Rivoluzione elettrico-ibrida DTM, ecco il primo concetto!
Il promoter della serie turismo tedesca ha reso noto il concetto delle corse future con tecnologie legate a batterie e robot.
Foto di: ITR eV
Da qualche tempo si era iniziato a parlare di un possibile passaggio del DTM a soluzioni ibride o elettriche e oggi il promoter del campionato, ITR, ha reso noto quello che è il primo concetto di un cambiamento che potrebbe essere messo in atto nel futuro.
Per ora è un discorso ancora teorico perché chiaramente bisognerà discuterne con tutti i costruttori coinvolti, ma è chiaro che trattandosi di una serie turismo legata al prodotto di serie, si sta cercando di legarlo a quelle che sono le tecnologie del futuro adottate dalle vetture stradali ad alte prestazioni, provando e sviluppando novità di questo settore.
Ecco quindi che nelle immagini prodotte dal DTM appaiono le Audi, BMW e Aston Martin in una versione rivisitata dei modelli RS 5, M4 e Vantage che corrono ora, dotati di batterie per mezzi elettrici/ibridi o addirittura di una tecnologia ad idrogeno capace di trasformarla in spinta elettrica. In quella che può essere una gara da 40', si ipotizza un pit-stop per sostituire tutto il pacchetto situato sul pianale della monoscocca mediante un grosso robot (come quelli industriali).
Come affermato dal capo di ITR, Gerhard Berger, che dal 2022 vorrebbe introdurre questo tipo di novità, l'idea è quella di avere vetture capaci di sprigionare una potenza di oltre 1000CV oltrepassando anche i 300km/h sfruttando tutta l'energia delle batterie in poco tempo, anche affiancandole alle attuali presenti nel DTM che hanno il nuovo motore 2 litri Turbo e le varie tecnologie che le portano a ben 600CV.
Inizialmente si tratterebbe di una serie di supporto al DTM vero e proprio, con sviluppi e studi affidati ad un unico fornitore del campionato in modo da contenerne i costi e massimizzarne la collaborazione ed efficienza con le varie Case. Per questo il sistema di guida elettrico (tramite motori, batterie o cella combustibile) saranno standard, per poi lasciare una certa libertà ingegneristica sul resto.
Il DTM ha anche messo in chiaro che tutto ciò non deve influire sullo spettacolo in primis, cercando di avere tecnologie che mantengano alto il livello di competizione, ma soprattutto seguire un percorso comune che consenta anche a sponsor e partner di entrare e sostenere un progetto senza che questo possa incidere enormemente a livello economico.
"Si tratta di un concetto innovativo e coraggioso - ha dichiarato Berger - Bisogna sempre guardare avanti pensando al futuro del motorsport, offrendo gare con sistemi di guida alternativi che possano interessare i fan. Inoltre è ovvio che i costruttori coinvolti stiano pensando anche a soluzioni diverse legate ai loro prodotti di serie, come è il DTM da oltre 30 anni".
"E' chiaro che stiamo guardando a come espandere il nostro campo d'azione, sia a livello di eventi che come tecnologie, seguendo un regolamento condiviso con i Costruttori e i fornitori delle parti. Stiamo lavorando a progetti di novità eco-sostenibili, dato che con il motorsport si cercano sempre passi avanti. Bisogna pensare a come farli e al futuro. Allo stesso tempo, dobbiamo avere la mente aperta tenendo d'occhio quello che succede nel mercato dell'auto. Siccome i veicoli ibridi ed elettrici sono già presenti, ritengo che il motorsport debba basarsi anche su questi concetti. Stiamo parlando con fornitori e Case che vogliono entrare nel nostro mondo e questa è la proposta, secondo me molto eccitante".
"Ho sempre detto che la Formula E trova giustificazione in una piattaforma di marketing studiata appositamente ed ecco perché molte aziende sono presenti. Per come la vedo io, sono sempre stato critico su di essa perché penso che le macchine siano troppo lente e lo stile di guida legato alla gestione dell'energia. Il nostro concetto è totalmente differente perché, proprio come nel DTM, vogliamo essere veloci, spettacolari e offrire corse ruota a ruota con auto molto simili a quelle che poi si trovano in concessionaria, ben riconoscibili per ogni marchio. I fan si debbono sempre identificare con esse".
"Ovviamente il concetto presentato dipenderà da tanti fattori di flessibilità tecnica. Stiamo investendo tempo in questi studi valutando ogni cosa, inclusi i robot per i pit-stop e le batterie. Si tratta di qualcosa di ambizioso e che dovrà essere valido anche economicamente. Da questo punto di vista è ancora presto per parlarne, il DTM sta cercando di tenere sotto controllo i costi e questo può essere così solo avendo un pacchetto comune di batterie e sistemi di guida, un po' come sono certe parti standard del DTM".
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