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Dakar, tappe e trasferimenti: tutti i km percorsi, quelli che mancano e cosa è saltato

Abbiamo superato la metà del mitico rally raid sudamericano 2018, ma in realtà manca ancora parecchio per il traguardo conclusivo. In attesa del gran finale, vediamo cosa hanno affrontato (e cosa no) i piloti in azione.

#354 Mitsubishi: Cristina Gutierrez, Gabriel Moiset Ferrer

Foto di: Cristina Gutiérrez

Meccanici a lavoro
Atmosfera del bivacco di Salta
Atmosfera del bivacco di Salta
Shane Esposito, KTM #103
Atmosfera
Alessandro Botturi, Yamaha
Atmosfera
#531 Renault: Janus van Kasteren, Wouter de Graaff, Rijk Mouw
#351 Yamaha SxS: Camelia Liparoti, Angelo Monticco
#123 KTM: Sebastian Cavallero
#19 Yamaha Official Rally Team Yamaha: Antoine Meo, #23 Yamaha Official Rally Team Yamaha: Xavier de
#505 Tatra: Martin Kolomy, Jiri Stross, Rostislav Plny

Mancano cinque tappe alla fine della Dakar 2018, una delle più dure che mai si ricordino in questi ultimi dieci anni, praticamente dall'inizio dell'era sudamericana.

Il totale dei chilometri di quest'anno per moto e quad doveva essere 8299 con 4240 di prove speciali e invece già le cose sono cambiate. Due le speciali annullate per queste due categorie: la prima da Arequipa a La Paz, per un totale di 118 chilometri e la seconda da Tupiza a La Paz di 242 km.

In compenso sono aumentati i tratti di trasferimento perchè in occasione della sesta tappa le moto e i quad hanno affrontati per 457km, più una speciale da 194km ai quali si asono aggiunti altri 76 km di trasferimento, mentre nella tappa che da Tupiza portava a Salta, la nona della Dakar 2018, cancellata la speciale è rimasto solo un trasferimento da 545 chilometri.

Una speciale tagliata dunque, al momento e una tappa annullata per tutti per un conteggio totale, per esempio, per moto e quad di 3880 km di speciali e 8046 km totali – compensando trasferimenti e speciali.

Da percorrere ora restano circa 3000 chilometri, da Salta a Cordoba, facendo una media fra tutte le categorie, e cinque tappe, di cui, per moto e quad, una marathon – tappa 11 e 12.

Domani si riparte con la Salta-Belen, uguale per tutti, con 795 chilometri complessivi di cui 372 di prova speciale. Già oggi il sole e il caldo argentino hanno fatto capolino sul bivacco di Salta e domani diventeranno ancora più opprimenti in una tappa che Marc Coma annuncia in parte inedita. Ci saranno dune, sabbia, fesh fesh e qualche rio da attraversare e la classifica della sera servirà a comporre l'ordine di partenza del giorno dopo per l'ormai famosa Super Fiambalà.

Da Belen si ripartirà per l'11a Tappa, marathon appunto per moto e quad, con i piloti che dormiranno a Fiambalà, da soli, senza assistenze. Il resto della gara andrà a Chilecito, con le assistenze.

La partenza da Belen alla mattina vedrà mescolati tutti i mezzi: i primi 25 cioè saranno moto, auto e camion - le migliori 10 moto, le migliori dieci auto e i migliori 5 camion - in base ai loro tempi d'arrivo al traguardo della decima tappa.

Il giorno dopo tutta la carovana si sposterà nella torrida San Juan nell'infernale e bollente autodromo che dal primo anno della Dakar in Sud America accoglie la competizione. Da lì di nuovo tutti insieme si ripartirà alla volta dell'ultima città toccata dalla Dakar 2018, e cioè Cordoba con una tappa lunghissima di quasi 1000 chilometri.

L'ultimo giorno la tappa sarà ad anello, con arrivo e partenza da Cordoba e alla sera il podio sarà allestito a El Panal, presso il centro civico del Bicentenario Brigadier General Juan Bautista Bustos.

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