Dakar: Pedrero, Cervantes e Farres concordi su una "tappa inumana!"
Una volta raggiunto il bivacco di San Juan, i tre spagnoli hanno raccontato a Motorsport.com la massacrante decima tappa dell'edizione 2017. Secondo loro anche fin troppo massacrante...
Foto di: A.S.O.
Joan Pedrero, Ivan Cervantes e Gerard Farres stanno seduti ad un tavolo nella zona ristorazione del bivacco di San Juan. Stanno tirando il fiato dopo una tappa che tutti e tre riconoscono come inumana. Ivan Cervantes riesce anche a scherzare mentre ancora non si è spogliato dalle pettorine della gara e cerca di riprender fiato, seduto al tavolo mentre chiacchiera con gli amici e colleghi in questa gara.
Joan Pedrero è arrivato un po' prima di loro e ha già fatto la doccia, ma ripete anche lui: "Inumana, era una tappa impossibile". Eppure San Juan è sempre stata una località caldissima e si sapeva che si sarebbe trovata questa temperatura, ma la tappa è diventata difficile per altri motivi. Marc Coma l'aveva detto, prima e anche al briefing di ieri. "Braccia e gambe domani si sfiancheranno e sarà una tappa fisica, durissima".
Ed era vero, verissimo. "A San Juan fa caldo, è vero – ammette Pedrero, pilota di punta del team Sherco – ma non abbiamo mai fatto una tappa del genere, era davvero da sfinimento". Dietro di lui in piedi Gerard Farres (KTM Himoinsa) sta facendo stretching perchè gli fanno male tutti i muscoli: "Non so spiegare ma è stata una follia riuscire a correre oggi con questo caldo". E gli fa eco Cervantes: "Qui sotto la tenda ci sono 40 gradi, ma fuori, e soprattutto in speciale, ce ne saranno stati almeno almeno cinquanta" dice mentre Pedrero annuisce.
E poi Farres racconta: "Il problema sono stati gli attacchi di panico, la tachicardia – spiega quando gli dicono che sia Quintanilla sia Svitko sono svenuti – quando stamattina non trovavamo il WPT abbiamo cominciato a girare in tondo, sotto il sole, e lì ti agiti, il cuore comincia a battere più forte, ed è naturale che ti senti male".
E racconta ancora di questi camion frigo, due, che l'organizzazione aveva messo sul percorso di gara, al punto di rifornimento e all'uscita della speciale. "Sono dei veri e propri camion frigo e tu, oltre a bere acqua fresca, ci puoi entrare dentro per prender fiato, per rinfrescarti con tutte le cose che hai addosso. Io l'ho fatto solo una volta, ma spero che i privati, più indietro, si siano fermati un bel po' perchè oggi la tappa era davvero inumana".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments