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Dakar, Peterhansel: "Al-Attiyah è ad un'ora, ma non posso rilassarmi"

Il pilota della Peugeot, leader della gara, ricorda che soprattutto a Fiambalà può succedere di tutto, quindi rimane prudente. Sulla partenza in linea di oggi ha detto: "E' simpatica, ma può diventare fastidiosa".

#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret

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Peugeot Sport

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Stéphane Peterhansel, Peugeot Sport
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Stéphane Peterhansel, Peugeot Sport
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"La partenza è simpatica in linea, fa montare l'adrenalina, ma non è mai una cosa facile e può diventare fastidiosa". Stephane Peterhansel, terzo al traguardo con la sua Peugeot 3008DKR oggi al termine della quarta tappa di questa Dakar 2018, perde un po' del suo vantaggio sui suoi più diretti avversari, Sebastien Loeb e Carlos Sainz, entrambi davanti a lui a fine tappa.

E parlando della partenza in linea che lui ha affrontato con Nasser Al-Attiyah, Carlos Sainz e Cyril Despres non è stata cosa semplice. Sbuffa e dice: "Abbiamo gestito bene la situazione ma c'è sempre rischio in queste partenze. Ad un certo punto non capivamo bene dove dovevamo uscire perchè Nasser ci è saltato subito davanti e noi non sapevano bene come fare nei primi cento metri. Però avevamo la pressione corretta delle gomme e siamo riusciti a riconquistare terreno e a passarlo subito".

"Il nostro motore va forte e quindi abbiamo fatto tutto il rettilineo in testa e poi abbiamo tenuto il nostro ritmo, puliti, senza errori di navigazione e non vedevamo polvere dietro di noi, fino a quando nelle dune ho stallonato una gomma. La pressione era un po' bassa, siamo scesi al volo per cambiarla e siamo stati veloci, perchè ci abbiamo messo due minuti al posto di quattro, però dopo le cose non sono andate benissimo. I bulloni erano pieni di sabbia e abbiamo fatto fatica a farli girare insomma qualche problemino di troppo e in quel momento Carlos Sainz ci ha passato".

Niente di grave, però poi hanno perso altri due minuti alla ricerca di un WPT, scoprendo solo più tardi che erano sulla pista giusta. "Insomma non una speciale perfetta – conclude il campione francese – però se vogliamo guardare gli aspetti positivi direi che Peugeot si ritrova non troppo mal piazzata in classifica mentre, guardando quelli negativi, sono dispiaciuto per Cyril Despres".

A proposito di dune, Peter conferma che sono state più complicate da attraversare rispetto a quelle dei giorni scorsi: "Abbiamo cominciato ad andare un pochino più in alto oggi e quindi abbiamo perso un po' di potenza, abbiamo trovato parecchio fesh fesh e la navigazione non è stata facile: sì direi che è stata la speciale più complicata da inizio gara".

Il fatto che Nasser Al-Attiyah, che Peterhansel in passato aveva battezzato come principale avversario, oggi abbia perso quasi un'ora non lo rassicura. "In passato sono successe molte cose nelle tappe argentine di Fiambalà, una volta guadagnai addirittura un'ora in quella speciale e quindi non si può mai dire. Di certo non posso rilassarmi, perchè se non c'è Nasser ci sono comunque i miei compagni di squadra che non aspettano altro".

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