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Intervista

Che potenza il DTM per Dovizioso: "L'Audi mi ha fatto paura, ma adoro queste sfide!"

Il forlivese è pronto per il debutto nella serie turismo tedesca con la RS 5 del Team WRT, auto che ha provato a Misano alcune settimane fa restando di stucco per le tante novità che dovrà affrontare.

Andrea Dovizioso

Foto di: Francesco Corghi

A Misano splende un bel sole e tira un forte vento, che è anche quello dell'entusiasmo per il debutto di Andrea Dovizioso nel DTM.

Manca ormai poco alla prima uscita del forlivese al volante della Audi RS 5 DTM del Team WRT con la quale si cimenterà in una sfida totalmente nuova per lui su un tracciato che già conosce bene.

"E' stato bello ricevere questa proposta da Audi Sport, solitamente non mi tiro indietro quando me ne vengono fatte di simili - ha detto il romagnolo prima di salire a bordo per le sessioni di Prove Libere sul tracciato intitolato a Marco Simoncelli - Il DTM è un campionato di altissimo livello, mi ha sorpreso che Audi avesse pensato a me, ma sono stato contentissimo. So che non è una serie semplice e che ci sono tante cose da gestire."

La prima, chiaramente è la vettura: la RS 5 è un mezzo potentissimo che non è facile da domare se sei un neofita. Per questo la Casa dei Quattro Anelli ha pensato a Mattias Ekstrom come istruttore di guida per "Dovi".

"Fortunatamente, parlando con Mattias, è stato facile capire cosa fare e come. Purtroppo i test sono stati ristretti al massimo per via di tutti gli impegni che ho, è stata decisa una programmazione apposita, che seppur ridotta si è rivelata utile. In cuor mio ero già convintissimo di correre nel DTM da alcune settimane, bisognava convincere le persone della Ducati, ma ci sono riuscito!"

"L'Audi è veramente fantastica, ma sarà una sfida difficile mettere insieme il tutto. E' molto potente e bisogna gestire i cavalli in curva. Questo rende tutto più complicato perché io vengo dalle moto dove l'accelerazione è totalmente diversa, devi prepararla con calma e senza esagerare, mentre qui la potenza viene scaricata a terra immediatamente. Bisogna anche saper impostare le curve e tagliarle nel modo giusto, non è semplice anche perché è la prima volta che mi trovo a gestire il carico aerodinamico, che sulle moto non è così presente. Ci sono tante cose nuove in questo weekend per me, dalla gestione del mezzo alle gomme, cercherò di venirne fuori con calma e in modo razionale, senza strafare o pretendere chissà che. Anche se sarà dura, questo sono le sfide che mi piacciono".

I primi giri sulla RS 5 hanno lasciato Dovizioso di stucco, poi pian piano i miglioramenti sono arrivati grazie ad Ekstrom e ai tecnici del Team WRT.

"La prima volta che ho provato la RS 5 non ho spinto perché non la conoscevo, la sensazione è stata subito bella, con qualche disagio dovuto all'adattamento ad una cosa nuova. Quando a Misano ho svolto il test cominciando a tirare, ho avuto paura! La potenza nei curvoni è incredibile, ci ho messo 6 giri per poter fare il curvone con l'acceleratore al massimo. Mattias mi ha spiegato che avrei avuto l'aiuto del carico aerodinamico, però un conto è dirlo e un conto è farlo! Per un pilota di moto non è così immediato perché non ce l'abbiamo, mentre sulle macchine quando non c'è si sente, particolarmente a certe velocità. Questo è quello che fa più paura, all'inizio ho sofferto, poi passando il tempo e parlando con gli ingegneri mi sono riuscito un po' a sciogliere e a guidare in maniera, diciamo così, normale".

"E' stato molto importante avere Mattias al mio fianco come istruttore e principalmente ho accettato questa proposta perché c'era lui a disposizione. Purtroppo fare solamente una giornata di test non è sufficiente per essere competitivi e avere tutto sotto controllo, per altro non mi aspettavo di dover tenere d'occhio così tante cose, ma Mattias mi ha dato una grande mano".

"La prima cosa da controllare sarà l'usura delle gomme, nel test ho notato che nei primi giri il calo di prestazioni è rapido. Questo farà la differenza in gara, soprattutto per me che non ho esperienza. Un'altra cosa che ho visto è la difficoltà nei cambi di direzione, specialmente nelle curve strette; quando devi aprire il gas e scalare subito dalla prima alla terza marcia è tosto perché un conto è vedere la curva sulla carta e un altro è percorrerla nella giusta maniera usando la traiettoria ideale".

"Analizzando i dati ho visto che freno bene e forte, il guaio viene quando debbo inserire la macchina in curva e aprire il gas. Fra l'altro non so utilizzare molto il carico aerodinamico, se ne parla tanto, ma quando sei in curva dei poi saperlo gestire e sfruttare. In gara il problema sarà stare in mezzo al gruppo, contando che al momento non sento la macchina mia al 100% ancora. Entrare in pista a gomme fredde sarà dura, poi è facile arrivare al bloccaggio dell'anteriore, senza contare le difficoltà della partenza e delle bagarre. Insomma, ho tanto da imparare e voglio divertirmi, questo è il mio obiettivo".

Per il momento Andrea pensa al divertimento, dato che in MotoGP è ancora molto competitivo, ma chissà che questa esperienza non lo proietti in un futuro a 4 ruote...

"Mi piace provare cose diverse e correre in macchina, ho fatto dei rally in passato e provato altre auto. Ho preso parte al Memorial Bettega arrivando in finale con Petter Solberg, ma le auto da rally sono più facili da gestire. Le DTM sono più prototipi. Poi dipende sempre che macchina guidi, ho citato i rally prima perché, venendo io dal motocross so come si conduce un mezzo sbandando e guidando sporco, cercando sempre il limite. In pista invece devi essere preciso e sapere esattamente cosa fare, sono due mondi completamente diversi. La potenza è altissima e se non sai cosa fare, aumentano le difficoltà e si soffre".

"Per il futuro dico: perché no? Potrebbe essere una possibilità. In tutti i casi non sono qui per testare il mio livello per un domani a quattro ruote, fortunatamente sono ancora in un momento della mia carriera dove posso andare in moto per diverso tempo. E sulle due ruote il gusto è molto diverso e provo ancora sensazioni forti. Vediamo intanto come si lavora nell'ambiente, diciamo che dovrei cavarmela bene. E' stata una bella proposta dell'Audi, che sa bene le difficoltà che avrò qui, ma ne sono onorato ed orgoglioso e spero vada tutto bene".

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