Dakar, Peterhansel: "Mi dispiace tanto per l'incidente con Marcic"
Il pilota della Peugeot purtroppo ha investito un motociclista mentre i due erano alla ricerca di un WPT: lo sloveno si è fratturato tibia e perone, ma non è arrabbiato con "Mister Dakar", che ha atteso i soccorsi con lui.
Stéphane Peterhansel, Peugeot Sport
Peugeot Sport
Peugeot
Peugeot Sport, dopo la vittoria nel 2016, è alla ricerca del bis con la 3008 DKR alla Dakar 2017.
Stephane Peterhansel è giù di morale, anche se sta vincendo la Dakar 2017. Gli è già successo in passato e per lui far male ad un pilota moto, oppure scontrarsi con uno di loro è una sorta di incubo. Ci è rimasto malissimo e ha già spedito in ospedale, mentre lui era ancora in speciale, alcune persone della Peugeot per sapere come stava.
E' stato così gentile Simon Marcic in ospedale racconta ancora "Peter": "Ho sempre sognato di conoscere Stephane – diceva agli uomini Peugeot – ma non in queste circostanze. Ditegli di non preoccuparsi, sto bene, andrà tutto per il meglio".
In realtà per il pilota sloveno si tratta di una frattura di tibia e perone. "E' successo tutto così d'improvviso" racconta il 12 volte vincitore della Dakar. "C'erano un sacco di moto in quel punto e stavamo cercando tutti lo stesso punto, e noi come loro non lo abbiamo trovato al primo colpo. Così ci siamo messi a girare anche noi, con loro e io stavo attento a guardare ovunque, proprio per evitare di toccare qualcuno".
"Poi ci siamo ritrovati entrambi fuori dalla pista del road book, io guardavo da una parte e lui dall'altra, però abbiamo frenato entrambi e abbiamo evitato lo scontro frontale. Solo che lui nel frenare è scivolato sulla sabbia ed rimasto incastrato con la moto ed io frenando forte ho inchiodato, ma sono scivolato in avanti con la Peugeot e gli sono finito sopra, lentamente ma abbastanza pesantemente da schiacciargli la gamba. Sono tornato subito indietro, l'ho aiutato e ho chiamato i soccorsi e poi sono rimasto lì 15 minuti con lui fino a che l'elicottero non lo ha portato via. Mi dispiace così tanto". Gioca nervosamente con una bottiglia di plastica vuota mentre ne parla e si vede che è davvero rammaricato.
Diocleziano Toia era lì in quel momento anche lui, con gli altri piloti moto, in giro a cercare questo fatidico WPT. "Eravamo un bel gruppetto in giro a cercare questo WPT e non lo trovavamo. Poi improvvisamente abbiamo visto comparire la Peugeot e abbiamo pensato, siamo salvi, lui lo prende di sicuro. Quando poi abbiamo visto che era Peterhansel eravamo certi di non dover far altro che seguirlo. E invece anche lui si è sbagliato e a quel punto siamo andati tutti in confusione. Lui girava, noi giravamo: alla fine Simon è scivolato e Stephane non è riuscito ad evitarlo".
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