Dakar, Moto, Tappa 5: per ora vince de Soultrait, ma Sunderland potrebbe ereditare il successo
Il britannico della KTM si è fermato a soccorrere Goncalves per una decina di minuti e ne ha pagati solo 7. Se arriverà un abbuono, la tappa sarà sua. Nella generale comanda ancora Brabec, ma Quintanilla è sfortunato perché perde quasi 4 minuti negli ultimi km dopo aver dominato.
Dakar 2019: Moto
Tappa dopo tappa, seguite i protagonisti delle due ruote in lotta per conquistare la Dakar 2019
La seconda parte della tappa Marathon di questa Dakar 2019, quella che riportava la carovana ad Arequipa, è stata sicuramente una delle più combattute degli ultimi anni per quanto riguarda la categoria moto: basta pensare che i primi dodici hanno terminato i 345 km cronometrati separati tra loro da meno di quattro minuti.
Per buonissima parte del percorso, per la precisione fino al WP6, il mattatore di giornata era stato Pablo Quintanilla, che quindi sembrava avere la possibilità di rimettere la sua Husqvarna in vetta alla classifica generale. Il cileno però ha perso parecchio terreno nella parte conclusiva della speciale, con un problema a 4 km dal traguardo, che gli ha impedito di fare meglio del 12esimo posto a 3'56".
A fare festa è stato invece Xavier de Soultrait, che ha quindi firmato la sua seconda vittoria di tappa in questa edizione 2019, così come la seconda per la Yamaha. Il pilota transalpino alla fine ha preceduto di 9" la KTM di Matthias Walkner, ma in realtà il suo trionfo di tappa non è ancora in cassaforte.
Dovrà infatti attendere di capire se ci sarà un abbuono in classifica per Sam Sunderland: il pilota della KTM figura distanziato di 7'29" nella classifica odierna, ma è stato fermo per oltre 10 minuti per prestare soccorso a Paulo Goncalves, costretto al ritiro per una caduta dopo 155 km, nel quale ha rimediato una leggero trauma cranico ed una possibile frattura alla mano destra. Nel caso in cui gli fosse restituito il tempo perso per questo gesto di fairplay, sarebbe lui ad imporsi oggi.
Continuando a scorrere la classifica di cui disponiamo al momento, al terzo posto di tappa c'è lo spagnolo Lorenzo Santolino. L'esordiente della Sherco continua a brillare ed oggi è stato uno dei grandi protagonisti, chiudendo a soli 37 secondi dal de Soultrait. Quarto posto poi per l'altra Yamaha di Adrian van Beveren, che invece ha pagato 1'03" sul compagno di squadra.
Molto interessante anche la prova del pilota proveniente dal Supercross, lo statunitense Andrew Short, che ha piazzato la sua Husqvarna al quinto posto, a 1'13" da de Soultrait. Sotto ai due minuti di ritardo poi troviamo anche le due KTM di Luciano Benavides e Stefan Svitko. A completare la top 10 odierna ci sono poi Toby Price, il rookie Skyler Howes e Ricky Brabec.
Pur senza disputare una tappa indimenticabile, dunque, lo statunitense della Honda ha confermato la leadership nella classifica generale. Anzi, è riuscito anche a guadagnare qualcosina nei confronti di Quintanilla, che è sempre il suo diretto inseguitore a 2'52".
A seguire troviamo poi le due KTM di Price e Walkner, staccate rispettivamente di 3'21" e di 6'17", mentre la migliore delle Yamaha continua ad essere quella di van Beveren, quinto a 6'36". Sotto ai dieci minuti c'è poi la Honda di Kevin Benavides, mentre alle spalle dell'argentino a 11'51" troviamo Sunderland. Anche in questo caso però vale il discorso già fatto prima: in caso di abbuono, il pilota della KTM potrebbe anche ritrovarsi secondo.
Nonostante la vittoria di tappa, de Soultrait rimane ottavo, mentre a completare la top 10 della generale ci sono Svitko e Short. Occhio però anche al rookie Santolino, che non è affatto distante dallo statunitense e di tappa in tappa sta diventando sempre di più una realtà concreta.
Per quanto riguarda gli italiani, il migliore oggi è stato Maurizio Gerini, ottimo 19esimo a 10'50" con la Husqvarna del Solarys Racing. Al momento figura 20esimo anche nella generale. Bisognerà capire invece cosa è successo a Jacopo Cerutti, del quale si sono perse le tracce dopo il passaggio al WP3.
Passando agli abbandoni, oggi bisogna registrare anche quelli degli italiani Mirco Miotto e Nicola Dutto. Peccato soprattutto per quest'ultimo, primo paraplegico a correre la Dakar in moto, che oggi non è stato autorizzato a prendere il via della tappa, dopo che ieri ha abbandonato il percorso di gara insieme ai suoi "angeli custodi" prima di raggiungere il WP3, requisito minimo per rimanere in corsa con penalità.
Da segnalare anche il probabile ritiro di Max Hunt, fino a qui leader della Original by Motul, autore di un incidente dopo circa 330 km dal quale la sua moto è uscita particolarmente danneggiata, dando la sensazione di non poter riprendere la marcia verso la fine della tappa.
Pos. | Pilota | Moto | Tempo/Gap | Penalità |
---|---|---|---|---|
1 | Ricky Brabec | Honda | 16.51'34” | |
2 | Pablo Quintanilla | Husqvarna | +2'52" | |
3 | Toby Price | KTM | +3'21" | |
4 | Matthias Walkner | KTM | +6'17" | |
5 | Adrian van Beveren | Yamaha | +6'36" | |
6 | Kevin Benavides | Honda | +9'01" | |
7 | Sam Sunderland | KTM | +11'51" | +2'00" |
8 | Xavier de Soultrait | Yamaha | +18'37" | |
9 | Stefan Svitko | KTM | +26'28" | |
10 | Andrew Short | Husqvarna | +27'54" |
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