Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

I piloti del DTM tuonano: "A Budapest la pit-lane è pericolosissima"

Dopo i terribili incidenti di domenica, con Auer, Mortara e Spengler che hanno investito meccanici e commissari, i colleghi prendono le loro difese puntando il dito sulla corsia box divisa in due con asfalto e cemento.

Partenza

Foto di: Alexander Trienitz

Philipp Eng, BMW Team RBM, BMW M4 DTM
Edoardo Mortara, Mercedes-AMG Team HWA, Mercedes-AMG C63 DTM
La grid girl di Edoardo Mortara, Mercedes-AMG Team HWA
Philipp Eng, BMW Team RBM, BMW M4 DTM
Philipp Eng, BMW Team RBM, BMW M4 DTM

La tragedia sfiorata nelle gare del DTM all'Hungaroring continua a far parlare, in particolar modo delle condizioni della pit-lane con fondo nuovo che i piloti si sono trovati a dover affrontare con gomme slick sotto una pioggia torrenziale.

Nel corso di Gara 2, Lucas Auer, Edoardo Mortara e Bruno Spengler erano andati a travolgere meccanici e commissari senza riuscire a fermare le rispettive vetture non appena giunti nell'area di sosta. Tutti e tre sono fra l'altro stati squalificati per l'accaduto, con l'italo-svizzero e il canadese che si sono visti recapitare anche una penalità di 10 posizioni in griglia - pena sospesa per due gare - per non aver rallentato abbastanza da evitare guai (come stilato nel regolamento sportivo).

Il problema, più che la velocità e la pioggia, a quanto pare è il passaggio da asfalto a cemento che nella pit-lane si ha quando bisogna svoltare per imboccare la propria area di sosta, che se bagnata non permette la stessa aderenza degli pneumatici in condizioni pessime come quelle di domenica.

Motorsport.com ha raccolto le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti del DTM, che solidarizzano coi colleghi difendendoli dalle accuse e puntando il dito proprio sulla situazione che si sono ritrovati davanti.

"E' stata la gara più imbarazzante degli ultimi 15 anni di DTM, ma in pit-lane era impossibile fermarsi con questo fondo rifatto, che se bagnato con le slick era troppo viscido, sembrava di girare sul ghiaccio - dice il pilota della Mercedes Gary Paffett - E' pericoloso e andrebbe sostituito con asfalto o qualcosa del genere. Ci sono altre corsie box simili, tipo quella del Nürburgring, ma in quel caso il fondo è probabilmente diverso e non è sicuramente così pessimo come quello dell'Hungaroring".

Il pilota del Team HWA aveva già notato che qualcosa non andava durante la seconda sessione di Prove Libere di sabato mattina, dove la pioggia era stata protagonista.

"Sabato mattina pioveva durante le Libere 2 e ci eravamo accorti che si scivolava, infatti anche io sono arrivato un po' lungo. Il guaio è che in gara avevamo le slick e in questo caso diventava impossibile fermarsi".

Anche in casa Audi c'è chi non ha gradito affatto il rifacimento del fondo ungherese, come Jamie Green e Loïc Duval.

"Secondo me l'area del pit-stop ha un fondo che è sbagliato. Non è in asfalto, ma in cemento e questo è il problema. Se asciutto non lo trovo così malvagio, ma se piove diventa pericoloso e non va bene", ha fatto notare il britannico del Team Phoenix.

D'accordo anche il suo compagno di squadra francese: "Era la pit-lane più scivolosa che abbia mai visto. Sinceramente anche tanto e le condizioni non erano le migliori con le slick. Quando è toccato a me fermarmi avevo già avuto l'informazione che alcuni piloti erano andati a sbattere, quindi sono arrivato lentissimo. Fra l'altro ero dietro a René Rast e ho visto che pure lui era finito largo, per cui ho rallentato ancora di più. Nonostante ciò, non sono riuscito nemmeno io a fermarmi del tutto in tempo, poi per fortuna non ho colpito niente, ma ci sono andato molto vicino. Corro da tanti anni e anche in passato mi è capitato di guidare con le slick sul bagnato, ma in questo caso la prudenza non è bastata, una situazione così non l'avevo mai vissuta".

Infine anche Philipp Eng del BMW Team RBM si schiera al fianco dei colleghi: "Quando sono rientrato andavo a 20km/h e comunque scivolavo tantissimo. Una situazione pericolosissima, non mi sono mica divertito".

Dichiarazioni raccolte da David Gruz

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Auer, Mortara e Spengler squalificati e penalizzati per l'incidente ai box
Prossimo Articolo Norisring, Libere 1: di Resta guida la doppietta Mercedes di un soffio

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia