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Gulf 12 Hours: la Ferrari vince ancora con il poker della Kessel Racing

Bella vittoria per l'equipaggio composto da Pier Guidi/Rigon/Broniszewski, che ha preceduto due Audi. E' stato ottimo però il debutto della McLaren 720S GT3, leader fino a due ore dal termine.

#11 Kessel Racing Ferrari 488 GT3: Michael Broniszewski, Davide Rigon, Alessandro Pierguidi

#11 Kessel Racing Ferrari 488 GT3: Michael Broniszewski, Davide Rigon, Alessandro Pierguidi

FotoSpeedy

Tutte le auto della 12 Ore del Golfo
#97 Oman Racing Aston Martin Vantage GT3: Ahmad Al Harthy, Jonny Adam, Darren Turner
#96 R-Motorsport Aston Martin Vantage GT3: Jake Dennis, Marvin Kirchhöfer, Ricky Collard
#97 Oman Racing Aston Martin Vantage GT3: Ahmad Al Harthy, Jonny Adam, Darren Turner
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage GT4: Thomas Canning, Mark Farmer, Oliver Wilkinson, Adrian Willmott
#87 GDL Racing Lamborghini Super Trofeo Evo GT3: Mario Cordoni, Steven Liquorish, Dimitris Deverikos
#84 AKKA ASP Mercedes AMG GT3: Mauro Ricci, Benjamin Ricci, Jean-Luc Beaubelique, Christophe Bourret
#84 AKKA ASP Mercedes AMG GT3: Mauro Ricci, Benjamin Ricci, Jean-Luc Beaubelique, Christophe Bourret
#89 GDL Racing Porsche 911 GT3: Mohammed Hussain, Bashar Mardini, Christopher Zöchling

La Kessel Racing ha conquistato la sua quarta vittoria consecutiva alla 12 Ore del Golfo, tagliando per prima il traguardo di Abu Dhabi con la Ferrari 488 GT3 affidata all'equipaggio composto da Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon e Michael Broniszewski.

L'edizione di quest'anno però sarà ricordata probabilmente per il grande esordio della nuova McLaren 720S GT3, che fino a due ore dal termine sembrava lanciatissima verso una clamorosa affermazione. L'equipaggio composto da Ben Barnicoat, Alvaro Parente e Shane Van Gisbergen aveva concluso al secondo posto le prime sei ore di gara, ma subito dopo la ripartenza si è subito portata al comando, scavalcando l'Audi di Christoper Haase, Dimitri Parhofer e Markus Winkelhock.

Il sogno della McLaren però si è infranto appunto sul più bello, quando Van Gibsbergen ha riportato la 720S GT3 ai box con la sospensione anteriore destra danneggiata. Una danno che ha richiesto parecchio tempo per essere riparato: quando Barnicoat è tornato in pista, infatti, si è ritrovato a cinque giri di distanza dal leader e alla fine si è presentato sul traguardo in ottava posizione.

Anche per gli altri due equipaggi in lizza per la vittoria però non è stato tutto rose e fiori nella seconda metà di corsa. L'Audi #88, infatti, è rimasta coinvolta in un incidente dopo circa 45 minuti della seconda metà di gara, quando Haas si è toccato con la Norma M30 di Jake Parsons, cedendo così la posizione alla Ferrari del Kessel Racing.

Anche la Rossa #11 però ha avuto le sue disavventure quando circa a metà della seconda parte Rigon si è toccato con la Lamborghini di Jim Michaelian, incappando nella foratura della posteriore sinistra, che ha fatto finire l'equipaggio ad un giro di distacco dalla leadership, che in quel momento era sempre occupata dalla McLaren.

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Un'altra disavventura ha messo fuori dai giochi l'Audi #99 dell'Attempto Racing, che purtroppo è stata costretta al ritiro proprio quando si era portata in seconda posizione. Klaus Bachler ha patito una foratura, che però ha danneggiato la sua R8 al punto che i meccanici non sono riusciti a togliere la ruota anteriore sinistra, obbligando la squadra alla resa.

La svolta, come detto, è arrivata ad un paio d'ore dal termine, quando la McLaren è stata costretta a rientrare ai box per la riparazione alla sospensione, proprio mentre Pier Guidi riusciva a portare al comando la Ferrari #11, scavalcando l'Audi #44 dell'Attempto Racing, in quel momento nelle mani di Giorgio Roda.

L'Audi ha provato a rispondere nel finale, ma con la #88, che nel frattempo ha scavalcato la #44 ed è passata nelle mani di Winkelhock, che però non ha potuto nulla contro il vero "Re di Abu Dhabi" Rigon, che si è presentato sotto alla bandiera a scacchi per conquistare addirittura la sua quinta affermazione consecutiva a Yas Marina.

Per quanto riguarda la classe Pro-Am, la gara è stata dominata alla Lamborghini della Lazarus, che con l'equipaggio Ramos/de Marco/Onidi ha conquistato uno strepitoso quinto posto assoluto. Il nono posto assoluto è invece valso il successo della classe Prototype alla Norma della Graff Racing con Winslow/Muston/Parsons.

Successo per la GDL Racing in GT Cup con la Lamborghini affidata a Cordoni/Liquirish/Deverikos. Infine, nella GT4 sul gradino più alto del podio è salita la Mercedes della Bullitt Racing, che nel suo equipaggio aveva anche il 16enne Olli Caldwell, autore di un grande debutto su una vettura GT.

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