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Dakar: stop obbligatorio per moto e quad in ritardo al CP

Siccome le condizioni meteo si annunciano più difficili del previsto, l'ASO starebbe valutando di fermare moto e quad che ad una certa ora delle diverse tappe a rischio non avranno raggiunto uno specifico controllo di passaggio.

Verifiche, atmosfera

Foto di: A.S.O.

#549 DAF: William de Groot, Jos van der Pas, Edwin van de Langenberg
Verifiche, atmosfera
Verifiche, atmosfera
Team Overdrive, atmosfera
Atmosfera durante le verifiche
Atmosfera durante le verifiche

Mentre si aspetta il briefing in vista della prima tappa della Dakar di domani, si guardano nervosamente le previsioni meteo che inquietano non solo i piloti ma anche l'organizzazione che sta già correndo ai ripari studiando per talune tappe un piano B.

Per domani è previsto un cielo nuvoloso con pioggia, intorno alle ore 12, ma la cosa peggiore è che qui in Paraguay la pioggia non porta, come nella maggior parte degli altri posti al mondo, un po' di refrigerio.

Ma è esattamente il contrario per colpa di un'umidità che è a dir poco asfissiante. Di notte non si respira con livelli di umidità che raggiungono il 90 % e con una temperatura percepita intorno ai 25 gradi.  

Quando domani le prime moto lasceranno Asuncion intorno alle 6 di mattina saranno previsti già 32 gradi e l'88% di umidità. Un tempo che seguirà i concorrenti per tutta la prima giornata fino a Resistencia, in Argentina, sede del primo bivacco.

La prova speciale si disputerà in Paraguay e subito dopo tutta la carovana del rally attraverserà la frontiera con l'Argentina e affronterà la strada statale 11 fino a Resistencia, a pochi passi dal fiume Paranà.

In Argentina il clima sarà addirittura peggio rispetto al Paraguay: temperature fra i 26 e i 31 gradi e umidità mai sotto il 75%, ma per fortuna senza pioggia.

Il Piano B adottato da ASO e dal suo direttore sportivo, Marc Coma, non riguarda solo la  4 tappa, diretta a Tupiza (è possibile un taglio di 50 chilometri per evitare le dune), ma riguarda anche altre speciali.

Limitato alle sole moto e ai quad questo piano prevede uno stop obbligatorio ad un certo punto delle speciali 3, 4, 5 e 8: nel primo caso il CP chiuderà alle ore 19, nella tappa 4 alle ore 18, nella tappa 5 alle 19 così come nella tappa 8.

Cosa significa tutto questo in parole povere? Significa che i piloti di moto e quad che non avranno raggiunto quel controllo di passaggio entro l'ora indicata saranno automaticamente estromessi dalla corsa: saranno fermati e nel loro GPS sarà inserito un codice segreto che libererà tutte le informazioni in grado di riportarli al bivacco nomn più seguendo il percorso di gara, ma via strada.

Una spada di Damocle che potrebbe pesare sui piloti delle due ruote. L'unica cosa che non si sa è quale sarà il CP "ghigliottina" perchè questo particolare verrà reso noto solo al briefing del giorno prima della tappa.

Per entrare nel dettaglio la tappa 3 è quella che da San Miguel de Tucuman porterà il raid a San Salvador de Jujuy: 780 chilometri complessivi con 364 di speciale per moto, quad e auto.

La tappa 4 San Salvador de Jujuy- Tupiza, dall'Argentina alla Bolivia, invece, è quella del taglio dei 50 chilometri sulle dune, annunciato ieri dall'organizzazione e possibile per tutte le categorie in gara. Il CP con ogni probabilità sarà proprio quello prima del taglio, laddove cioè i piloti potranno scegliere se entrare nella zona delle dune o se accorciare il tracciato di 50 chilometri pagando però carissima la loro scelta: 12 ore di penalità in classifica.

La tappa cinque da Tupiza a Oruro, sempre in Bolivia, misurerà 692 chilometri di cui 447 di prova speciale, mentre la tappa 8 – seconda parte della tappa marathon che sarà in parte inedita – porterà i concorrenti da Uyuni a Salta, rientrando in Argentina dopo il passaggio della Bolivia.

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