Dakar: terza tappa all'insegna della navigazione e delle altitudini

La terza tappa della Dakar 2017, che va da San Miguel de Tucuman a San Salvador de Jujuy, sarà la prima vera tappa della Dakar. Non tanto o non solo per le sue difficoltà oggettive quanto per la navigazione e per le altitudini. Comincia infatti il fuoripista e in parte le distese erbose lasciano il posto alla montagna.

La tappa misura 780 km – 364 km di prova speciale per le auto, 199 km per i camion così suddivisi. Un primo trasferimento da 164 chilometri fino al via della speciale che misurerà per moto, quad e auto 240 chilometri, poi seguirà un tratto neutralizzato di 148 km seguito da un'ultima parte di settore selettivo da 124 chilometri; gli ultimi 103 di trasferimento porteranno i piloti al bivacco. Per i camion invece stesso trasferimento iniziale poi primo tratto di ps di 75 km fino al CP1, poi neutralizzazione di 291 km per loro e infine la stessa ps di tutti gli altri con 124 km.

I concorrenti affronteranno sabbia, terreno compatto e i primi fuori pista con passaggi all'interno di fiumi secchi davvero complicati. Trial e primo passo in altitudine – 4980 metri Abra del acay - per cominciare ad abituarsi alle tappe seguenti che porteranno sempre più su i piloti della carovana dakariana. San Salvador è a 1600 metri di altezza e finalmente offrirà un po' di refrigerio dopo questi primi due giorni asfissianti.

La prima moto lascerà il bivacco della provincia di Catamarca alle 4 per entrare in speciale alle 6,40 ed uscirne, fra neutralizzazione e ps in sette ore raggiungendo poi il bivacco intorno alle 15,30. La prima auto invece entrerà in speciale alle 9,36. Come già annunciato domani ci sarà una porta chiusa sulla terza speciale: le moto e i quad che non avranno raggiunto il CP1 al km 75 del primo tratto di speciale entro le 19 saranno automaticamente messi fuori gara.