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Dakar | Viladoms: "KTM e Honda allo stesso livello, dettagli decisivi"

Il team manager della KTM ha spiegato che i due successi consecutivi della Honda nel 2021 e nel 2022 sono stati una sveglia per il marchio austriaco, ma che il ritorno alla vittoria con la GasGas nel 2021 ha rimesso le cose alla pari e che ora si gioca tutto sui dettagli con i rivali giapponesi. Anche se il ritiro di Sam Sunderland non sarà sicuramente d'aiuto...

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Dakar 2023 | Moto

Tutti gli aggiornamenti sulla Dakar 2023

KTM con i marchi GasGas e Husqvarna si è presentata al via della Dakar 2023 come la moto da battere grazie alla vittoria di San Sunderland nel 2022, ma l’euforia del Campione in carica è durata solo 52 km. Una pietra nascosta sotto il letto sabbioso di un fiume ha eliminato il britannico. Un duro colpo per l’amata austriaca che perde la sua punta di diamante. Ne abbiamo parlato con il team manager Jordi Viladoms.

Come prima cosa, come sta Sam Sunderland?
“Sta bene, ma purtroppo la frattura della clavicola che non gli ha consentito di continuare la corsa. Un vero peccato perché non l’avevo mai visto così determinato e preparato. Il 2022 è stato un anno fantastico per lui con la vittoria della Dakar e del Campionato del Mondo W2RC. Uscire di gara al km 52 fa male”.

È stato forse per il troppo entusiasmo?
“Era un tratto molto veloce, ma si tratta di un incidente di gara. Pura sfortuna. In realtà è stata una prima tappa ricca di insidie. Sono caduti tanti piloti perché le rocce sono nascoste sotto la sabbia”.

Il Direttore del Rally David Castera aveva promesso un inizio piuttosto facile...
“È quello che ha detto al briefing. In realtà anche la seconda tappa è stata massacrante, non tanto per la navigazione ma per il fisico. I piloti sono arrivati con le mani gonfie per lo sforzo. Tanti chilometri di pietraie che hanno messo a dura prova anche i più allenati”.

Che gara ci aspetta?
“Dalla tappa 3 inizia la sabbia e questo sicuramente porterà un maggiore equilibrio. Mi aspetto una gara impegnativa degna del nome che porta: 14 tappe, il giorno di riposo dopo 8 speciali e la tappa marathon quasi alla fine del rally”.

Campione in carica con GasGas, dal punto di vista della mentalità è più difficile ripetere un successo o inseguire?
“Dopo tanti anni di vittorie consecutive, ci eravamo forse un po’ rilassati. Continuavamo a vincere per cui non ci siamo messi troppo in discussione. Nel 2020 la vittoria della Honda non ci ha sorpreso, ma poteva essere un evento singolo. La seconda vittoria consecutiva nel 2021 ci ha dato una sveglia. Ci siamo accorti che dovevamo reagire e rinnovarci. Honda aveva lavorato meglio così ci siamo concentrati sulla nuova moto e cambiato il metodo di allenamento: più chilometri e tanta navigazione. La vittoria è tornata nel 2022 con Sam (Sunderland). Adesso posso dire di essere allo stesso livello di Honda. Vincere sarà una questione di dettagli perché sia le moto che i piloti sono di altissimo livello!”.

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