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Intervista

Goncalves: "La Dakar 2018 è difficile! Decisive le tappe marathon"

Paulo, uno dei piloti di punta del team Honda che partecipa al Rally Raid nella sezione moto, pensa che l'edizione 2018 sarà una delle più difficili degli ultimi anni.

#2 Honda: Paulo Goncalves

#2 Honda: Paulo Goncalves

Honda

#6 Monster Energy Honda Team: Paulo Goncalves
#6 Monster Energy Honda Team: Paulo Goncalves
#6 Monster Energy Honda Team: Paulo Goncalves
#6 Monster Energy Honda Team: Paulo Goncalves
Paulo Goncalves
#17 Monster Energy Honda Team: Paulo Goncalves
#17 Monster Energy Honda Team: Paulo Goncalves, #11 Monster Energy Honda Team: Joan Barreda
#17 Monster Energy Honda Team: Paulo Goncalves
#17 Monster Energy Honda Team: Paulo Goncalves
#17 Monster Energy Honda Team: Paulo Goncalves
#17 Monster Energy Honda Team: Paulo Goncalves

Paulo Goncalves è uno degli alfieri del team Honda HRC che schiera alla Dakar 2018 oltre a lui altri
quattro piloti: Joan Barreda, Ricky Brabec, Michael Metge e Kevin Benavides. Portoghese, Paulo è alla sua dodicesima Dakar. Lo scorso anno chiuse in sesta posizione ma il suo miglior risultato è stato nel 2015, quando riuscì a salire sul secondo gradino del podio.

Esce da una stagione, quella del Campionato del Mondo FIM Cross Country Rally 2017, molto buona che lo ha visto sul podio in Qatar, in Cile e in Argentina ma in Marocco, nell'ultima prova dell'anno, una brutta caduta lo ha retrocesso in quarta posizione nella classifica finale FIM per una ferita alla mano da cui oggi è completamente guarito.

“Sarà una Dakar interessante quella del 2018 – esordisce il pilota Honda – e sicuramente difficile. Sia a livello di navigazione che di pilotaggio, anche perché è molto lunga, più del solito. Quattordici tappe di cui due marathon” riassume ripensando al percorso descritto a novembre da Marc Coma in occasione della presentazione ufficiale della gara.

“Ci sarà tanta sabbia e molte dune e di sicuro sarà importante non commettere errori, possibilmente – sorride – mai. Dal primo all'ultimo giorno bisognerà restare molto concentrati e non sbagliare. Penso che i piloti non avranno un solo giorno di relax: ci sono giorni durante una gara lunga come la Dakar in cui si parte dal bivacco per la tappa con più tranquillità, sapendo che non sarà una prova difficile, e invece quest'anno ho l'impressione che non sarà mai così”.

Secondo Goncalves questa prossima 40esima edizione della Dakar passerà alla storia proprio per la sua difficoltà: “Lo penso davvero – riprende – tutti i piloti se la ricorderanno per un bel po' di tempo”.

Ha le idee chiare "Speedy Goncalves", come lo chiamano nel mondo delle due ruote: “Mi preoccupano le prove speciali di Fiambalà, la seconda marathon, perché farà molto caldo e la sabbia lì è davvero impegnativa. Inoltre quando ci arriveremo avremo già le moto provate, e la meccanica sarà già stata molto utilizzata perché nei primi giorni la sabbia e le dune faranno soffrire i motori. L'altura della Bolivia ugualmente sottoporrà le nostre moto ad un ulteriore sforzo e quindi la tappa di Belem sarà resa ancora più complicata da tutto questo insieme”.

Il 16 e il 17 gennaio moto e quad si troveranno ad affrontare la seconda tappa marathon, cioè senza assistenza, della Dakar 2018 e Paulo Goncalves ha già stabilito che quello sarà il momento decisivo: “Saranno stanchi i mezzi e saremo stanchi noi e farà anche molto caldo, per non parlare delle difficoltà della navigazione. Secondo me sarà la parte più complicata, quella in cui davvero potrà accadere di tutto e in cui si deciderà la gara”.

Il portoghese è in forma, come ammette lui stesso, dopo la brutta caduta in Marocco: “Ho fatto un buon lavoro quest'anno e con il team abbiamo ottenuto ottimi risultati. La caduta in Marocco ormai è un ricordo: ho recuperato bene, direi al 100 per cento e non vedo l'ora di partire”.

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