DTM, Test: le BMW sono cresciute, ma su quale pilota punterà?
Nei test del Nürburgring le M4 hanno fatto passi avanti notevoli, soprattutto con Van Der Linde e Glock, mentre Wittmann ed Eng si confermano veloci. Auer e Aberdein pronti a stupire, poi c'è Kubica.
Si respira aria di ottimismo in casa BMW dopo i test collettivi svolti al Nürburgring assieme agli avversari di Audi.
Tutti i piloti delle M4 hanno completato i rispettivi programmi di lavoro con una macchina che è apparsa più forte rispetto al 2019, quando da metà stagione in poi la supremazia delle RS 5 rivali si è fatta praticamente inaffrontabile.
Nel corso dei quattro giorni sui Monti Eifel, i ragazzi dei Team RMG ed RBM si sono alternati al volante delle tre BMW presenti, mentre Robert Kubica ha potuto svolgere un lavoro a parte e completo con quella privata della ART Grand Prix.
Per questo il polacco è risultato colui che ha girato di più con le vetture bavaresi, mettendo insieme la bellezza di 541 giri (pari a 1.963,289 km) e approfittandone anche per prendere confidenza con un mezzo ancora sconosciuto per lui.
In totale sono state 1.737 le tornate completate dai piloti BMW (6.303,573km totali), contro 1.964 (7.127,356km) di Audi, e anche se i tempi cronometrati hanno visto Sheldon Van Der Linde ottenere appena il quinto posto nella classifica generale dei quattro giorni, la fiducia su quella che può essere una annata più combattuta è ben presente in tutti i membri dei team.
Proprio Van Der Linde ha dato l'idea di essere uno di quelli più in forma in queste prove, stando spesso nelle posizioni di vertice.
"E' stato semplicemente bellissimo rivedere tutti i volti BMW dopo tanto tempo al simulatore - dice il sudafricano - L'esperienza reale è naturalmente molto diversa ed è andato tutto bene, con ottimi tempi e prove su varie cose. Sono felice di come l'auto sia stata sviluppata e migliorata nell'inverno, non vedo l'ora di essere a Spa".
La prima giornata era stata appannaggio di Philipp Eng, un altro che non ha nascosto durante l'inverno le proprie ambizioni di lottare per vittorie e titolo.
“Faccio i complimenti a chi è riuscito ad organizzare questi test, è stato stupendo tornare ai box e sentire l'odore della benzina - commenta l'austriaco - E' andato tutto molto bene, abbiamo completato il programma senza intoppi, che è sempre molto importante. Ci siamo dedicati al lavoro che andremo a fare su varie piste, non solo qui, ma mi sono divertito molto ed è filato tutto liscio in giornate lunghe ed intense".
Grande fiducia ce l'ha anche Timo Glock, che ha preso in mano il volante della sua M4 trovandola molto cambiata e in grado di fargli registrare la sesta prestazione assoluta ad un paio di decimi dalla vetta.
“Dopo 5 mesi finalmente ho potuto guidare di nuovo ed è stato bellissimo - le parole del tedesco - Avevamo tante cose da provare e le abbiamo affrontate tutte. E' difficile dire dove siamo perché non sappiamo cosa stessero facendo i nostri avversari, ma la mia sensazione è che BMW sia riuscita a fare un grande passo avanti".
Sorride anche Marco Wittmann, nonostante il Bi-Campione DTM e quello che sarebbe il pilota di punta di BMW Motorsport abbia dovuto attendere in un paio di occasioni più a lungo ai box perché si risolvessero dei problemini tecnici.
"La sosta invernale è stata più lunga del solito ed è bello essere di nuovo in pista - afferma Wittmann - Mi sono divertito completando il programma di lavoro, che richiedeva grande concentrazione. Le prestazioni sono molto buone, ora vedremo a Spa-Francorchamps come andrà, ma mi sento di dire che siamo molto più vicini dell'anno scorso".
Infine sono riusciti a fare la loro prima uscita con le rispettive M4 anche i due nuovi volti di BMW, ossia Lucas Auer e Jonathan Aberdein. Se per il primo i lavori sono risultati più semplici nonostante una macchina nuova, per il secondo c'è stato pure il problema di arrivare solamente martedì sera in Germania, dopo aver volato dal Sudafrica in fretta e furia cercando di "aggirare" le restrizioni sui viaggi imposte dal Coronavirus.
“Bello tornare in pista, ero rilassato ed è andato bene, non ho avuto problemi e abbiamo completato tutto dalla A alla Z. C'erano tante cose da provare sulla macchina e non ci siamo mai fermati, ma mi sono divertito", spiega l'austriaco.
Aberdein ha aggiunto: “Erano mesi che non salivo in macchina, ma la BMW pare ottima. La cosa più importante è che sembriamo competitivi. Lo scorso anno ho combattuto per podi e pole position, nel 2020 voglio fare un ulteriore salto di qualità e combattere per la vittoria".
Nel 2019 Aberdein oltretutto guidava l'Audi del team privato WRT, per cui senza disporre di tutte le risorse che le squadre appoggiate dalla Casa avevano, ma ha dimostrato margini di miglioramento notevoli in una categoria completamente nuova per lui.
Sulla carta, chi potrebbe lottare (come ha sempre fatto) per il titolo resta chiaramente Wittmann, ma sicuramente sia Eng che il Van Der Linde in rampa di lancio potrebbero anch'essi dire la loro.
Glock viene da una stagione sfigatissima e in quella precedente non era stato propriamente un fulmine di guerra, però l'esperienza a questi livelli conta e non si può escludere che il tedesco riesca a spiccare strada facendo.
Auer è invece un punto interrogativo perché dopo l'esperienza in Mercedes si è dedicato ad altro e nel frattempo il DTM ha cambiato diverse cose, sia a livello regolamentare (push-to-pass e utilizzo maggiore del DRS) che tecnico (aerodinamica rivista, motore turbo), quindi servirà tempo per adattarsi.
Sicuramente i test di Vallelunga in febbraio avevano già confermato che le M4 erano più affidabili e veloci, ma chiaramente Audi non è stata a guardare e ha la seria intenzione di lasciare il DTM ancora da Regina della serie.
"Gli ultimi mesi sono stati difficili per tutti - ha detto Jens Marquardt, direttore di BMW Motorsport - Nessuno di noi aveva mai vissuto questa situazione, ma è stato bello tornare in pista per i test, grazie all'organizzazione e alla sicurezza di ITR. E' stato bello tornare a sentire il rumore dei motori, lavorando in modo un po' diverso dal solito. Ora siamo pronti e impazienti di andare a Spa-Francorchamps, abbiamo ancora un po' di lavoro da svolgere a casa, ma penso che quella belga sia la pista giusta per fare bene subito".
Stefan Reinhold, Team Principal del BMW Team RMG, ha aggiunto: "Ci siamo divertiti lavorando tanto e penso che siamo ben preparati, coi nostri piloti soddisfatti. Timo Glock e Marco Wittmann sono andati molto veloci, così come Lucas Auer, che si è sentito subito a casa cominciando a lavorare bene con gli ingegneri. Ci siamo anche adattati alle nuove misure di sicurezza, ma dal punto di vista sportivo posso dire che siamo pronti perché abbiamo affrontato tutti i punti che ci eravamo prefissati nel miglior modo possibile".
Soddisfatto anche Bart Mampaey, Team Principal del BMW Team RBM: "Era da tempo che non vedevamo in azione le BMW M4 DTM e sono particolarmente felice di aver ricominciato il lavoro col team. I test sono andati benissimo, abbiamo completato i programmi ottimamente e sarà molto interessante vedere quanto ci siamo avvicinati alle Audi. Siamo pronti per cominciare la stagione, avremo tre gare in Belgio e una di queste sarà a Spa, la mia pista preferita. Non vedo l'ora!"
Classifica generale dopo 4 giorni di test
1. Ferdinand Habsburg (AUT), Audi RS 5 DTM, 1'18"911
2. Nico Müller (SUI), Audi RS 5 DTM, 1'18"944
3. René Rast (GER), Audi RS 5 DTM, 1'19"028
4. Jamie Green (GBR), Audi RS 5 DTM, 1'19"037
5. Sheldon Van Der Linde (RSA), BMW M4 DTM, 1'19"070
6. Timo Glock (GER), BMW M4 DTM, 1'19"157
7. Philipp Eng (AUT), BMW M4 DTM, 1'19"204
8. Robin Frijns (NED), Audi RS 5 DTM, 1'19"214
9. Jonathan Aberdein (RSA), BMW M4 DTM, 1'19"230
10. Mike Rockenfeller (GER), Audi RS 5 DTM, 1'1"286
11. Lucas Auer (AUT), BMW M4 DTM, 1'19"476
12. Robert Kubica (POL), BMW M4 DTM, 1'19"493
13. Fabio Scherer (SUI), Audi RS 5 DTM, 1'19"511
14. Marco Wittmann (GER), BMW M4 DTM, 1'19"581
15. Loïc Duval (FRA), Audi RS 5 DTM, 1'19"587
16. Harrison Newey (GBR), Audi RS 5 DTM, 1'19"761
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