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Race of Champions: l'idea è disputarla nel nuovo stadio di Las Vegas

Fredrik Johnsson, boss della Race of Champions, ha accolto come un successo il primo evento virtuale della ROC, e ha rivelato che il suo prossimo evento reale potrebbe avere luogo negli stadi più nuovi e costosi al mondo.

Stoffel Vandoorne, Antonio Felix da Costa

Foto di: Race of Champions

Dopo l'evento virtuale di domenica in cui le star di F1, IndyCar, Le Mans, WRC, RallyX, Formula E e W Series hanno gareggiato testa a testa proprio come nel ROC del mondo reale, Johansson si è detto contento di come si è svolta la manifestazione.

"Per essere stato il primo tentativo sono molto contento del risultato", ha dichiarato Johansson. "Si impara tanto quando si inizia qualcosa di nuovo, e la collaborazione con Motorsport Games ha aiutato molto la riuscita dell'evento. Sono stati ragazzi fantastici con cui lavorare, hanno un sacco di esperienza nella trasmissione dei giochi".

"C'era una grande atmosfera, trovare soluzioni a tutto e il feedback ricevuto da tutti i piloti è stato ultra-positivo, a tutti è piaciuta questa manifestazione, dunque la prossima volta sarà ancora meglio. E' stato n viaggio di scoperta per noi ed è stata una super esperienza".

Il gioco di Assetto Corsa ha permesso ai concorrenti di correre su più versioni virtuali dei circuiti della Race of Champions di tutta la storia dell'evento - dai primi giorni a Gran Canaria ai famosi stadi di Wembley e Riyadh. Le auto utilizzate sono state la supercar VUHL, la KTM X-Bow, una vettura da rallycross e il classico buggy ROC.

Ha aggiunto: "I tracciati simulati sono così vicini ai tracciati reali, la tecnologia è molto buona. Il tracciato di gran Canaria non è stato utilizzato per diverso tempo, ma è stato sottoposto a scansione laser per il gioco ed è risultato vicinissimo alla realtà. Romain Grosjean mi ha detto di essere rimasto stupito dal fatto che le auto si siano comportate tutte come nell'evento reale.

"Non si sa mai quanta esperienza abbiano i ragazzi sui simulatori, ma le gare erano tirate e spesso sono state decise in frazioni di secondo proprio come nella gara reale. Dunque è stato certamente diverntete. Si poteva percepire l'emozione quando i piloti riuscivano a vincere e la frustrazione quando invece perdevano".

"Con la nostra competizione eROC abbiamo visto come i giocatori possano trasferire le loro abilità dal mondo reale a quello virtuale in appena un paio di giorni. E' stato impressionante vedere quanti piloti del mondo reale siano riusciti a fare una buona corsa. Questo sta aumentando la popolarità delle simrace nel mondo".

L'evento ROC virtuale è stato creato come "gran finale" dei tanti eventi esport che hanno sostituito le gare reali in tempo di COVID-19, prima del ritorno di tutte le categorie del motorsport.Johansson spera che il prossimo evento della ROC possa svolgersi nel corso dell'anno negli Stati Uniti, potenzialmente nel nuovo Allegiant Stadium di Las Vegas, nuova sede dei Raiders di NFL.

"Abbiamo un piano A, ma anche il piano B e il piano C. Siamo consapevoli che dovremo adattarci a seconda di come si svilupperà la situazione. Il primo piano è svolgere la ROC prima del GP di Austin e del Messico".

"Abbiamo una proposta per la nuova sede dei Raiders a Las Vegas. Il nuovo stadio Allegiant da 2 miliardi di dollari e ci piacerebbe molto andarci. Ho parlanto con alcuni dei piloti e loro sarebbero entusiasti di andare. Sarebbe un evento da disputare a metà settimana".

"Speriamo solo che la F1 possa correre ad Austin e in Messico. E poi, se ci sarà permesso, di avere il pubblico sugli spalti. Magari anche con la capacità ridotta di pubblico. E' un po' una partita d'attesa e la domanda è quanto tempo possiamo aspettare prima di prendere la decisione. Abbiamo anche altre opzioni, ma tutto dipende da come si sviluppa la situazione sanitaria globale".

"Se non possiamo mettere le persone in uno stadio, stiamo lavorando a un concetto per riunire comunque i piloti di tutte le diverse serie in una data e in un luogo dove possiamo testare le loro abilità non solo sulla pista parallela del ROC, ma anche sul percorso di sfida delle abilità del ROC Factor, e su un vero e proprio tracciato - e a seconda del luogo, magari sullo sterrato per esempio, portandoli fuori nel deserto".

"Potremmo mostrare al mondo la fantastica interazione che abbiamo sempre avuto tra tutti i piloti alla Race Of Champions, fare tutto in un luogo spettacolare e mostrare la gara attraverso la TV e le nostre piattaforme sociali. Sarebbe davvero bello mostrare le loro abilità in ambienti diversi".

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