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Ecco la prima barchetta di Classe LMP3 soltanto a idrogeno!

Gli studenti dell’Università olandese di Delft, ormai esperti nello sviluppo di auto da corsa e di tecnologie “verdi”, scenderanno in pista in agosto con un Prototipo da 200 kW capace di toccare i 210 km orari.

Forze Delft Forze VII

Foto di: Forze Delft

Gli studenti della Delft University of Technology, ateneo con sede nell’omonima città dei Paesi Bassi, hanno presentato il progetto della loro nuova macchina da corsa a celle di combustibile a idrogeno. La vettura, un inedito Sport Prototipo, è basata su un telaio LMP3 e correrà contro auto alimentate a combustibili convenzionali già a partire da quest’estate.

Motorsport.com ha visitato la sede del Forze Hydrogen Racing Team nella cosiddetta “D: Dream Hall”, un’area che l’università olandese ha dedicato allo sviluppo di progetti innovativi, come un’automobile solare che è stata oggetto di numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, un veicolo della Formula Student e il celebre Hyperloop.

Gli studenti universitari di Delft hanno iniziato da molto tempo lo sviluppo di una gamma completa di veicoli alimentati a celle di combustibile a idrogeno: ciò avviene dal 2007, tanto più che già l’anno successivo essi gareggiarono prendendo parte alla prima corsa al mondo relativa a questo tipo di competizioni.

Passo dopo passo, gli aspiranti ingegneri da corsa hanno migliorato il livello progettuale delle loro vetture da competizione, cui ora hanno aggiunto l’ultimo erede di una lunga teoria di bolidi.

Con il loro modello precedente, si sono assicurati il record della pista nella categoria per veicoli a idrogeno e per le vetture elettriche l'anno scorso sul tracciato Nordschleife del Nürburgring con al volante un ex pilota di Formula 1 di grido (e già vincitore della 24 Ore di Le Mans) come Jan Lammers, al quale gli studenti olandesi avevano affidato anche il test preliminare sul Circuit Park Zandvoort alla fine dello stesso 2015.

Tale modello è ora in fase di smontaggio, dal momento che diverse componenti saranno riutilizzate per la barchetta di nuovo conio. La nuova macchina è basata su una monoscocca LMP3 e l'energia per muovere il veicolo sarà generata da una cella a combustibile di idrogeno, capace di un'energia immagazzinabile di 100 kWh. I motori elettrici possono generare normalmente una potenza massima sino 200 kiloWatt.

La Forze VII potrà raggiungere una velocità massima di circa 210 chilometri l’ora e accelerare da zero a 100 km/h a ferma in meno di quattro secondi.

Un veicolo davvero unico al mondo

"Prenderemo parte alla gara del raggruppamento Sport Prototipi del Dutch Supercar Challenge durante l'evento chiamato Gamma Racing Day sul TT Circuit di Assen nel mese di agosto", ha rivelato Rick Everaert, team manager della scuderia Forze Delft, alla redazione di Motorsport.com.

“Il nostro obiettivo è quello di vincere in questa divisione e, se dovessimo farcela, saremmo la prima squadra a competere e a battere le squadre che gestiscono vetture alimentate a benzina con un’auto da corsa spinta soltanto da celle a combustibile di idrogeno”, ha continuato.

E ancora: "Vogliamo mostrare al mondo che questa tecnologia è fresca e disponibile e che con essa è possibile correre".

Il team, composto in totale da una settantina di studenti, ha il compito di costruire e testare la nuova vettura da corsa nell’arco di tempo di quattro mesi. "Sarà dura e ci saranno probabilmente da affrontare un sacco di notti insonni", ha previsto Rick Everaert.

"Per fortuna, abbiamo già una grande familiarità con la maggior parte dei sistemi che adottiamo, per cui se qualcosa dovesse andare storto, e molto probabilmente sarà così, sapremo come risolvere il problema. Non credo che mancheranno situazioni difficili o guai che non potremo sistemare prima di scendere in pista".

La vettura avrebbe dovuto risultare pronta per i test iniziali nei primi giorni di aprile. "Dopodiché si andrà immediatamente sul banco di prova", ha seguitato a dire il team manager olandese.

"Successivamente, avremo un mese e mezzo per avere l'auto pronta per il primo contatto con la pista. Nei quarantacinque giorni successivi dovremo preparare la gara, come sappiamo già fissata per il mese di agosto".

Invece di assegnare il volante a un pilota famoso, il giovanissimo team dei Paesi Bassi ha scelto di utilizzare in gara i propri driver di sviluppo, Jan Bot e Leo van der Eijk, che hanno diverse stagioni di esperienza alla guida di mezzi particolarmente avanzati.

Ci sono state altre realtà pionieristiche che in un recente passato si posero un obiettivo simile. Qualche esempio? La GreenGT cercò di competere alla 24 Ore di Le Mans con un veicolo alimentato a idrogeno nel 2013, ma si ritirò prima della celebre corsa lunga un giorno.

Nella medesima stagione, un veicolo ibrido a idrogeno della Aston Martin partecipò alla 24 Ore del Nürburgring. "Se dovessimo completare la gara, saremmo la prima squadra al mondo capace di promuovere con successo questa tecnologia verde in un ambito competitivo”, ha seguitato Rick Everaert.

All'inizio del mese di marzo, la Pininfarina ha presentato la H2 Speed, un potente e spettacolare veicolo a idrogeno. Motorsport.com ha catalogato almeno dieci di queste auto in cerca di un futuro, ma nessuna di loro ha vere ambizioni agonistiche.

L’obiettivo "da sogno" è Le Mans

Il Forze Hydrogen Racing Team si propone di sviluppare la propria auto nei prossimi anni per competere nelle categorie di vertice del Dutch Supercar Challenge. La possibilità di competere in altri campionati non è attualmente nei piani della compagine studentesca, ma non si può escludere nulla.

"Gli organizzatori olandesi del Supercar Challenge sono molto generosi perché ci daranno la possibilità di ottimizzare i nostri sistemi nei prossimi anni", ha affermato il team manager.

E ancora: "Ad un certo punto, il nostro team ha detto che una partecipazione alla maratona di Le Mans sarebbe un sogno perché la tecnologia risulterebbe ideale per questo evento. Se si riesce a fare rifornimento abbastanza velocemente e ad affrontare stint di guida molto lunghi, allora una partecipazione sarebbe un’esperienza divertentissima”.

"Ma un certo lavoro di sviluppo deve essere fatto prima. Se dovessimo guardare all'entusiasmo con cui la squadra sta lavorando, allora ho già la certezza che andrà tutto bene", ha concluso Rick Everaert

 

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