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Lawson attacca: "Non voglio più correre nel DTM in futuro"

Il pilota neozelandese, dopo aver perso il titolo all'ultima gara del Norisring, ha dichiarato apertamente di non voler più correre nel campionato in futuro.

Liam Lawson, AF Corse al parc ferme

Liam Lawson, AF Corse al parc ferme

Alexander Trienitz

Continua ancora a far discutere il controverso finale di stagione del DTM. In occasione della seconda gara del weekend del Norisring Liam Lawson si è visto negare ogni possibilità di lottare per il titolo a causa della manovra compiuta da Kelvin van der Linde alla staccata di curva 1.

Il pilota dell’Audi è entrato in contatto con la Ferrari del neozelandese danneggiando una sospensione della vettura di Lawson che è così stato costretto a chiudere la gara nelle retrovie e ad assistere alla conquista del titolo da parte di Maximilian Gotz.

Subito dopo la gara, Lawson ha apostrofato van der Linde come un idiota e come il pilota più scorretto contro cui abbia mai corso, ed il pilota Audi, nella giornata di ieri, si è scusato via social per quanto accaduto.

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Lawson è intervenuto nell’ultima puntata del programma This Week with Will Buxton su Motorsport TV ed ha parlato a ruota libera di quanto accaduto nel fine settimana del Norisring.

“Ci sono stati due incidenti distinti, ma quanto avvenuto in curva 1 è stato il momento più frustrante dell’intero weekend perché è accaduto la stessa identica cosa successa in Gara 1 e pensavo che le persone imparassero dai propri errori”.

“È stato uno straziante non avere la possibilità di affrontare la prima curva e giocarmi le mie chance in gara, e questo è un qualcosa che non voglio che si ripeta in futuro. Mi è piaciuto molto come è andata la mia stagione in DTM, è stata divertente e decisamente diverso da quello cui sono abituato”.

La partenza di gara 2, Nick Cassidy, AF Corse Ferrari 488 GT3 Evo, Liam Lawson, AF Corse Ferrari 488 GT3 Evo, Kelvin van der Linde, Abt Sportsline Audi R8 LMS GT3

La partenza di gara 2, Nick Cassidy, AF Corse Ferrari 488 GT3 Evo, Liam Lawson, AF Corse Ferrari 488 GT3 Evo, Kelvin van der Linde, Abt Sportsline Audi R8 LMS GT3

Photo by: Alexander Trienitz

“Mi sono sentito trattato come se non fossi un pilota junior ma un vero e proprio professionista e questo aspetto è stato splendido. Sono davvero orgoglioso di tutta la squadra, ma non del modo in cui è finita la stagione. Non è un qualcosa che mi aspettavo”.

Anche Helmut Marko è intervenuto sulla questione. Il consigliere austriaco, dopo aver definito van der Linde un decerebrato ed aver chiesto una squalifica esemplare, ha poi affermato come per Lawson l’esperienza in DTM è definitivamente conclusa dato che il prossimo anno il neozelandese sarà impegnato full time solo in Formula 2.

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“Non correrà in DTM il prossimo anno, sarà presente solo in F2. Prenderà parte ai test per i giovani piloti e se il regolamento lo permetterà sarà in macchina per disputare alcune sessioni di libere”.

Lawson ha poi sottolineato come il suo compagno di team al Norisring, Nick Cassidy, retrocesso in fondo al gruppo a causa del contatto iniziale tra il pilota del vivaio Red Bull e van der Linde, non abbia avuto modo di recuperare posizioni a causa del discutibile comportamento in pista dei piloti Mercedes per consentire a Gotz di conquistare il titolo.

“Per tutta la stagione siamo stati martellati dalle altre squadre abbastanza spesso in merito al BoP e cose del genere".

"Anche a Hockenheim, dopo l'incidente di Gara 2 avvenuto ancora una volta con van der Linde che gli è costato una penalità di cinque secondi, nei media è stato scritto che stavamo ricevendo un trattamento di favore. Questo è completamente assurdo!".

"Al Norisiring ci siamo sentito come se fossimo un bersaglio. Nick era l'unica macchina del team in pista dopo i danni riportati sulla mia e nel tentativo di rimonta si è trovato contro cinque o sei Mercedes. Credo che negli ultimi due giri sia stato spinto di proposito per fare in modo che non avesse alcuna possibilità di superare”

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