Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Toyota rompe l'incantesimo anche alla Dakar: Al-Attiyah trionfa davanti a Roma e Loeb!

Al-Attiyah trionfa al volante della Toyota Hilux ufficiale davanti alla MINI JCW 4x4 di Nani Roma e alla Peugeot 3008 DKR privata di Sébastien Loeb. A Sainz la decima e ultima tappa del 2019.

#301 Toyota Gazoo Racing SA: Nasser Al-Attiyah, Matthieu Baumel

#301 Toyota Gazoo Racing SA: Nasser Al-Attiyah, Matthieu Baumel

Toyota Gazoo Racing South Africa

Dakar 2019: Auto

Tappa dopo tappa, seguite le auto in lotta per la vittoria della Dakar 2019

L'incantesimo si è spezzato, il tabu infranto. Toyota ha posto fine all'ideale sortilegio che non le aveva mai permesso di trionfare nella categoria Auto alla Dakar grazie alla grande edizione 2019 di cui è stato protagonista Nasser Al-Attiyah al volante della Toyota Hilux gommata BFGoodrich del team ufficiale, il Toyota Gazoo Racing.

Al-Attiyah, che oggi ha vinto la terza Dakar della sua carriera, è stato autore di una condotta di gara perfetta. Ha attaccato al momento più opportuno, salendo in testa alla classifica generale al termine della terza tappa. Da quel momento in poi ha gestito egregiamente la gara anche grazie al suo navigatore, il francese Matthieu Baumel.

Grande merito va dato anche a Toyota, che ha reso la Hilux del qatariota quasi indistruttibile e molto più competitiva rispetto all'anno passato. Lo stesso Al-Attiyah ha attribuito molti meriti alla vettura e all'estrema cura che il team ha avuto nella preparazione della vettura a ogni tappa.

Giniel De Villiers, compagno di squadra di Al-Attiyah, ha visto svanire le sue possibilità di vincere la Dakar dopo poche tappe, per altro proprio mentre era il leader della classifica generale. Eppure ha svolto un lavoro encomiabile mettendosi a disposizione del compagno di squadra per aiutarlo nel momento del bisogno. Alla fine il sudafricano ha chiuso decimo nella classifica generale, ma il suo aiuto si è rivelato prezioso.

Oltre a Toyota, l'altro team maggiormente atteso era senza dubbio MINI X-Raid e i suoi 3 buggy affidati a 3 dei 4 ex piloti di Peugeot Sport. Invece la Dakar del team tedesco è stata praticamente disastrosa. A tenere alto l'onore X-Raid è stato uno strepitoso Nani Roma, al volante della MINI John Cooper Works 4x4 Dakar.

Leggi anche:

Il pilota catalano ha adottato una tattica di gara conservativa - forse troppo, come ha ammesso lui stesso nella giornata di ieri - ma questo lo ha aiutato ad arrivare al traguardo chiudendo in seconda posizione assoluta a 46'42", unico pilota a denotare un gap da Al-Attiyah inferiore all'ora. Merita un applauso il grande sforzo compiuto dal suo navigatore Alex Haro Bravo, che ha corso le ultime 4 tappe con 2 costole rotte dopo un brutto atterraggio da una duna avvenuto nella Tappa 6.

Resta però il fatto che Roma non sia mai riuscito a mettere i bastoni fra le ruote ad Al-Attiyah, ma solo ad approfittare degli errori o dei problemi altrui, da cui non è stato esente uno dei piloti più attesi in questa edizione: Sébastien Loeb. Il 9 volte iridato WRC ha concluso la gara al terzo posto assoluto e come pilota più vincente a livello di tappe in questa edizione della Dakar.

L'alsaziano, navigato dal solito Daniel Elena (che ha polemizzato non poco con l'organizzazione della gara per alcune parti del roadbook piuttosto imprecise, che hanno fatto perdere tanto tempo a molti piloti), ha vinto 4 tappe e ha sfiorato ieri il quinto successo. Solo una duplice rottura della trasmissione gli ha negato la gioia del successo che, con tutta probabilità, avrebbe permesso lui di chiudere al secondo posto nella generale alle spalle della Toyota Hilux numero 301.

Tornando al team X-Raid MINI, il primo pilota ufficiale in classifica è Cyril Despres, quinto alle spalle di un sorprendente Jakub Przygonski (in possesso di una MINI JCW 4x4 gestita dal team Orlen). Il pilota francese era in lotta con Loeb per una posizione sul podio, ma nella Tappa 9 si è capottato con il suo buggy al chilometro 288 e ha dovuto dire addio alla Top 3.

E' andata però molto peggio ai suoi compagni di squadra, Carlos Sainz e Stéphane Peterhansel. Il pilota spagnolo, vincitore della Dakar 2018, ha dovuto subito fare i conti con la rottura della sospensione anteriore sinistra del suo buggy alla Tappa 3, poi nel corso dei 10 giorni di gara è stato rallentato più volte da problemi di natura elettrica, ma ormai era fuori dai giochi per la vittoria finale.

"Mister Dakar" Peterhansel è stato costretto al ritiro nella penultima tappa. La causa è stata un atterraggio molto brusco da una duna che ha creato problemi fisici a David Castera, il suo navigatore. Il dolore alla schiena del copilota era forte, per questo Peterhansel ha scelto di ritirarsi per permettere ai soccorsi di raggiungerlo al chilometro 26 della Tappa 9 per portare Castera in ospedale. Fortunatamente il navigatore non ha subito fratture, ma solo una forte contusione alla spina dorsale.

Appena fuori dalla Top 5 troviamo un sorprendente Martin Prokop al volante della prima Ford Raptor gestita dal team MP-Sports. L'ex pilota del WRC ha chiuso a 30' dal quinto posto occupato da Despres, firmando una gara regolare, con un buon ritmo e priva di grosse sbavature. Era invece lecito aspettarsi qualcosa di più da Yazeed Al-Rajhi, specialmente dopo le prime tappe in cui ha addirittura occupato per alcuni tratti la seconda posizione nella classifica generale.

Il pilota saudita ha concluso al settimo posto, crollando nella seconda settimana di gara e chiudendo davanti al compagno di squadra Boris Garafulic, ottavo davanti alla Toyota Hilux di Giniel De Villiers. Completa la Top 10 Ronan Chabot, al volante della Toyota Hilux gestita dal team Overdrive e navigato da Gilles Pillot. Da segnalare che al 38esimo posto assoluto ha concluso la gara il primo degli italiani. O meglio, la prima italiana: Camelia Liparoti. 

Dakar 2019, Auto - Classifica finale

Posizione Pilota/navigatore Vettura Tempo/distacco Penalità
1 Al-Attiyah/Baumel Toyota Hilux 34.38'14”  
2 Roma/Haro Bravo MINI JCW 4x4 +46'42"  
3 Loeb/Elena Peugeot 3008 DKR +1.54'18"  
4 Przygonsky/Colsoul MINI JCW 4x4 +2.28'31"  
5 Despres/Cottret MINI buggy +2.48'43"  
6 Prokop/Tomanek Ford Raptor +3.19'02”  
7 Al Rajhi/Gottschalk MINI JCW 4x4 +4.30'56"  
8 Garafulic/Palmeiro MINI JCW 4x4 +7.57'58" +1.00'00"
9 De Villiers/van Zitzewitz Toyota Hilux +7.59'16" +4'00"
10 Chabot/Pillot Toyota Hilux +8.09'58" +4'00"

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Dakar, Moto: Toby Price si prende l'ultima tappa e regala alla KTM il 18esimo trionfo di fila
Prossimo Articolo Dakar, Camion: a Lima chiude Van Genugten, ma Nikolaev celebra il poker

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia