Imola, 4° Ora: meritato trionfo dell'Oreca di Thiriet
Gommendy-Badey e Thiriet trionfano dopo una grande rimonta. A Pierguidi l'appassionante lotta tra le GTE
La 4 Ore di Imola, seconda corsa dell'ELMS, è terminata nel modo più sorprendente e inatteso, con la vittoria della bella Oreca-Nissan, al momento la vettura migliore del lotto, del team Thiriet che dopo avere dominato le prove libere di venerdi era stata rallentata in qualifica non riuscendo ad andare oltre al nono posto. Un'affermazione importante per Tristan Gommendy-Lodovic Badey-Pierre Thiriet perché li rilanciano in campionato, dove ora vanno al comando, e soprattutto dimostra quanto il trio sia ben amalgamato. Nessuno, infatti, è stato migliore dell'altro. Thiriet ha saputo rimontare nel primo stint; Badey portare la vettura al comando nel proprio turno e Gommendy, il più veloce tra i tre, controllare la situazione fino alla conclusione della corsa.
Dopo le schermaglie iniziali nessuno avrebbe creduto a una simile conclusione. Il dominio della Gibson che Albuquerque aveva portato in pole position e Tincknell in un'agevole prima posizione con parecchi secondi di vantaggio sulla concorrenza sembrava essere scontato e inscalfibile. Invece un errore di Simon Dolan, che ha danneggiato in variante alta l'anteriore della vettura del team Jota dopo un contatto con una GT più lenta, ha alla fine compromesso tutto, lasciando anche il secondo gradino del podio alla meno recente tra le Oreca in gara, quella della Murphy Prototype molto agguerrita con Patterson-Lyons-Berthon, bravissimi a conquistare il secondo gradino del podio dopo la disastrosa partenza del team nella corsa di Silverstone. Peggio invece è andata alla Gibson del Greaves, giunta a Imola al comando del campionato, relegata al quarto posto dopo un macroscopico errore di Hirsh a un restart dopo un regine di safety car quando mancavano due ore alla conclusione della gara.
L'Elms di Imola ha offerto spettacolo soprattutto tra le vetture della LMGTE con Alessandro Pierguidi che dopo alcuni errori dei propri compagni di guida ha compiuto negli ultimi minuti una rimonta mozzafiato che lo ha portato a vincere la categoria davanti a un altro grande attore della giornata, Marco Mapelli secondo con la Porsche del team Proton riportata dopo l'annullamento dei tempi in qualifica, tra i primi da uno stratosferico Richard Lietz. Ottima anche la prestazione di Francesco Castellacci, Stuart Hall e Rino Mastronardi, autore del primo stint, che hanno trionfato tra le GTC davanti all'altra Ferrari 458 di Cioci-Melnikhov-Roda.
Le ultime due ore, quindi, sono state quelle che hanno deciso la gara. Dopo la ripartenza e il conseguente testacoda di Hirsh la corsa entra nella fase finale cruciale. La Oreca del team Thiriet mantiene il comando con un buon vantaggio dapprima sulla vettura più anziana del team Murphy Prototype e sulla Gibson di Hirsh mentre Dolan sembra non riuscire a tenere il passo di chi lo precede. Male va anche alla BR01 di Minassian-Mediani-Marzokov, costretta ai box per un problema di pescaggio con conseguente perdita di carburante che la elimina, di fatto, dalla corsa per i primi dieci posti.
Mentre nella classe maggiore tutto sembra essere all’insegna della tranquillità e del consolidamento della situazione, in GTE prosegue la lotta per la vittoria. Il ritmo di gara non troppo veloce del compagno di Giammaria e Cressoni, Peter Mann, fa retrocedere la loro 458GT. In testa passano quindi Griffin-Cameron-Scott che però subiscono una strepitosa rimonta da parte di Richard Lietz con la Porsche del team Proton che divide con Mapelli e Ried. L’austriaco rosicchia secondi su secondi e raggiunge la 458 dei britannici, superandola quando Griffin si ferma per il pit stop. È il momento nel quale avvengono i cambi di quasi tutti e ci si prepara per l’ultima ora . Albuquerque prende il posto di Dolan, sulla vettura della Jota;Gommendy quello di Badey sull’Oreca di comando, Berthon subentra a Hirsh. In GTE Mapelli sale al posto di Lietz, Cressoni di Mann, Pierguidi, autore della pole position, di Talkanitsa mentre tra le GTC Castellacci è subentrato a Mastronardi e Cioci a Roda che a sua volta aveva preso la guida da Melnikhov.
Per il gioco delle soste al comando sale Rizzoli ma dietro di lui c’è la Porsche di Mapelli che il team Proton, al quale è stato prestato il suo ingegnere storico, l’italiano Andrea Mercatelli ora in forza alla Porsche Manthey nel WEC, sta gestendo magnificamente. Ma c’è un altro italiano scatenato: Alessandro Pierguidi che anche approfittando del duello tra Ferrari e Porsche a poco a poco riesce a erodere il vantaggio di chi aveva davanti. A trenta minuti dalla fine è a due secondi da Mapelli il quale tenta il sorpasso su Rizzoli. È questa la lotta che infiamma Imola. Il trio da spettacolo e procede in fila indiana, distrincandosi dai doppiaggi effettuati e subiti. La Porsche però fatica e non sembra avere le stessa velocità di chi ha davanti, recuperando nella parte più guidata. Tenta attacchi a ripetizione mentre Pierguidi cerca di cogliere il momento opportuno per infilarsi tra i due rivali. Il pilota di Tortona infila a ventitre minuti dalla conclusione Mapelli in rettifilo poco prima della staccata al Tamburello e va a conquistare il provvisorio secondo posto. Dopo poco si ripeterà su Rizzoli, completando la propria rimonta e andando al comando di gruppo con Mapelli che lo imita vincendo finalmente la resistenza della Ferrari della Formula Racing.
In testa alla corsa, intanto, le posizioni non cambiano. Gommendy si trova davanti a tutti con un vantaggio di 26” su Berthon e 57” su Albuquerque dietro il quale si trova Lancaster che ha rilevato Hirsh. Gli ultimi giri non vedono scossoni tra i primi, tra i quali, al sesto posto, si trova l’Oreca di Bellarosa e Ibanez, autori di una corsa molto regolare. A cinque minuti dalla fine si insabbia alle Acque Minerali la BR01 di Mediani-Minassian-Marzokov, che era ripartita staccatissima dai box dopo che i tecnici del team avevano risolto il problema di pescaggio che li aveva tolti virtualmente da una corsa non felicissima per le nuove vetture del team francorusso. È l’ultimo brivido di una corsa meritatamente portata a termine da Thiriet-Badey-Gommendy che vanno a conquistare una vittoria preziosissima anche in ottica campionato. Bravissimo anche Pierguidi in coppia con i due Talkanitsa che vince la GTE davanti a Marco Mapelli-Richard Lietz e Christian Ried mentre in GTC la vittoria va all’inedito trio composto da Mastronardi-Castellacci e Hall davanti a Cioci-Roda-Melnikov, afflitti per tutto il week end da problemi di elettronica.
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