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Kleinschmidt: "Laia Sanz deve passare sulle auto il prima possibile"

L'unica donna ad aver vinto la Dakar ritiene che la ragazza della KTM abbia l'età giusta per fare il salto in auto e crede che sulle quattro ruote possa essere veloce come sulle due.

Jutta Kleinschmidt

Foto di: X-Raid Team

Jutta Kleinschmidt
Jutta Kleinschmidt e il coopilota Tina Thörner
Laia Sanz, KH-7 Rally Team
Laia Sanz, KH-7 Rally Team
Laia Sanz, KH-7 Rally Team
Laia Sanz, KH-7 Rally Team

Jutta Kleinschmidt è l'unica donna ad essere riuscita a vincere la Dakar nei suoi 40 anni di storia. La tedesca ha compiuto questa grande impresa nel 2001, precedendo Hiroshi Masuoka ed il compagno di squadra Jean-Louis Schlesser.

La Kleinschmidt ha fatto una chiacchierata con Motorsport.com alla vigilia della 40esima edizione della Dakar ed ha sottolineato le grandi prestazioni di Laia Sanz, che tra le moto ha completato le ultime sette edizioni, riuscendo spesso a battagliare con i migliori.

"E' incredibilmente brava in moto e mi piace vedere che un'altra donna è in grado di dimostrare che è possibile lottare con gli uomini" ha detto Jutta. "E' ancora giovane, ma se vuole passare alle auto, le consiglierei di farlo il prima possibile. Penso che possa essere veloce sulle quattro ruote".

"La mia esperienza mi dice che se ti dilunghi troppo con le moto, poi è troppo tardi per imparare quello che serve sulle auto. Lo si può vedere con quelli che hanno già fatto questo salto: servono 3 o 4 anni per essere veramente competitivi".

La Kleinschmidt, che ha corso per BMW, Mitsubishi, Schlesser e Volkswagen nelle sue 17 partecipazioni alla Dakar, è convinta che il passaggio dalle moto alle auto possa avere un vantaggio legato all'esperienza fatta a livello di navigazione.

"Penso che alla Dakar ci siano buone chance con le auto dopo aver corso con le moto, perché si può ottenere dei benefici dall'avere occhio nella direzione da prendere. Soprattutto perché a livello di navigazione serve meno aiuto da parte del copilota" ha detto.

"Io sono passata alle auto a 32 anni e credo che in moto per stare davanti bisogna rischiare molto, perché si deve andare forte, rischiando anche la caduta. Quando poi arrivi a 35 anni inizi ad avere paura di cadere e questo ti rallenta. Poi sei anche più fragile, quindi c'è più rischio di farsi male".

Nel frattempo, Laia Sanz ha confessato a Motorsport.com di aver già parlato con la tedesca, dicendo di voler continuare a migliorare sulle moto, ma senza escludere un passaggio alle quattro ruote con la giusta opportunità.

"Si, ho parlato con lei e mi ha dato questo consiglio. Penso di avere ancora del margine per migliorare in moto. Finché avrò delle motivazioni in questo senso, continuerò" ha ammesso. "Ma è vero che se avrò l'opportunità di guidare le auto, ne approfitterò. E' il mio sogno ed è quello che spero di poter fare in futuro".

"Penso che sarebbe fantastico e mi piacerebbe vederle fare questo salto. Spero che non ci voglia troppo tempo: se aspetterà i 40 anni, sarà troppo tardi" ha concluso la Kleinschmidt.

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