Retroscena: il rifiuto di Consani ha fatto cancellare la PS6 di Roma
Dopo l'incidente occorso a Lukyanuk, il francese ha chiesto ai commissari delucidazioni sulla sicurezza del percorso, ma invitato a spostarsi per fare partire gli altri, il concorrente della Peugeot è rimasto fermo bloccando il passaggio.
Foto di: Francesco Corghi
A notte fonda la direzione gara del Rally di Roma Capitale ha finalmente chiarito le dinamiche che hanno portato alla cancellazione della PS6 del penultimo evento di CIR ed ERC.
La gara era momentaneamente stata sospesa per l'incidente occorso ad Alexey Lukyanuk, andato a sbattere lungo il percorso perdendo una ruota e dovendosi fermare. Da quel momento è successo di tutto, con i commissari che prima hanno interrotto le operazioni, poi hanno nuovamente dato il via libera, fino ad arrivare alla decisione di annullare tutto e spedire al Parco Assistenza tutti i concorrenti.
Inizialmente si era parlato di vettura ad ostruire il passaggio, ma a quanto pare la Ford Fiesta R5 del russo era già stata spostata a bordo strada, per cui i margini per ricominciare c'erano tutti. Anche perché Lukyanuk era solamente il quinto concorrente ad essere entrato in azione, dunque ne mancavano almeno una settantina.
A mettersi di traverso è stato Robert Consani, il quale si è subito rifiutato di partire dubitando della sicurezza del percorso (ormai era buio e pioveva) chiedendo l'intervento dell'auto-zero. Quest'ultima si trovava già al traguardo ed essendo una PS di oltre 26km si sarebbe perso troppo tempo per farla ritornare al punto di partenza.
I commissari hanno invitato Consani e il suo co-pilota Patrick Chiappe a spostarsi per lasciare passare gli altri concorrenti e consentirgli di prendere parte alla prova. La coppia transalpina non solo si è rifiutata di levare di mezzo la propria Peugeot 208 T16, ma addirittura ha cominciato a rincarare la dose cercando di portare dalla propria parte anche altri piloti e navigatori (per altro riuscendoci).
Attorno ai commissari si è creato un capannello di persone molto innervosite che hanno dato vita ad una accesa discussione; tutto ciò ha inevitabilmente fatto perdere tempo, arrivando quindi alla sofferta decisione di annullare la PS, con grandissima rabbia di chi seguiva, ossia i ragazzi del CIR.
La direzione gara ha usato la mano pesantissima con Consani, recapitandogli una penalità di addirittura 30' per condotta scorretta e antisportiva, come spiegato nel comunicato ufficiale.
"Dopo una interruzione di circa 13', all'equipaggio dell'auto #18 è stato chiesto di salire in macchina per iniziare la PS6. Questo si è rifiutato cominciando una discussione con il giudice presente, bloccando la strada e impedendo agli altri concorrenti di partire. Il regolamento è molto chiaro e e tutti i piloti debbono seguire le indicazioni fornitegli dai commissari. Non conta se si è d'accordo o meno su ciò che viene detto; il concorrente deve rispettarlo. I piloti al via di una prova lunga 26,44km non possono valutare se il percorso è più o meno sicuro. Tutto ciò è intollerabile. Correre in sicurezza è la cosa più importante e i piloti debbono rispettare le decisioni dei commissari".
"L'equipaggio della vettura #18 riceverà una penalità di 30 minuti".
Con la gara ormai compromessa, Consani e Chiappe hanno deciso di non prendere parte alla seconda tappa, che inizialmente li avrebbe visti ripartire dal 10° posto assoluto in questo primo rally del 2017 assieme. Successivamente il pilota sarà deferito al Tribunale Internazionale della FIA.
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