Dakar, Moto, Tappa 2: Barreda si prende la speciale e la vetta

Il rapporto tra Joan Barreda e la Dakar è sempre molto particolare. A livello di vittorie di tappa, infatti, il pilota della Honda ha pochi eguali, ma per un motivo o per l'altro lo spagnolo non è ancora riuscito a centrare il bersaglio grande, ovvero il successo finale.

Noto per il suo atteggiamento sempre aggressivo, "Bang bang" non ha deluso le aspettative oggi ed è andato all'attacco nella seconda tappa dell'edizione 2018, la prima di quelle che prevedono una speciale a petalo, che ha ricondotto al bivacco di Pisco, dove era scattata la carovana questa mattina.

Barreda è venuto fuori nella seconda parte dei 278 km previsti per oggi (breve trasferimento compreso), dopo che nel primo centinaio di km era stata invece la Yamaha di Adrien van Beveren a dettare il ritmo.

Il pilota iberico si è quindi presentato sotto al traguardo con un margine di 2'54" sul transalpino, che è il suo diretto inseguitore anche nel ranking generale, nel quale però paga leggermente meno, ovvero 2'30". Per Joan quella odierna è la 20esima vittoria in carriera alla Dakar.

In terza posizione c'è Matthias Walkner, che è riuscito a limitare i danni con la sua KTM. Anzi, l'austriaco ha fatto un passo in avanti nella generale, risalendo dal sesto al terzo posto, anche se con un distacco di 4'50".

Dopo la vittoria nella tappa di apertura, è invece arretrato al quarto posto nella generale il britannico Sam Sunderland. Il portacolori della KTM, vincitore dell'edizione 2017 della Dakar, ha pagato 6'01", chiudendo la tappa al settimo posto e precipitando a 5'04" nell'assoluta.

Così come rispetto a ieri hanno perso un paio di posizioni a testa anche la Husqvarna di Pablo Quintanilla e la Yamaha di Xavier De Soultrait, che ora occupano rispettivamente la quinta e la sesta piazza nella generale, con un gap di 5'44" e di 6'22".

Seguono poi i due argentini Kevin Benavides e Franco Caimi, mentre rispetto a ieri c'è stato un bel passo avanti di Michael Metge. L'alfiere della Honda ha staccato il quarto tempo di giornata e si è riportato nono nella generale, a 7'33" dalla vetta.

Occhio poi a non sottovalutare un Toby Price partito in maniera piuttosto prudente ed ora decimo a 9'04": non bisogna dimenticare, infatti, che il pilota della KTM è al rientro vero e proprio dopo la frattura del femore rimediata un anno fa.

E comunque la classifica vede ben 13 piloti compresi nello spazio di meno di dieci minuti e questo è molto interessante. In questo gruppetto troviamo anche Ricky Brabec (Honda), Jonathan Barragan (Gas Gas) ed Antoine Meo (KTM).

Ha perso diverse posizioni invece Laia Sanz, scesa fino al 20esimo posto con la sua KTM, mentre vale il discorso inverso per Alessando Botturi, che si è confermato il migliore tra i piloti italiani in gara e con il 20esimo tempo di giornata e risalito in 23esima piazza.