E venne il giorno di
Timo Glock. In base al principio che è sempre meglio tardi che... mai, l'ex pilota di
Formula 1 si è regalato la prima affermazione nel
DTM sotto la pioggia di Hockenheim (ma con l'asfalto via via più secco man mano che le ostilità entravano nel vivo...) proprio nell'ultima uscita stagionale del campionato.
Il tedesco della scuderia
MTEK , quarto al via, è stato addirittura coinvolto in un contatto al via con il compagno di marca
Augusto Farfus (Team RBM) che ha danneggiato le possibilità di performance e le ambizioni del brasiliano, dopodiché ha iniziato sulla propria
BMW M3 una rimonta che non si è arrestata neppure davanti ai blasonati retrotreni delle macchine gemelle di
Dirk Werner (Team Schnitzer) e
Andy Priaulx (Team RMG, secondo e velocissimo con pista molto bagnata) e lo ha proiettato negli scarichi del battistrada
Bruno Spengler (Team Schnitzer), poco prima del pit-stop comandato.
Timo ha effettuato la sosta obbligatoria a nove passaggi dal termine della gara e lì si è ritrovato in seconda posizione dietro la sorprendente
Mercedes-Benz AMG C-Coupé di
Roberto Merhi: l'ancora giovane spagnolo era scattato dal fondo dello schieramento ed era stato anche colpito dalla sanzione dello stop-and-go per aver anticipato la partenza, ma il pilota della scuderia HWA era incredibilmente il più veloce in pista nella prima metà di corsa.
L'iberico, ex protagonista della Formula 3 e dei monomarca Renault, era riuscito di suo a risalire fino alla quarta piazza assoluta man mano che gli altri concorrenti si fermavano per i pit-stop regolamentari, ma la fortuna lo ha aiutato ulteriormente: si è trovato fra capo e collo una provvisoria piazza d'onore allorché il connazionale Daniel Juncadella ha pensato bene di urtare l'ex campione
Mattias Ekstrom (Abt Sportsline) e la sua
Audi RS5 con una manovra peregrina alla fatale curva Spitzkehre.
"Drive through" per il conduttore spagnolo della vettura nei colori Stern e Roberto Merhi davanti a entrambi finché il suo secondo set di gomme da bagnato ha fatalmente cominciato a degradarsi sull'asciutto, consentendo a Glock di avvicinarsi e di superarlo a sei giri dalla fine alla Spitzkehre, prima di essere costretto all'ultima fermata ai box della sua corsa quando ormai il distacco dalla leadership era salito a ben sei secondi. Fortunatamente per lui, non ci saranno altri colpi di scena: l'iberico otterrà con il secondo posto il miglior piazzamento da quando compete nel
Deutsche Tourenwagen Masters in Germania
Il podio è stato completato dall'ex campione Spengler, con Ekstrom quarto e un altro spagnolo,
Miguel Molina, quinto, quest'ultima prestazione sufficiente a elevare la Phoenix Racing sino alla corona del titolo squadre. Più attardati, Andy Priaulx con la BMW M3 del Team RMG e
Christian Vietoris sulla
Mercedes AMG C-Coupé della HWA, rispettivamente sesto e settimo.
La gara sull'Hockenheimring si era aperta con il contatto fra il portoghese
Filipe Alburquerque (Team Rosberg) e il canadese
Robert Wickens (Stihl Mercedes), ma quest'ultimo ha attirato su di sé le ire dei Commissari Sportivi (che gli hanno inflitto uno stop-and-go di cinque secondi) più che altro perché è incappato in un evitabilissimo contatto con l'americano
Joey Hand (Team RBM) nella... pit-lane.
Quindicesima posizione finale per il nostro
Edoardo Mortara sull'Audi RS5 in livrea Playboy (Team Rosberg) dopo una gara sostanzialmente accorta e regolare.
DTM - Hockenheim - Gara
DTM - Classifica campionato Piloti
DTM - Classifica campionato Team
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