematicamente campione a Barcellona
Il giapponese, grazie al decimo posto in Gara 1, ha ottenuto il titolo con tre corse d'anticipo. In Gara 2 monopolio Carlin con Natori vincente.
Gara 1 dell’Euroformula Open a Barcellona ha visto Marino Sato conquistare matematicamente il titolo nel giorno in cui Liam Lawson ha centrato il successo.
Alla partenza il poleman Monger si è avviato male dalla prima casella consentendo a Kjaergaard di prendere il comando seguito da Lundqvist, mentre Lawson è stato protagonista di un avvio eccellente che l’ha visto superare ben tre rivali per poi salire in terza posizione ai danni di Monger al terzo passaggio.
Il pilota del vivaio Red Bull ha poi impiegato ben poco per avere la meglio anche di Lunqvist prima e Kjaergaard poi, complice anche un errore di quest’ultimo.
Lawson è così riuscito a centrare il successo all’ultimo giro, mentre ai piedi del podio ha chiuso Hahn bravo a beffare Monger nel finale. Sesta posizione per il principale rivale di Sato, Lukas Dunner che dopo aver perso tre posti in avvio è riuscito a recuperare soltanto di una piazza.
Alle sue spalle ha chiuso Ido Cohen, al debutto in Formula 3 con il team Carlin, mentre Cameron Das è stato autore di un grande rimonta che l’ha visto risalire dall’ultimo all’ottavo posto davanti a Teppei Natori.
Soltanto decimo Marino Sato, ma il giapponese del team Motopark ha preferito non correre rischi e portare a casa il titolo.
La seconda gara del weekend ha visto nuovamente un pilota giapponese salire sul gradino più alto del podio, ma in questo caso si è trattato di Teppei Natori, mentre il team Carlin ha messo in scena un vero e proprio dominio monopolizzando il podio con Kiaergaard e Monger, e conquistando anche il quarto posto con Christian Hahn.
Il neo campione della categoria, Marino Sato, ha tentato di porre un freno al dominio Carlin ma non è riuscito a piazzare il muso della sua Motopark davanti alla vettura di Hahn dovendosi così accontentare del quinto posto e vedendosi costretto a resistere agli attacchi dei suoi compagni di team Lawson e Tsunoda.
Lukas Dunner, dopo aver visto svanire ogni possibilità di conquista del titolo, è stato protagonista di una partenza pazzesca dalla nona casella ma ha poi commesso un errore in curva 2 che gli ha fatto perdere tutto il vantaggio guadagnato per poi chiudere in nona posizione alle spalle di Lundqvist e davanti a Jack Doohan.
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