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La Dakar torna in Perù nel 2018 e partirà da Lima

Etienne Lavigne lo ha annunciato oggi a Parigi: il percorso di massima prevede il giorno di riposo a La Paz, in Bolivia, e l'arrivo invece in Argentina, ma per la prima volta a Cordoba.

Etienne Lavigne

Etienne Lavigne

Elisabetta Caracciolo

Étienne Lavigne, Dakar Rally Director
Mappa Dakar 2018
Logo Dakar 2018

"Solidarietà prima di tutto". Questo ha detto Etienne Lavigne dal palco allestito al Museo Dapper in via Paul Valery a Parigi, teatro della presentazione della 40esima edizione della Dakar, la decima in Sud America.

Solidarietà con la popolazione del Perù che El Niño Costero ha messo in ginocchio in questo ultimo periodo. "Una catastrofe naturale senza precedenti" ha ripetuto il direttore generale della Dakar sottolineando come l'intera famiglia della Dakar sia vicina al popolo e al governo peruviano. Talmente vicina da aver sposato la campagna portata avanti dal governo peruviano, #UnaSolaFuerza per elaborare un piano che risponda, intanto, a quelle situazioni più urgenti. Solidarietà che sfocerà proprio nel percorso della Dakar 2018.

Lavigne infatti, nella conferenza di presentazione della Dakar 2018 annuncia la partenza dal Perù della prossima edizione della Dakar e di nuovo il deserto e le splendide dune di questo Paese che già nel 2012 e nel 2013 aveva ospitato la competizione "e in cui la Dakar non passa da cinque anni" sottolinea Lavigne.

Verifiche a Lima, nella capitale, dal 3 al 5 gennaio e poi la partenza, in grande stile, come fu nel 2013, il 6 gennaio per restare nel Paese per qualche giorno – ancora non si sa quanti esattamente – prima di passare accanto al Lago Titicaca ed entrare in Bolivia, di nuovo. E la giornata di riposo, visto il successo di quest'anno sarà nuovamente a La Paz. Dalla Bolivia infine la carovana entrerà poi in Argentina per raggiungere il traguardo per la prima volta allestito a Cordoba da dove la gara è passata più e più volte, ma mai per la fase finale.

Partenza il 6 gennaio, più tardi rispetto alle ultime edizioni, e arrivo il 20 dopo 14 tappe complessive: 1 sola tappa marathon, per tutte le categorie in gara e tre tappe ad anello, con la promessa, intanto sulla carta, di tappe al 100 per cento di sabbia e dune.

Le iscrizioni come sempre si apriranno il 15 maggio per chiudersi per moto e quad il 15 luglio e a novembre invece per auto e camion.

E ora, dopo l'anteprima parigina, parte il ciclo di conferenze di presentazione che passerà da Abu Dhabi, in occasione del Desert Challenge, dalla Spagna, dall'Olanda e anche dall'Italia, il 13 aprile, a Milano, per proseguire poi per la prima volta, in Giappone, Cina, Marocco, Polonia, Portogallo e in molti altri posti ancora.

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