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Intervista

Gavory: "ETCR divertente e in crescita. La gente capirà"

In una tavola rotonda cui ha preso parte Motorsport.com, il Direttore del Pure ETCR si è detto molto soddisfatto della prima annata del campionato turismo elettrico, che ha grandi margini di crescita sia dal punto di vista tecnico che della popolarità.

Partenza

Foto di: Pure ETCR

Tutte le store hanno un inizio. E anche per il mondo delle corse turismo elettriche è stato così, nel 2021.

Il Pure ETCR ha dato il via ad un nuovo concetto di competizioni grazie al grande impegno di Discovery Sport Events, che si è presa l'incarico di lanciare il campionato cui hanno preso parte Cupra Racing, Romeo Ferraris e Hyundai Motorsport.

Motorsport.com ha partecipato ad una tavola rotonda con Xavier Gavory, Direttore della serie che dal prossimo anno diventerà ufficialmente campionato FIA; il manager francese ha tirato le somme della prima annata, partita con fatica, ma conclusasi con tanti aspetti positivi in ottica futura.

Sei soddisfatto della prima stagione del Pure ETCR?
"L'impatto della pandemia ha creato molte difficoltà, dunque non è stato facile organizzare il campionato. Anzi, direi molto complicato! A primavera avevamo 6 auto pronte, cioè le due dei team che erano presenti quest'anno. Non ne sarebbero state costruite altre, per cui abbiamo anche pensato di posticipare il tutto al 2022. Questo era però impossibile, bisognava partire in un qualche modo".

Cosa è stato cambiato rispetto a quanto era stato pensato in precedenza?
"Abbiamo ripensato al format sportivo, alternando due piloti sulle vetture in modo da averne almeno 12. Non c'era tempo per i test, quindi dovevamo essere anche tranquilli dal punto di vista dell'affidabilità, cosa che ci ha spinto a non stressare troppo le auto. Abbiamo rivisto la programmazione TV e le relative tecnologie. Ci siamo presi dei rischi".

I Costruttori coinvolti come hanno reagito?
"Ci hanno seguito, sapendo che dovevamo crescere assieme. A fine maggio abbiamo provato a Vallelunga e tutti i pezzi del puzzle hanno cominciato ad andare al loro posto. Personalmente sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto, è sempre difficilissimo lanciare una nuova serie, soprattutto in un periodo di pandemia globale e con tante novità sportive e tecniche da affrontare".

Cosa ha funzionato e cosa miglioreresti?
"Non siamo stati perfetti e lo sappiamo, ma si può e deve sempre migliorare. Stiamo pensando dal punto di vista sportivo e del format dove apportare le modifiche. La cosa buonissima è che la scelta delle Battaglie tra i piloti è stata azzeccata, oltre all'affidabilità delle auto, che si sono rivelate potentissime e difficili da guidare. Le lotte sono state serrate, per cui le buone basi le abbiamo gettate. Le vetture assomigliano molto alle TCR, ma hanno caratteristiche differenti. Ai piloti è piaciuto tutto molto e si sono divertiti. ora dobbiamo sederci e pensare a cosa fare per il 2022, ma credo che siamo partiti benissimo".

Gavory Xavier

Gavory Xavier

Photo by: WTCR

Il format delle battaglie fra le varie batterie di auto ha funzionato, lo manterrete?
"Sì, perché rispecchia il DNA della serie esattamente come la volevamo. Dobbiamo renderla più comprensibile al pubblico, per cui i cambiamenti apportati avverranno per migliorare il sistema di punteggio, catturare più attenzione e fare capire alla gente come funziona il tutto. Abbiamo voluto gare basate sulle capacità dei piloti, che possano spingere al massimo la loro auto dall'inizio alla fine, senza dover gestire nulla".

Arriveranno altri Costruttori?
"Nel 2022 ne avremo qualcuno in più, ma anche nel 2023 ne arriveranno, penso. Questa è la cosa più importante".

Come campionato elettrico, siete come rivali della Formula E?
"No, perché facciamo parte della stessa famiglia. In futuro, come Discovery Group, organizzeremo anche l'Electric-GT, dunque siamo la casa delle corse elettriche. Le monoposto della Formula E corrono in piste cittadine e sono basate su vetture-prototipo, l'ETCR va in piste tradizionali e qualche circuito stradale, ed è fatto di macchine turismo che le Case vogliono fare conoscere al pubblico per vendere il prodotto di serie. Siamo complementari, abbiamo voluto essere pionieri delle corse elettriche, che sappiamo essere state derise dalla gente comune. Il nostro obiettivo è promuovere l'elettromobilità, emozionando con le competizioni e incoraggiando la gente a fare attenzione all'impatto ambientale".

Il WTCR e l'ETCR si fonderanno in futuro?
"Quando abbiamo lanciato il Pure ETCR è stato voluto un format sportivo totalmente diverso proprio per differenziare le due categorie. Dovevamo anche noi adattarci alle nuove tecnologie, ad oggi preferiamo tenerle separate, anche se le auto sembrano le stesse. Se dovessimo applicare lo stesso format ad entrambe le serie, una delle due morirebbe subito. Per questo è importante avere caratteristiche differenti fin dall'inizio, in modo che l'approccio sia dedicato a ciascuna di esse, oltre che essere riconosciute immediatamente. Stessa cosa vale per la TV, poi per il futuro vedremo come evolverà il mondo delle auto sulle nostre strade. Molto dipenderà anche da quello, sono convinto che l'ETCR crescerà molto e che il WTCR manterrà le solide basi che ha".

Le auto ETCR costano di più delle TCR, ma si corrono anche meno gare. Come affrontate il problema?
"Per prima cosa dico subito che in futuro avremo più gare, ci sarà una evoluzione. Quest'anno dovevamo partire e cinque eventi erano il minimo che potevamo fare. Nel 2022 ne aggiungeremo qualcuno, così come nel 2023. Le ETCR costano di più perché le tecnologie sono nuove, ma è normale quando cominci da zero. Bisogna imparare e capire tutto. Oggi i costi sono più alti, è vero, ma col tempo si abbasseranno. Quando avremo 50 auto e più sul mercato, chiaramente i prezzi verranno abbattuti. Le tecnologie legate alle batterie e quant'altro saranno più efficienti ed economiche, quindi è solo questione di tempo. L'evoluzione è stata la stessa anche in altri campionati. Ma da qualche parte devi partire e quando lo fai è ovvio che i costi sono alti".

Come convinceresti uno scettico a seguire le corse elettriche?
"Creare una comunità di seguaci è sempre difficile, con un campionato elettrico lo è ancora di più! Da quello che ho visto parlando con i fan e leggendo i commenti sui social media, mi sono reso conto che a volte alcuni sono davvero duri e crudi perché alla gente le macchine elettriche non piacciono. Ed è difficile da digerire, ma ho avuto anche l'impressione che c'è chi si sta rendendo conto che corse sono divertenti, interessanti e combattute. Sappiamo benissimo che il suono del motore non può essere quello di un V8, è semplicemente diverso e dà sensazioni diverse. Il mondo sta cambiando e anche il motorsport, bisogna solo sapersi adattare per fare passi avanti, non restare legati all'attualità. Il futuro è questo, poi lo spettacolo che offriamo è sicuramente bello. Se uno guarda l'ETCR se ne rende conto, sono sicuro che basta quello e in futuro ho la certezza che la gente lo capirà".

Azione Super Final A

Azione Super Final A

Photo by: Pure ETCR

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