Van Der Linde si scusa, Marko bastona: "Decerebrato, va sospeso!"
Il pilota dell'Audi-Abt ha scritto un lungo messaggio per domandare perdono dell'episodio che è costato il titolo al neozelandese. In Red Bull non hanno però gradito la tamponata e nemmeno il comportamento di Mercedes e direzione gara, mentre Berger fa il 'cerchiobottista'.
La partenza di gara 2, Nick Cassidy, AF Corse Ferrari 488 GT3 Evo, Liam Lawson, AF Corse Ferrari 488 GT3 Evo, Kelvin van der Linde, Abt Sportsline Audi R8 LMS GT3
Alexander Trienitz
Meglio tardi che mai, si potrebbe dire. A qualche giorno dal fattaccio di domenica al Norisring, Kelvin Van Der Linde ha affidato ai social il suo pensiero e le scuse per Liam Lawson.
Come ormai arcinoto, il sudafricano sia in Gara 1 che in Gara 2 del DTM è stato protagonista di episodi controversi nei confronti del ragazzo di Red Bull-AF Corse, specialmente per la ruotata che nel secondo round ha messo KO la sua Ferrari negandogli il titolo.
Nel post-gara ne sono successe di ogni genere, per fortuna solo a parole, con tutti gli addetti ai lavori e appassionati indignati per il comportamento del portacolori dell'Audi Sport Team ABT Sportsline, fra l'altro mostratosi piuttosto spocchioso e irridente parlando dell'accaduto.
Evidentemente ai Quattro Anelli, e altrove, qualcuno deve avergli fatto notare le ben più che evidenti colpe, con Van Der Linde che ha quindi fatto pubblicamente e personalmente le proprie scuse a Lawson.
"Dopo la gara di domenica, ho deciso di accedere di nuovo ai miei social per riflettere su quanto accaduto. In questo momento volevo assicurarmi di poter parlare con una persona precisa per porre le mie scuse. Parlo di Liam, che ho sentito ieri sera", ha scritto Van Der Linde.
"Abbiamo discusso di quanto accaduto e gli ho domandato perdono per la mossa che gli è costata il titolo, ma anche per come mi sono posto con la stampa nel post-gara. L'adrenalina era ancora a mille, ma mi hanno messo il microfono davanti alla faccia appena sceso dalla macchina, senza che ancora avessi visto l'episodio in TV. Ammetto che non ho gestito bene la situazione e non ne vado orgoglioso".
"Dal punto di vista sportivo, ognuno la può pensare come crede. Noi, come piloti, dobbiamo prendere decisioni in frazioni di secondo, non sempre sono quelle giuste e a volte possono avere conseguenze serie".
"Ma gli insulti che ho ricevuto sui social nell'ultima settimana mi hanno lasciato l'amaro in bocca e servirà tempo perché passino. L'unica cosa che posso dire è: non mi conoscete come persona, né la mia famiglia, e non potete capire come ci si sente nei miei panni".
"Lo sport è sport, ma non dimenticate che dietro ci sono esseri umani, ai quali io stesso non auguro il peggio. Tornerò l'anno prossimo cercando di fare le cose in un modo migliore".
Liam Lawson, AF Corse al parc ferme
Photo by: Alexander Trienitz
Preso atto di tutto ciò, c'è comunque qualcuno al quale ancora non è andato giù l'epilogo della stagione 2021 della serie tedesca, alla prima della nuova era con le GT3.
Parliamo di Helmuto Marko, che come rappresentante di Red Bull non si è affatto mostrato contento di come siano andati in fumo gli investimenti di quest'anno sul proprio giovane pupillo.
"Kelvin Van Der Linde ha fatto una mossa totalmente da decerebrato, e non è la prima volta perché aveva già tamponato Liam ad Hockenheim. Fra l'altro, successivamente ha fatto uguale con una Mercedes. Personalmente ritengo che meriti una sospensione!", ha detto il consulente di Milton Keynes a Motorsport.com.
"C'è un sistema di penalità nel DTM? Chiedo, perché ho trovato assurdo che attaccasse in quel modo anche la Mercedes, quando ormai era chiaro che ogni sua possibilità era andata. Per me è stato un comportamento totalmente antisportivo, che andrebbe sanzionato. In F1 si perderebbero automaticamente punti sulla licenza, credo che anche qui andrebbe fatto uguale".
Una cosa che nessuno ha gradito, è stata la scelta della direzione gara di recapitare solo 5" di penalità a "VDL", ma non per aver provocato il contatto, bensì per 'essere rientrato in pista in maniera non sicura', dopo aver tagliato in pieno la prima curva, essendo arrivato a folle velocità.
"Non hanno ritenuto intenzionale la ruotata, ma se così fosse, allora anche il direttore di gara non sarebbe qualificato per ricoprire questo ruolo nel campionato. Non si può giudicare così un episodio del genere".
A Marko è rimasto sullo stomaco pure il 'teatrino' delle Mercedes, col Team Winward che ha fatto rallentare Lucas Auer e Philip Ellis per farsi superare da Maximilian Götz(Team HRT) e consentirgli di vincere il titolo.
"Non è stato un finale glorioso di stagione e la Mercedes ha fatto una mossa con totale sfacciataggine".
Infine non si è esposto e scomposto più di tanto Gerhard Berger, che nella posizione di capo del promoter ITR è stato decisamente 'cerchiobottista' nell'analizzare l'accaduto.
“Per come la vedo io, Lawson avrebbe potuto vincere il titolo, è partito molto bene ed era in testa, poi alla rima curva è arrivato Kelvin, che per qualche motivo gli finito addosso. Dovreste chiedere a loro come la pensano, poi è chiaro che fino a quel momento Liam fosse messo meglio", dice l'austriaco.
“Credo che alla fine Kelvin abbia pagato malamente la sua aggressività mostrata nelle ultime gare, cosa che gli è costata il titolo. Prima era in una posizione da vincerlo, ma quando fai troppi errori sfuma tutto".
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