Storica vittoria della BMW alla 24h del Nurburgring
L'edizione 2020 della 24h del Nurburgring ha regalato emozioni di ogni genere, con la BMW che ha spezzato un incantesimo che durava 10 anni andando a conquistare il primo successo dell'era GT3 sul Nordschleife.

La gara, fermata anche per 9 ore a causa di un meteo pazzo tipico dei Monti Eifel, è andata alla M6 #99 della Rowe Racing condotta da Nicky Catsburg, Nick Yelloly e Alexander Sims con un finale mozzafiato.
Durante la notte è stata esposta la bandiera rossa, visto che l'acqua era talmente tanta che la pista non drenava. Dalle 22;30 tutto si è fermato, per poi riprendere solo alle 8 del mattino.
La BMW è sempre stata nel gruppo di testa dopo la ripartenza, anche perché sull'asciutto andava molto meglio rispetto che con la pioggia battente.
Alla fine le condizioni di umido l'hanno favorita, unite al fatto che non ci sono stati problemi tecnici.
Il secondo posto va alla Car Collection, che con l'Audi #3 di Bortolotti/Haase/Winkelhock si è giocata tutto con un errore strategico. Al via le R8 LMS hanno condotto la gara, con l'Audi #1 di Phoenix Racing (Nico Müller/Vanthoor/Vervisch/Stippler) e quella #29 della Land (Drudi/Mies/Rast/K.Van Der Linde) che però hanno perso terreno strada facendo, specialmente domenica mattina.
A 40' dal termine, Dries Vanthoor è uscito alla "Klostertal" rimediando una foratura, lasciando nuovamente nelle mani della #3 di Car Collection il primato della fine. E qui, ecco l'errore cruciale che è costato il successo perché poche ore dopo la ripartenza, quando in realtà tutti avevano già fatto i conti con il fatto che la gara sarebbe probabilmente finita all'asciutto, improvvisamente ha ripreso a piovere.
Lo scroscio d'acqua è arrivato poco prima delle 14;00 improvvisamente, nemmeno segnalato dal radar ufficiale del Servizio Meteorologico Tedesco. La pista si è completamente allagata, Rowe e Phoenix hanno reagito immediatamente rientrando ai box per montare gomme da pioggia, mentre Car Collection no, restando per un altro giro in pista con le slick.
Questo è costato 50" e il primato all'Audi, seppur un grande Christopher Haase ne sia riusciti a recuperare 10" in un giro alla BMW sotto il diluvio. La pioggia ha smesso in tempi brevi di scendere e con il tracciato in via di asciugatura ecco l'occasione per BMW di allungare di nuovo.
La Car Collection aveva un'ultima sosta da effettuare e con il potenziale recupero di tempo poiché fatta dopo gli altri, ma la squadra non è stata in grado di completare il cambio gomme e il rifornimento di carburante entro il tempo minimo Così la BMW è scappata via di nuovo verso il trionfo.
Il terzo posto è andato alla Schnitzer con la BMW #42 di Farfus/Klingmann/Tomczyk/S.Van Der Linde), che ha anche perso una possibile vittoria a causa di una penalità per un pit-stop al di sotto del tempo minimo, cosa che comunque hanno avuto tanti nel corso della gara, specialmente in fasi asciutte.
Porsche "spuntata" senza gli ufficiali
Le Porsche 911 GT3 R non hanno potuto mostrare il loro solito potenziale sotto la pioggia, seppur avesse un BoP molto favorevole.
La migliore delle 911 GT3 R è stata quella della Frikadelli Racing #31 (Kern/Jaminet/Martin/Arnold), sesta al traguardo e molto veloce sul bagnato, con Mathieu Jaminet che prima dell'interruzione aveva anche segnato il giro più rapido.
Il podio è sfuggito nel momento in cui Jaminet ed Eng con la BMW #98 hanno avuto un incontro molto ravvicinato, con diversi ruota a ruota che hanno poi portato una penalità al francese, seppur Eng non ne avesse risentito.
Fuori invece la Porsche #19 di KCMG (Olsen/Liberati/Burdon/Imperatori) poco dopo la ripartenza, quando Liberati si è scontrato con la BMW M2 CS #36 alla "Kallenhard".
La vettura gemella #18 (Bamber/Bergmeister/Bernhard/Olsen) ha subìto la stessa sorte: una collisione durante il giro a mezzogiorno di domenica le ha causato una foratura, danneggiando pure il passaruota. Dopo una sosta ai box per le riparazioni, i due "vecchietti" - Jörg Bergmeister e Timo Bernhard - sono riusciti a risalire fino al 13° posto.
Per quanto riguarda la Falken, le due Porsche sono rimaste a malapena entro il giro di testa nella prima parte della gara. Come l'anno scorso, il ritmo non era quello dei migliori e quindi concludono al decimo e undicesimo.
Disastro Mercedes
In questa edizione la sfortuna si è accanita sulla Mercedes. Le AMG GT3 sono state forti nelle prime fasi della gara giocandosela con gli avversari, soprattutto con pioggia battente.
Ma già sabato sera le speranze erano belle che andate. Le due auto di testa si sono schiantate una dopo l'altra. Manuel Metzger con la Mercedes #4 (Christodoulou/Engel/Stolz/Metzger) ci ha rimesso le penne al primo diluvio notturno, nonostante fosse un esperto del Ring.
Al "Karussel", dopo aver appena rinunciato alle gomme full wet per le "Dry Wet", Metzger non è riuscito a valutarne l'aderenza non avendole mai provate e in accelerazione ha perso il controllo finendo a muro e K.O.
Non è andata meglio alla GetSpeed perché la Mercedes #9 (Schiller/Götz/Buhk/Marciello) che aveva preso il comando ha patito la stessa fine. Raffaele Marciello prima è andato in testacoda all'Adenauer Forst e poi alla "Kallenhard" ha centrato il muro, con forte sospetto che qualcosa si fosse rotto nell'episodio precedente.
L'auto è stata riparata durante la pausa ed è rientrata per la seconda parte della gara con un forte ritardo, ma poi anche Fabian Schiller ha avuto un incidente ponendo fine alle speranze di rimonta.
A questo punto è rimasta in primis la #6 di Assenheimer/Baumann/D. Müller/Engel a chiudere ottava, anche con la colpa di un pit stop andato male nel corso del quale uno pneumatico si è staccato proprio sul rettilineo.
Nona c'è invece la #9 di Haupt/Buurman/Bastian/Ellis, mentre quella #22 della 10Q (Heyer/Asch/Jäger/Juncadella) si è fermata nell'ultima ora, anche se non aveva la velocità per raggiungere la vetta.
Fuori dalla Top10 abbiamo invece la BMW di Walkenhorst Motorsport: la #101 di Krognes/Pittard/Jensen/Pepper poteva avere speranze solo sull'asciutto perché col bagnato le Yokohama non rendevano come le coperture Michelin, ma peggio hanno fatto quelli dotati di Goodyear se pensiamo che la Ferrari #26 di Octane126 (Grossmann/Trummer/Hirschi/Ludwig) chiude 20a, nonostante Jonathan Hirschi fosse riuscito a passare davanti inizialmente.
Ma si è trattato di un fuoco di paglia perché già alla prima curva del Nordschleife la 488 è sprofondata, al primo giro era 20a e dopo due 29a. Alla fine arriva la Top20, ma a 6 giri di ritardo che non possono essere giustificati solamente dal cambio di BoP.
In Pro-Am vince la Porsche #25 (Holzer/P. Kolb/Rocco di Torrepadula/Menzel), seguita dall'Audi #7 di Car-Collection (Dontje/Niederhauser/Ortmann).
La Lamborghini non ha avuto affatto fortuna perché la Huracan della Konrad era partita bene con Marco Mapelli. Dopo un paio d'ore, però, la #21 (Jefferies/Perera/Mapelli/Di Martino) ha chiuso la sua corsa, con Franck Perera che ha riempito di olio metà del Nordschleife, arrivando dopo un bel po' a parcheggiare per dire addio alla 24h.
14a c'è la Glickenhaus #704 (Mutsch/Mailleux/Laser/Westbrook), giunta al termine senza grossi problemi in quella che era il secondo evento per la vettura di SCG. La velocità non è stata di quelle importanti, ma la 004C si è comunque rivelata piuttosto affidabile. C'è però ancora tanto lavoro da fare per arrivare ai migliori.
Nel post-gara sono poi arrivate diverse squalifiche. Fra quelle più illustri ci sono la Ferrari #26 di Octane126 (Grossmann/Trummer/Hirschi/Ludwig) e la Porsche #30 della Frikadelli Racing (Abbelen/A. Müller/Renauer/Siedler), poiché non tutti i piloti hanno completato almeno 15 giri, cosa che vale per gli equipaggi Pro-Am per evitare che il lavoro maggiore sia riservato ai più esperti (articolo 8.7.1).
Questa edizione andrà sicuramente in archivio con il neo dell'assenza del pubblico causa COVID-19. Soprattutto nelle ore notturne è mancata la tipica atmosfera da Nordschleife nel paddock e intorno al tracciato, ma la speranza è che dal prossimo anno si torni alla normalità e alle feste tipiche dell'Inferno Verde.
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