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Il DTM propenso ad usare la partenza lanciata nel 2021

Nonostante il parere avverso di Berger, la serie tedesca vede le sue Case contrarie a sviluppare dei sistemi nuovi di frizione ed elettronica per le GT Pro che vedremo in griglia l'anno prossimo.

Start action, René Rast, Audi Sport Team Rosberg, Audi RS 5 DTM leads

Start action, René Rast, Audi Sport Team Rosberg, Audi RS 5 DTM leads

ITR eV

Il DTM nel 2021 è propenso ad adottare il sistema di partenza lanciata, visto che in griglia avrà delle macchine GT3.

Questo perché le Case coinvolte non hanno intenzione di sviluppare un sistema appropriato che con una nuova frizione verrebbe a costare attorno ai 50.000 dollari, mentre sulle vetture verranno tolti ABS e controllo di trazione.

Gerhard Berger si augurava di poter tenere i via da fermi, come avviene tutt'ora (tranne nella fase "Indy Style Start" al rientro della Safety Car ai box dopo un incidente), ma Audi e BMW in primis si sono dette contrarie.

"Il format resterà lo stesso, ma per la partenza temo che si passerà a quella lanciata, anche se effettivamente quella da fermi si addice maggiormente al DTM - ha spiegato il capo di ITR a ran.de - Stiamo valutando un paio di opzioni che daranno modo ai team di affinare le proprie vetture più semplicemente".

Dieter Gass di Audi Sport ha aggiunto a tal proposito che già nel 2017 era saltata fuori questa proposta, bocciata però da Berger: "Se non avremo la partenza da fermi, penso che Gerhard opterà per quella 'Indy', cosa che era già stata discussa anche in passato. Nel 2017, ad esempio, ma si è preferito l'altra perché si addice di più alle gare sprint. Sono sicuro che sta valutando la cosa migliore".

In casa BMW, Jens Marquardt sottolinea che oltre alla frizione andrebbero sviluppate delle componenti elettroniche dedicate.

"Bisogna pensarci bene per non commettere errori, visto che con il regolamento Class One dell'attuale DTM tutto funzionava bene - commenta Marquardt - I piloti ora debbono pensare ai giri motore, frizione, posizione in griglia, gestione dell'acceleratore e tutte cose che su una GT non ci sono".

Audi e BMW spenderanno qualcosina per sviluppare le loro attuali GT3 portandole allo status di GT Pro, la cui versione finale verrà presentata ad Hockenheim a fine mese.

Fra l'altro, la Casa bavarese sta già investendo sulla nuova M4 GT4 per omologarla a settembre 2021 e renderla disponibile per i clienti nel 2022, anche se forse arriverà una omologazione temporanea almeno per il DTM.

"La M6 è una macchina vecchia e porta delle difficoltà - continua Marquardt - Non vogliamo spendere troppi soldi perché le risorse servono per quella nuova".

Gass ha aggiunto: “Non svilupperemo una macchina speciale per questo campionato, ma faremo solo qualche modifica se necessario, che è sempre meglio che cambiare auto".

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