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Sainz: "Nel deserto dell'Acatama ci divertiremo!"

Il suo Buggy due ruote motrici va meglio del previsto, ma un problema elettrico gli è costato due ore

Sainz:
Carlos Sainz (Buggy SMG) fa il punto della situazione ad una settimana dal via della Dakar 2014. Il pilota spagnolo occupa in questo momento la sesta posizione, primo due ruote motrici comunque in classifica, con un distacco di 1.59'36”. Anche per lui, come per tutti i piloti di esperienza questa è la vera Dakar... "Si è detto spesso che la Dakar in Sud America non era come quella africana... io penso che non fosse esattamente così, ci sono state sì delle giornate più difficili, ma stavolta, davvero, questa Dakar è impegnativa. Non ricordo altre edizioni, neanche in Africa, così dure (va detto che Carlos Sainz in Africa ha corso solo due edizioni della Dakar). E' vero però che dobbiamo pensare che manca una settimana al termine della competizione e che soprattutto da tradizione la seconda settimana è sempre più difficile della prima, per l'Atacama". Poi si passa a parlare della sua vettura, del buggy costruito da SMG e sviluppato in questi ultimi mesi. "Per quel che riguarda noi inutile negare che siamo un po' delusi. Abbiamo perso un sacco di tempo l'altro giorno per una sciocchezza...". E racconta come è andata: "Ero dietro a Peterhansel (Mini) e a De Villiers (Toyota) e stavamo lottando ad armi pari. Ad un certo punto non trovavamo un wpt e abbiamo incrociato sulla pista Ronan Chabot (compagno di squadra di Sainz) che tornava indietro. Così attraverso il finestrino ho chiesto a Ronan se aveva trovato il punto e per sentirlo meglio ho spento il motore. Lui mi ha risposto e quando sono andato per ripartire il nostro buggy non ne ha più voluto sapere di mettersi in moto". La delusione è cocente... "Se non avessi spento il motore non sarebbe successo nulla – insiste El Matadore invece così abbiamo perso più di un'ora per cercare un sensore... Non c'era alcun danno, semplicemente un cavo elettrico che serve per l'accensione e non incide in alcun modo sulla vettura o sul suo andamento". Però poi il wpt non lo hanno trovato..: "Eh no, avevamo già perso un'ora e a quel punto me ne sono andato..." prendendo in questo modo un'altra ora di penalità per il salto del way point. Un problema che ha causato il forte ritardo dell'equipaggio spagnolo-tedesco in classifica ma a parte questo il mezzo sta funzionando benissimo, forse addirittura al di là delle aspettative... "Ma in realtà io mi aspettavo che il buggy funzionasse bene, sono contento. - prosegue Sainz - Non pensavo forse che andasse così bene nella prima settimana, visto il tipo di terreno. Il nostro punto forte era la seconda parte della gara, quindi adesso stiamo a vedere. Domani potrebbe non essere facile per noi il terreno, specialmente con la pioggia caduta in questa giornata, ma quando arriveremo nel deserto dell'Atacama potremo dire la nostra". Con le difficoltà crescenti di questa edizione della Dakar sembra anche essere finito il tempo dei distacchi brevi, contenuti in pochi secondi. In favore di una gara vera, dove perdere dieci minuti in una tappa non compromette il risultato finale, alla luce di questo anche un distacco alto come quello del madrileno potrebbe essere recuperabile, o forse è sperare troppo? Ride quasi fosse una battuta... "Sì, si, ma con due ore di ritardo...Credo sia impossibile. Nessuno ha mai vinto con un'ora di distacco, figurati con due. E' impossibile. Però possiamo sicuramente provare a divertirci e a fare bene per tutta la prossima settimana".

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