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Le Lamborghini di GRT tra DTM e IMSA: "Aspettiamo, ma non troppo"

La squadra austriaca sta ancora cercando di capire come evolverà la situazione del DTM, che ad oggi sembra addirittura in vendita. Le Huracan da piazzare sono quattro e si valuta un possibile programma nell'Endurance Cup IMSA, oppure in ADAC GT Masters, ma i tempi stringono.

Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team Lamborghini Huracan EVO GT3

Foto di: Alexander Trienitz

Il Grasser Racing Team attualmente sta alla finestra e cerca di capire dove potrà schierare le sue Lamborghini nella stagione 2023.

Dopo aver preparato quattro Huracan nel DTM quest'anno, la squadra austriaca non sa ancora cosa farà nel prossimo. Anzi, cosa potrà fare, perché attualmente le condizioni per ripresentarsi al via della serie tedesca non ci sono affatto, mentre per quanto riguarda l'IMSA SportsCar Championship le cose sono un po' più semplici.

Si fa per dire, però, perché il team principal Gottfried Grasser in questi giorni sta lavorando alacremente con i suoi uomini per programmare il futuro della propria squadra. Da un lato c'è la volontà di proseguire nel DTM, che però è in pieno alto mare in giorni in cui si vociferano trattative di vendita all'ADAC, mentre dall'altro sopraggiunge la consapevolezza che il tempo a disposizione è pochissimo e il 2023 ormai è alle porte.

Gottfried Grasser, Team principal Grasser Racing Team

Gottfried Grasser, Team principal Grasser Racing Team

Photo by: Alexander Trienitz

"Vorremmo correre un campionato in Germania, ma diventa sempre più difficile, perché per pianificare con sicurezza la stagione abbiamo bisogno di un format chiaro e preciso", dice l'austriaco in un'intervista con Motorsport.com.

"In realtà avevamo previsto nuovamente quattro vetture nel DTM, ma non sappiamo ancora quante auto per ogni costruttore possono essere schierate, se solo due per squadra e cose del genere. Se ne sentono talmente tante che non posso nemmeno fare numeri e previsioni".

Il tutto nasce dalla volontà del DTM di mettere un tetto al numero di auto dello stesso marchio presenti in griglia, consentendo solamente due iscrizioni per squadra.

"Non posso definire nulla per quattro vetture, perché potrebbe non essere affatto possibile iscriverle. Tante cose non sono chiare. Ogni trattativa finisce con: 'Vediamo dove correremo'. Non sappiamo quanto sarà la tassa d'iscrizione, quanto costeranno le gomme, i carburanti sintetici e tutto il resto. Al momento è molto difficile che le squadre vadano in un'unica direzione, stanno tutti aspettando".

Clemens Schmid, Grasser Racing Team Lamborghini Huracan EVO GT3

Clemens Schmid, Grasser Racing Team Lamborghini Huracan EVO GT3

Photo by: Alexander Trienitz

Il problema è che se l'alternativa al DTM potrebbe essere l'ADAC GT Masters, che parte a primavera del prossimo anno, altri campionati come l'IMSA già a gennaio aprono i battenti. Per questo il tempo stringe e le somme tirate per tempo.

"Al momento è tutto in sospeso, perché tutto dipende dai calendari. Per questo motivo l'IMSA è diventata sempre più d'attualità anche per noi. Come squadra non posso girarmi i pollici dal 4 ottobre al 4 dicembre, sperando che qualcosa piova dal cielo".

"Bisogna sapere le cose per tempo e al momento non c'è niente. In teoria, potrebbe anche essere che ci presenteremo con due auto nell'ADAC GT Masters e due nel DTM. Tutto è possibile, magari anche il fatto che in Germania avremo solo due macchine".

"Ammiro persone come Torsten Schubert che quest'anno è riuscito a fare entrambe le cose. Perché in alcuni fine settimana è necessario far correre quattro auto in serie diverse, o nel nostro caso sarebbero sei contemporaneamente. Dove trovare il personale e i fondi? È impossibile. Con un calendario senza sovrapposizioni, allora sarebbe un'opzione percorribile".

Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team Lamborghini Huracan EVO GT3

Mirko Bortolotti, Grasser Racing Team Lamborghini Huracan EVO GT3

Photo by: Alexander Trienitz

Fra l'altro c'è pure il problema dei piloti, perché nel 2022 la Lamborghini Squadra Corse ha dato a GRT Mirko Bortolotti, che però come sappiamo è destinato anche al progetto della nuovissima LMDh e verrà senz'altro coinvolto negli impegni GT con la nuova squadra di riferimento di Sant'Agata Bolognese, Iron Lynx.

Da questo punto di vista, Grasser non può far altro che allargare le braccia e, come per i campionati, attendere novità.

"Dei piloti non si può dire nulla, a cominciare da Mirko. Molto dipende dal programma LMDh e certamente anche il suo del prossimo anno sarà molto intenso. Correrà in vari campionati e in caso di concomitanze con il DTM sarebbe ovviamente impossibile averlo con noi. E ciò sarebbe ovviamente molto doloroso".

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