Sogno avverato per i Coronel: hanno finito la Dakar assieme
Per la prima volta nella loro carriera i fratelli Tim e Tom hanno completato il rally raid più celebre al mondo dividendo l'abitacolo della stessa vettura, costruita per altro da loro.
Foto di: Elisabetta Caracciolo
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Questa volta il sogno si è avverato. Tim e Tom Coronel sono arrivati al traguardo, insieme, sulla stessa vettura, costruita con le loro mani. Con il team, fedele al loro fianco e impegnato ogni notte in una vera e propria opera di ricostruzione.
Per Tom si trattava della quinta Dakar, ma la prima accanto, cioè all'interno di uno stesso abitacolo con il fratello Tom. Il loro unico obiettivo nelle edizioni precedenti era stato arrivare insieme, seppure su due mezzi distinti, alla Dakar, ma non ci erano mai riusciti fino al 2017, quando chiusero entrambi l'edizione numero 39.
La loro "killer mentality", come la chiamano, li ha riportati alla Dakar quest'anno, insieme davvero, specialmente per un motivo, perché i loro mezzi sono costruiti per la sabbia e questa volta davvero la sabbia e le dune non sono mancate alla Dakar.
“Per me è la nona edizione ma è la prima volta che corro insieme a mio fratello Tom. - dice Tim il pilota dei due, all'arrivo della Dakar 2018 – ed è stato bellissimo. Gara difficile, dura ma bella, davvero bella ed essere al traguardo insieme per noi è un sogno che si realizza. Calcolando anche quante poche vetture ci sono al traguardo!”.
Una Dakar non facile per loro: “Avrei voluto aver meno problemi, ma va bene lo stesso, quando arrivi al traguardo ti dimentichi di tutto e ti godi il momento, la felicità. La vita è bella!”. E rimarca ancora una volta la loro passione per la sabbia, che è poi il terreno ideale per i mezzi da loro costruiti, i piccoli buggy che montavano motore Hayabusa Suzuki 3000cc che hanno usato fino allo scorso anno e questo buggy, più grande, in cui stanno comodamente due persone, Jefferies Dakar Rally by Eurol a 2 ruote motrici, benzina: “Ho amato come non mai il percorso di quest'anno perché noi adoriamo la sabbia, non il fango come negli ultimi anni. Specialmente il Perù, ma quanto bello è quel Paese? Sì certo, è bella anche l'Argentina, ma il Perù, è fantastico, così estremo”.
Per quanto riguarda la loro vettura ha sofferto un po' e ne sanno qualche cosa i meccanici: quanto avete lavorato sul vostro buggy? “Continuamente – ripete Tim Coronel – tutti i giorni e tutte le notti, tutti i giorni e tutte le notti, senza fermarci mai. I meccanici hanno fatto un lavoro fantastico. Loro non sono qui con noi adesso a festeggiare ma ci saranno stasera, e sono loro che si meritano tutto questo. Non sono famosi ma sono loro che hanno permesso che noi arrivassimo qui a Cordoba, al
traguardo. E' come se fossero tutto il giorno in macchina con noi, non li ringrazieremo mai abbastanza”.
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