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Intervista

Sainz fiducioso: "Col buggy MINI posso vincere subito, ma mi preoccupa l'affidabilità"

Lo spagnolo afferma a Motorsport.com di puntare a vincere anche nel 2019 la Dakar nonostante sarà al via al volante di una nuova vettura e con un nuovo team dopo l'addio di Peugeot Sport.

Carlos Sainz, X-raid MINI JCW Team

Foto di: X-Raid Team

Carlos Sainz si appresta a prendere il via della Dakar 2019 e lo farà da naturale favorito, perché è il vincitore dell'ultima edizione e perché è ormai in possesso di un bagaglio d'esperienza davvero grande.

Nonostante queste premesse, il 56enne spagnolo sarà al via della celebre corsa che quest'anno si svolgerà tutta in Peru con una nuova vettura e un nuovo team. Carlos condurrà il buggy della MINI preparato dal team X-Raid dopo tanti anni in cui ha difeso i colori di Peugeot Sport, regalando alla Casa francese l'ultimo successo nel 2018 prima del ritiro dalla serie.

A meno di una settimana dal via della Dakar 2019 - scatterà il 7 gennaio - Carlos si è concesso ai microfoni di Motorsport.com per un'intervista esclusiva, in cui ha fatto il punto sulla sua preparazione, su quella dell'auto con cui correrà, del suo nuovo team e degli avversari, affermando però di avere le carte in regola per vincere (affidabilità permettendo).

Carlos, qual è stato il tuo lavoro sul buggy MINI in questi mesi?
"Abbiamo avuto un sacco di finestre per migliorare, come abbiamo potuto notare. Ma devi anche sapere dove stai andando. Il team ha fatto un ottimo lavoro e le priorità che ci siamo dati su cui lavorare sono state definite con precisione. Questo mi ha reso molto felice, ma posso dire lo stesso del tempo che abbiamo avuto e del lavoro che abbiamo fatto".

Secondo te sarà sufficiente per vincere?
"Io credo di sì, fatto salvo che sono un po' preoccupato per l'affidabilità della vettura. Alla fine, quando una vettura è nuova come questa e ha fatto pochi chilometri si ha sempre un po' di dubbi legati a questo fattore. Non parlo solo di macchine che corrono alla Dakar, perché è così per tutte le categorie".

Loeb sarà un avversario da battere nell'edizione ormai alle porte della Dakar?
"Sì, certamente, è un avversario da battere. Saremo nella stessa situazione, penso. Avremo due vetture differenti, ma i favoriti saranno gli stessi dell'anno scorso".

Sei felice del percorso della Dakar 2019?
"Avrei preferito più percorso con strade che si adattassero meglio al mio stile di guida. Ma alla fine la Dakar dello scorso anno era molto offroad, abbiamo fatto bene e dovremo affrontare la gara come viene".

Puoi imparare ancora di più di quanto tu non abbia già fatto?
"Sì, dopo gli anni è indubbio che abbia iniziato a imparare bene questa categoria e avere esperienza di guida sulle dune, nel deserto, fuori strada. Non posso lamentarmi, ho abbastanza esperienza. Questa, però, può sempre essere migliorata e diventa sempre più grande. Ogni chilometro di gara che fai ti fa guadagnare esperienza. Tutto questo ti fa conoscere più aspetti, vivere più situazioni, ma ciò che è necessario è arrivare ben preparati fisicamente e avere una strategia corretta".

Hai 56 anni oggi. Ti sei posto un limite? Sai quando smetterai di correre?
"Non ho posto una data limite. Andrò di anno in anno, come sempre. Avrò tempo per decidere il futuro".

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