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Matt Campbell regala alla Porsche un successo incredibile alla 12 Ore di Bathurst

Grazie ad una manovra pazzesca compiuta ai danni della Aston Martin di Jake Dennis negli ultimi minuti di gara Matt Campell, Dirk Werner e Dennis Olsen hanno conquistato il successo a Mount Panorama.

I vincitori della gara #912 EBM Porsche 911 GT3-R: Dirk Werner, Dennis Olsen, Matt Campbell

I vincitori della gara #912 EBM Porsche 911 GT3-R: Dirk Werner, Dennis Olsen, Matt Campbell

Alexander Trienitz

#999 Mercedes-AMG Team GruppeM Racing Mercedes AMG GT GT3: Maximilian Buhk, Raffaele Marciello, Maximilian Götz
#98 Matt Stone Racing Audi R8 LMS: Todd Hazelwood, Roger Lago, David Russell
#98 Matt Stone Racing Audi R8 LMS: Todd Hazelwood, Roger Lago, David Russell
#98 Matt Stone Racing Audi R8 LMS: Todd Hazelwood, Roger Lago, David Russell
#9 Audi Sport Team MPC Audi R8 LMS: Marc Cini, Lee Holdsworth, Dean Fiore
#62 R-Motorsport Aston Martin Vantage GT3: Jake Dennis, Matthieu Vaxiviere, Marvin Kirchhöfer
#22 Audi Sport Team Valvoline Audi R8 LMS: Kelvin Van der Linde, Garth Tander, Frederic Vervisch
#107 Bentley Team M-Sport Bentley Continental GT3: Steven Kane, Jules Gounon, Jordan Pepper
#760 R-Motorsport Aston Martin Vantage GT3: Florian Kamelger, Andreas Baenziger, Peter Leemhuis, Mathew Parry
#18 KCMG  Nissan GT-R Nismo GT3: Alexandre Imperatori, Oliver Jarvis, Edoardo Liberatiä
#108 Bentley Team M-Sport Bentley Continental GT3: Andy Soucek, Maxime Soulet, Vincent Abril
#18 KCMG  Nissan GT-R Nismo GT3: Alexandre Imperatori, Oliver Jarvis, Edoardo Liberati
#3 Melbourne Performance Centre Audi R8 LMS: Pete Storey, Gordon Shedden, Matthew Neal
#760 R-Motorsport Aston Martin Vantage GT3: Florian Kamelger, Andreas Baenziger, Peter Leemhuis, Mathew Parry
#2 Audi Sport Team Valvoline Audi R8 LMS: Christopher Mies, Christopher Haase, Markus Winkelhock

Matt Campbell, Dirk Werner e Dennis Olsen hano conquistato una sensazionale vittoria alla 12 Ore di Bathurst grazie ad un sorpasso straordinario compiuto proprio da Campbell ai danni di Jake Denniss alla Forrests Elbow. 

Il secondo gradino del podio è stato occupato dall’equipaggio dell’Aston Martin #62 del team R-Motorsport composto da Dennis, Vaxiviere e Kirchoefer davanti alla Mercedes #999 del GruppeM di Marciello, Buhk e Goetz.

Nel primo stint di gara è stata la Mercedes #77 del Craft-Bamboo a prendere il comando dopo un duello con la vettura gemella #999 del GruppeM. Il gap tra le due vetture è stato di un paio di secondi, ma quando Stolz e Buhk hanno effettuato le soste ai box, sono tornati in pista a posizioni inverse.

Sempre nella prima frazione della gara è stata chiamata in pista la prima safety car dovuta alla vettura di David Calvert-Jones rimasta ferma in pista.

La metà gara ha visto la BMW M6 di Martin Tomczyk ed Augusto Farfus salire in cima alla classifica approfittando di una sosta ai box della Mercedes #999.

Farfus è riuscito a prendere il comando delle operazioni ma ha dovuto guardarsi alle spalle dalla Nissan di Matsuda Tsugio vicinissimo al retrotreno della M6. Il pilota del KCMG ha piazzato l’affondo al brasiliano in occasione del giro 105 portandosi in testa, ma Farfus è tornato al comando due tornate dopo approfittando del pit della Nissan.

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Al giro 121 è tornata in pista la safety car per consentire ai commissari di pulire la pista dai detriti ed alla ripartenza, avvenuta tre tornate dopo, Farfus ha mantenuto la prima posizione davanti a Buhk, mentre Dennis ha seguito a distanza i primi due davanti alla Bentley di Maxime Soulet.

Nella fase finale della gara sono stati molti i protagonisti attesi costretti ad alzare bandiera bianca. La vettura #911, che si trovava al comando allo scoccare della nona ora, è stata costretta al rientro in garage per un problema al servosterzo lasciando così soltanto sette vetture nel giro del leader.

Campbell, alla guida della Porsche #912, ha tentato una strategia differente rispetto al resto della concorrenza cercando anche di effettuare una sosta in meno

La Aston Martin #62 e la Bentley #108, dopo il penultimo pit si sono trovate alle spalle della Porsche #912 di Dennis Olsen dopo il penultimo pit al giro 256 ed a questo punto della gara la minor sete di carburante della vettura di Stoccarda è stata determinante.

Quando mancavano 75 minuti al termine il team EBM ha effettuato la sosta con Olsen che ha ceduto il volante a Campbell. Quest’ultimo è tornato in pista con un ritardo di 90 secondi da Dennis, ma quando il pilota della Aston Martin ha effettuato l’ultimo pit è rimasto seduto nell’abitacolo tornando al comando della corsa.

La Bentley di Maxime Soulet è entrata in pit lane quando al termine mancavano 52 minuti, ma quando ha ceduto il volante al Soucek la vettura è rimasta ferma all’uscita dei box per poi riuscire a riavviarsi e tornare in pista in settima piazza.

La Aston Martin ha così potuto godere di un vantaggio di 10 secondi sulla Mercedes del GruppeM, mentre Chaz Mostert seguiva in terza posizione con 21 secondi di ritado.

Quando al termine delle operazioni mancavano 30 minuti è entrata in pista la safety car trasformando così la lotta per il successo alla 12 Ore di Bathurst in una gara sprint di 22 minuti.

Alla ripartenza Dennis è subito scattato perfettamente lasciando un margine di un secondo su Marciello e Campbell. La Mercedes ha sofferto la scelta di non effettuare la sosta per il cambio gomme per non perdere la posizione in pista ed ha patito non poco il degrado.

Questo fattore ha agevolato il sorpasso di Campbell alla Hell Corner avvenuto quando mancavano 15 minuti al termine.

Il pilota della Porsche ha dato tutto riducendo il gap dalla Aston Martin a pochi decimi per poi realizzare il sorpasso decisivo alla Forrests Elbow. Dennis si è così dovuto accontentare della seconda posizione transitando sotto la bandiera a scacchi con un gap di 3 secondi da Campbell, mentre Marciello e van Gisbergen hanno dato vita ad un lotta fantastica per la terza piazza vinta dall’italiano per appena 2 decimi

Moster ha chiuso in quinta posizione davanti a Soucek ed Imperatori, settimo ed ultimo pilota nel giro del leader.

Nella classe Pro-Am il successo è andato alla Ferrari #51 dello Spirit of Race di Paul Dalla Lana, Pedro Lamy e Mathias Lauda, mentre nella classe B la vittoria è stata per la Porsche del Grove Racing.

Nella classe C successo per la KTM 48 del team M Motorsport di Justin McMillan, Glen Wood e Dean Lillie, mentre nella classe Invitational la vittoria è andata ad Adam Hargreaves, Daniel Jilesen e Steve Owen sulla #20 MARC V8.

 

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